Le novità per l’agricoltura nella Legge di Bilancio 2026
Autore: Antonio Bruno
Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce
La manovra che il Parlamento italiano sta esaminando consegna al mondo agricolo un segnale di modernità — ma anche di mezze misure. Nel testo della bozza spunta un incentivo che, su carta, appare importante: un credito d’imposta del 40 % per investimenti in beni strumentali nuovi «4.0». Eppure la realtà mostra più ombre che luci.
Dal punto di vista politico, è evidente che il Governo riconosca come il modello tradizionale dell’agricoltura — basato su macchinari generici, superficie e manodopera — non basti più a garantire reddito e competitività. In gioco c’è l’adesione al paradigma della «doppia transizione» (digitale e verde) e, dunque, l’esigenza di stimolare investimenti in tecnologie abilitanti: trattori intelligenti, sensori sul suolo, droni, irrigazione di precisione, software, automazione. Ecco perché si innesta il credito d’imposta 4.0 nel pacchetto della Bilancio 2026.
Ma subito sorgono i problemi sostanziali. In primo luogo, la soglia di «aliquota» — 40 % — appare alta e attraente. Tuttavia, mancano ancora dettagli chiari sulla platea effettiva, sui tetti per impresa, sulle risorse destinate al settore agricolo e sulle modalità di accesso effettivo. In secondo luogo, le misure in vigore fino ad ora indicano che i crediti d’imposta «4.0» già esistenti sono stati in molti casi ridotti e ristrutturati, con aliquote inferiori o esclusioni per i beni immateriali.
Nel mondo agricolo, alcune fonti segnalano che per le macchine agricole «4.0» l’incentivo per il 2025 sarà pari al 20 % per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Dunque, se la bozza parla di 40%, resta da verificare se si tratta di misura aggiuntiva, di privilegio per il comparto agricolo, o di un annuncio che sostanzialmente poco sposta rispetto alle regole vigenti.
La complessità delle procedure non è un dettaglio: per accedere al credito d’imposta «4.0» già oggi è richiesta una comunicazione preventiva all’GSE o all’Agenzia delle Entrate, l’invio di documentazione sull’acconto (almeno 20 %) e la chiusura dell’investimento entro scadenze specifiche. Per un’azienda agricola di dimensioni medio-piccole, già con limitata struttura amministrativa, questi oneri possono essere un ostacolo più duro dell’incentivo nominale.
L’Adaf Lecce segnala giustamente un rischio: lo stanziamento (o la risorsa effettiva) potrebbe essere limitata, con esaurimento rapido e priorità alle imprese più grandi o strutturate. In tal caso, la misura diventerebbe più simbolica che efficace, e il divario tecnologico — fra chi può investire e chi no — rischierebbe di ampliarsi anziché ridursi.
I Laureati in Scienze Agrarie e Forestali che seguono le imprese agricole intenzionate a innovare farebbero bene a:
verificare con anticipo la idoneità dei beni nell’elenco dei beni «4.0» (o «Agri-4.0») ammessi dall’incentivo;
pianificare l’investimento tenendo conto delle scadenze (“ordine fattura”, acconto, completamento) e della prenotazione delle risorse;
valutare attentamente il proprio cash‐flow, l’uso del credito tramite compensazione, e la compatibilità con altri incentivi o contributi.
In definitiva, la Legge di Bilancio 2026 mette un mattone — non l’intera casa — sul percorso della modernizzazione agricola. Serve ancora una scelta politica più forte: non soltanto incentivi fiscali per l’acquisto di macchinari, ma investimenti strutturali in formazione, infrastrutture digitali, filiere sostenibili e servizi di supporto tecnico. Senza questo «terreno» preparato, l’incentivo rischia di restare una carta buona sulla scrivania, e non un motore di cambiamento reale.
Riferimenti bibliografici
“Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali – MIMIT”, Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ministero dell'Istruzione e del Merito
“Dal super ammortamento alla ZES: le possibili novità per le imprese dalla Legge di Bilancio 2026”, Informazione Fiscale. informazionefiscale.it
“Credito d’imposta beni strumentali materiali 4.0 – Confcommercio”. Confcommercio
“Credito d’imposta 4.0 e PNRR: incentivi per mezzi agricoli”, AgroNotizie. Agronotizie
“Q&A: Credito d’imposta 4.0, cosa cambia con il nuovo decreto”, InnovaFinance. Innova Finance
“Incentivi Agricoltura: guida alle agevolazioni per aziende agricole”. IncentiviAgricoltura
“Transizione 5.0 e Industria 4.0: incentivo unico in Manovra 2026”, PMI.it. PMI
“Finanziamenti Agricoltura 2025: Bandi, Bonus Trattori e PAC”, Sgalla.it. Sgalla
“Tornano super e iper ammortamento? Ecco a chi conviene e a chi no”, InnovationPost. Innovation Post