Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

LE ISTITUZIONI E GLI STUDENTI UNITI PER CELEBRARE L’AMORE E LA VITA, CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA


Dignità, rispetto ed attenzione al prossimo. Queste parole, cariche di significato, sono state al centro del dibattito di oggi al Cinema Massimo, promosso dal Prefetto Natalino Manno con la collaborazione di Confindustria, nell’ambito delle iniziative avviate in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La manifestazione, svoltasi alla presenza di oltre cinquecento studenti dell’ultimo triennio di diversi istituti di istruzione superiore della provincia, si è aperta con i saluti istituzionali del Prefetto, del Sindaco di Lecce, del Presidente della Provincia, del Presidente della Corte d’Appello, del Presidente di Confindustria, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, di Don Antonio Coluccia e del Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Leverano.

In particolare, il Prefetto Natalino Manno, che ha evidenziato come il fenomeno della violenza ai danni delle donne sia purtroppo fortemente radicato anche nella nostra provincia, come emerge dai dati, che hanno portato all’attivazione, da parte della Prefettura, di oltre mille dispositivi di vigilanza nei confronti di donne, di cui 400 solo nel corso del 2025.

Si tratta di un fenomeno trasversale che si manifesta in tutta la provincia, a prescindere dal reddito, dal titolo di studio e dalla posizione sociale, e a prescindere dall’età, con vittime dai 25 agli 85 anni, il 50% delle quali di età compresa tra i 40 e i 45 anni. Il 60% degli episodi denunciati si consuma all’interno del contesto familiare, mentre il restante 40% discende da condotte di atti persecutori.

Si tratta di dati allarmanti” ha dichiarato il Prefetto Manno “soprattutto se si considera che il 90% delle donne denuncianti si è presentata da sola negli uffici di polizia, quasi a dimostrare un senso di sfiducia verso il genere maschile. Occorre quindi lavorare e continuare a insistere sull’aspetto culturale, coinvolgendo i giovani ed inculcando loro i valori di rispetto della dignità della donna e di ripudio di ogni forma di violenza, senza voltarsi mai dall’altra parte e segnalando anche in forma anonima qualsiasi situazione di violenza di cui si venga a conoscenza, prima che sia troppo tardi. Occorre essere compatti per sradicare il retaggio di una cultura “del guerriero” fondata sulla prevaricazione e sul non rispetto, agendo con convinzione e coraggio per abbracciare la cultura del dialogo, del confronto e della mediazione, soprattutto all’interno delle famiglie, delle scuole, dei luoghi di lavoro e degli ambienti istituzionali, oltre che delle varie agenzie educative”.

Dopo i saluti istituzionali, è poi seguita la proiezione del cortometraggio “Il Teatro della Vita”, ideato e realizzato dal regista Alessandro Valenti in collaborazione con Scirocco Films e Brandos Films, e finanziato dalla BCC di Leverano, che parte dalla rappresentazione del dipinto del pittore salentino Geremia Re, teso a porre al centro la donna del nostro Salento, polo di gioia, dolore, umanità e fierezza. Il video, infatti, condensa in pochi minuti, carichi di un’intensità travolgente, le storie di rinascita di donne vittime di violenza, fisica, verbale e psicologica, unite dal ballo liberatorio della nostra pizzica salentina. Lo spot sarà poi diffuso a titolo gratuito, quale forma di comunicazione istituzionale, dalle emittenti televisive Antenna Sud, Telerama e Telenorba.

L’evento è poi proseguito con l’intervento dei referenti dei Centri Antiviolenza Renata Fonte, il Melograno e Malala Yosafzai, che hanno raccontato l’incessante lavoro quotidiano degli operatori a sostegno delle vittime, nella promozione di percorsi di empowerment femminile sotto il profilo abitativo, economico e lavorativo, come quello portato a termine dalla sig.ra Pantalea Beccarisi che, dopo anni di violenze fisiche e verbali, ha trovato la forza di denunciare per riconquistare la serenità propria e quella dei propri figli, fondando insieme ad altre tre donne la sartoria “Fil Rouge”.

Testimonianza toccante e carica di significato è stata poi quella di Sadaf Baghbani, giovane attrice ed attivista iraniana che ha subito atroci violenze da parte del regime che, nell’ambito di una manifestazione di protesta al grido “Donne, Vita, Libertà”, le ha sparato contro 147 pallini di piombo, fin quasi ad ucciderla. Regime che l’ha costretta a pagare un prezzo altissimo, quello di lasciare il suo Paese e i suoi cari, senza poter più tornare per non rischiare la pena di morte per aver solo difeso il diritto di essere rispettata come donna.

Per non parlare, poi, dell’esperienza della sig.ra Imma Rizzo, mamma di Noemi Durini, giovane di Specchia uccisa dal fidanzato il 3 settembre 2017, vedendo stroncata la propria vita per mano di chi diceva di amarla.

La signora Imma ha rivolto un forte invito ai ragazzi a non restare da soli con le proprie paure e i propri timori, ma a cercare sempre l’aiuto del prossimo ed in particolare delle proprie famiglie.

La manifestazione si è conclusa, con gli interventi musicali di Bianca Perrone, straordinario talento salentino premiata come Alfiere della repubblica dal Presidente Mattarella, nel segno del messaggio “Amore è vita”, a testimonianza del perdurante impegno delle istituzioni tutte, la cui presenza oggi ha voluto rappresentare un’onda travolgente di cambiamento, perché la comunità salentina non può più accettare che vengano calpestati i diritti, i desideri e le aspirazioni altrui, in qualunque ambito della vita sociale.

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