Il fisioterapista: il professionista del benessere e del movimento

Articolo di Davide Tommasi – contributo scientifico del Dott. Stefano Tommasi, fisioterapista.

In un’epoca in cui la salute fisica e mentale sono sempre più al centro dell’attenzione, la figura del fisioterapista assume un ruolo fondamentale nel percorso di cura e prevenzione. Non si tratta solo di riabilitare dopo un infortunio, ma di accompagnare la persona verso un equilibrio globale, migliorando la qualità della vita attraverso il movimento, la postura e la consapevolezza del proprio corpo.

Dalla gestione del dolore cronico al recupero post-operatorio, fino alla prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche, il fisioterapista rappresenta oggi un punto di riferimento essenziale nella sanità moderna.

Con questa nuova rubrica pensata per voi lettori, esploreremo insieme il mondo della fisioterapia: consigli pratici, approfondimenti scientifici e curiosità per conoscere da vicino una professione che mette al centro il benessere e la persona.

Il “gomito del tennista”: un dolore comune, non solo nello sport di Dott. Stefano Tommasi, Fisioterapista

Non serve giocare a tennis per soffrire del cosiddetto “gomito del tennista”.

Il nome tecnico è epicondilalgia laterale, e indica una sofferenza del tendine che estende il polso, dovuta a sovraccarico o movimenti ripetitivi. Colpisce circa il 2–3% della popolazione, soprattutto tra i 35 e i 55 anni, e può interessare tanto chi pratica sport quanto chi lavora al computer o svolge attività manuali. I sintomi principali sono dolore nella parte esterna del gomito, perdita di forza nella presa e fastidio nei movimenti quotidiani come sollevare una bottiglia o girare una maniglia.

La diagnosi è principalmente clinica, ma può essere supportata da ecografia o risonanza per valutare il tendine. Il trattamento oggi è prevalentemente conservativo: la fisioterapia rappresenta la prima scelta e comprende esercizi di rinforzo progressivo, stretching e educazione al corretto uso del braccio. Nei casi più resistenti possono essere utili onde d’urto o infiltrazioni, mentre la chirurgia resta un’opzione solo nei casi cronici che non migliorano con la riabilitazione.

Con un programma mirato e costanza, il tendine può recuperare forza e funzionalità, permettendo di tornare alle proprie attività senza dolore. --- Dott. Stefano Tommasi Fisioterapista specializzato in riabilitazione muscoloscheletrica e neurologica. Si occupa di fisioterapia ortopedica, sportiva, neurologica e di rieducazione posturale, con un approccio basato sulle evidenze scientifiche e personalizzato per ogni paziente.



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