La nascita al centro: nuova luce per le sale parto del Salento
di Davide Tommasi
Un investimento concreto, simbolico e visionario per il benessere delle mamme**
Lecce, 11 dicembre 2025 Ci sono momenti nella vita collettiva in cui la solidarietà non è solo un gesto, ma diventa linguaggio, direzione, identità. Il Natale — stagione di luce, rinascita e speranza — è il tempo in cui questo linguaggio si fa più chiaro, più incisivo, più capace di unirci.
È in questa atmosfera sospesa e feconda che Cuore e mani aperte ODV realizza un’iniziativa che trascende la dimensione filantropica e si colloca in quella culturale e sociale: un dono che non risponde soltanto a un bisogno, ma propone una visione nuova della cura, in cui tecnologia e bellezza diventano compagne di viaggio delle donne nel momento più delicato e potente della loro vita.
L’associazione consegna al Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce un letto da parto di ultima generazione e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto.
Un intervento che parla al corpo e allo spirito, al bisogno clinico e a quello emotivo, all’efficienza e alla poesia.
La presentazione ufficiale e’ avvenuta giovedì 11 dicembre 2025 alle ore 10:30, nell’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).
Un letto da parto d’avanguardia: quando la tecnologia diventa alleata della vita
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., Cuore e mani aperte ODV dona un letto da parto modello AVE2, dispositivo di nuova generazione progettato per elevare la qualità dell’esperienza del parto.
Non si tratta soltanto di un presidio tecnico: è un luogo di fiducia, un compagno silenzioso che accoglie la gestante, ne asseconda i movimenti, ne sostiene i bisogni fisiologici, e le restituisce — anche nei momenti critici — autonomia, sicurezza, dignità.
Un dono che interpreta perfettamente l’idea contemporanea di salute: una cura che non isola, ma accompagna.
Tre sale parto come luoghi narrativi: la bellezza diventa cura
Cuore e mani aperte ODV compie poi un gesto profondamente umano e culturale: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie al contributo del 5x1000 di tanti cittadini.
Le tre sale — narciso, viola, peonia — diventano stanze poetiche, ambienti iconici in cui la madre può sentirsi non smarrita, ma accolta; non sola, ma accompagnata da colori che parlano il linguaggio della calma e della rinascita.
È un intervento che affonda le radici nell’arte, ma sboccia nella cura.
Perché una parete dipinta non è decorazione: è un messaggio gentile, un gesto di vicinanza, un modo per dire “sei importante”.
Come ricorda una delle massime fondamentali dell’umanizzazione sanitaria:
“L’ospedale non è dove si attende, ma dove si è accolti.”
Protagonisti di questa giornata, figure che quotidianamente trasformano la cura in presenza, la competenza in vicinanza, l’organizzazione in visione.
Avv. Stefano Rossi – Direttore Generale ASL Lecce
Figura di riferimento per la sanità del territorio, l’Avv. Stefano Rossi rappresenta un modello di gestione in cui rigore amministrativo e attenzione al cittadino procedono insieme. La sua guida ha impresso alla ASL Lecce un percorso di modernizzazione in cui la qualità non è solo tecnica, ma profondamente umana.
“Questa donazione rappresenta una tappa significativa nel percorso di crescita del nostro ospedale…”
Sono parole che richiamano una verità essenziale: la bellezza, quando entra in ospedale, non distoglie dalla cura — la rafforza.
Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile – Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia
Il dott. Totaro Aprile guida uno dei reparti più delicati dell’intera rete sanitaria, dove ogni giorno si accompagna la vita nel suo esordio. La sua è una visione che supera l’approccio puramente clinico e riconosce la nascita come evento totale, intreccio di emozione, paura, attesa.
“La nascita è un atto che lascia un’impronta indelebile…”
Il suo messaggio rinnova ciò che la moderna ostetricia promuove: un ambiente sereno è esso stesso parte della cura.
Nadia De Virgilio – Coordinatrice Ostetrica
Cuore pulsante del reparto, volto dell’accoglienza e della quotidianità, la Coordinatrice Nadia De Virgilio è la presenza calma che sostiene le future mamme nei loro momenti più fragili. Con lei la teoria diventa pratica, la strategia diventa relazione.
“Le donne che entrano in sala parto arrivano con emozioni fortissime…”
Per lei le sale umanizzate non sono un progetto: sono uno strumento di supporto reale, un gesto che rende il parto un’esperienza più rispettosa e meno spaventosa.
Don Gianni Mattia – Presidente Cuore e mani aperte ODV
Da venticinque anni, Don Gianni Mattia è il motore di un volontariato che traduce la sensibilità in opere, la necessità in risposte. È un ponte tra fragilità e speranza, un uomo che crede nel valore dei piccoli gesti e nella dignità di chi soffre.
“Crediamo che anche un gesto apparentemente semplice possa cambiare la storia di una persona…”
La sua voce è il filo rosso di un impegno che continua a trasformare luoghi e vite.
Dott. Alberto Paglialunga – CEO e Fondatore Deghi S.p.A.
A rappresentare il Dott. Alberto Paglialunga era presenta Valentina Ippolito Imprenditore visionario, il dott. Paglialunga porta nel sociale la stessa sensibilità progettuale che distingue Deghi: unire estetica, funzionalità e benessere. La scelta di sostenere l’iniziativa non nasce da strategia, ma da responsabilità verso la comunità.
A portare la sua voce, Valentina Ippolito, che ha ricordato come:
“La nascita è il primo passo verso il futuro…”
Parole che riconsegnano alla maternità la sua dimensione universale e che mostrano come l’impresa possa essere agente di cultura e solidarietà.
Moderazione di Fabiana Pacella – Giornalista
A guidare l’incontro, la giornalista Fabiana Pacella, professionista apprezzata per rigore, coraggio investigativo e sensibilità sociale. La sua conduzione ha intrecciato con chiarezza e autorevolezza i diversi sguardi: sanitario, istituzionale, umano.
La sua presenza ha garantito un dialogo autentico, capace di restituire la complessità di un progetto che non è solo rinnovamento degli spazi, ma investimento nella dignità delle persone.
Una storia che attraversa venticinque anni: il cammino di Cuore e mani aperte ODV
Dal 2001 ad oggi, Cuore e mani aperte ODV ha costruito un mosaico di progetti che affermano un'idea alta, esigente, profondamente umana della cura.
La Bimbulanza, la Casa di Accoglienza, le innumerevoli umanizzazioni pittoriche, lo Sport del Benessere: ogni iniziativa è una risposta concreta, un atto di amore declinato in forme diverse.
Tutto parte da una certezza semplice e rivoluzionaria: curare significa riconoscere l’altro nella sua interezza.
Per questo l’iniziativa al “Vito Fazzi” non è solo un progetto: è un messaggio.
Un messaggio che dice che la nascita merita un luogo che profumi di tranquillità, bellezza e speranza.
Un luogo che sappia accogliere la vita con la stessa delicatezza con cui la vita si affaccia al mondo.