FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO
PROGRAMMA DI LUNEDÌ 17 NOVEMBRE
I primi titoli del concorso lungometraggi Cinema & Realtà due film che intrecciano sport e inclusione sociale Core Preciatu di Giulio Neglia Come fosse luce di Corrado Punzi
Gli omaggi Lars von Trier e Saverio Costanzo Premio Mario Verdone Greta Scarano regista de La vita da grandi Festival in Corto
Dopo il fine settimana di anteprime ed eventi speciali che hanno inaugurato la XXVI edizione del Festival del Cinema Europeo, la manifestazione diretta da Alberto La Monica entra nel vivo dei suoi concorsi, degli omaggi ai protagonisti di quest’anno e delle rassegne nella giornata di lunedì 17 novembre.
I primi due titoli che concorrono al Premio Ulivo d’Oro Premio Cristina Soldano, che saranno presentati in sala 3, sono When a river becomes the sea di Pere Vilà Barceló (Spagna, 2025), alle ore 18. Un’esplorazione della zona grigia dell’abuso nelle relazioni tra giovani adulti. Gaia, studentessa di archeologia, che vive solo con il padre panettiere, subisce un rapporto non voluto dal suo ragazzo, che poi si nega al confronto. Isolata, trova nella sua professoressa, anche lei vittima di violenza in passato, uno spazio di aiuto e comprensione reciproca. Incontro con l’attrice Clàudia Hernández Suròs in sala. Alle 21 è poi la volta di What Marielle Knows di Frédéric Hambalek (Germania, 2025). Una storia che affronta temi universali e inquietanti: il diritto alla privacy, il peso della verità, il rapporto tra genitori e figli. Julia e Tobias sembrano una coppia perfetta che incarna l'ideale della borghesia benestante. Quando a causa di un piccolo trauma Marielle sviluppa improvvisamente il potere di vedere e sentire giorno e notte tutto ciò che fanno i suoi genitori la vita della famiglia viene sconvolta. In concorso alla Berlinale 75, nella shortlist per gli EFA 2026. Nelle sale con Lucky Red da giovedì 27 novembre con il titolo italiano “Lo schiaffo”.
La sezione Cinema & Realtà si apre con due docufilm che intrecciano sport e inclusione sociale con un focus sul territorio. In sala 2, ore 19, Core preciatu di Giulio Neglia (2025), prima mondiale. Un documentario dall'interno della squadra femminile del Lecce che ne esplora i valori sportivi, di fratellanza e di uguaglianza. Il calcio, considerato lo sport più bello del mondo, viene raccontato dagli occhi delle donne, da calciatrici professioniste che hanno scelto parastinchi e calzettoni per realizzare le loro ambizioni. Incontro in sala con il regista e il produttore Giuseppe Lepore. A seguire, alle 21, sarà presentato in anteprima italiana Come fosse luce di Corrado Punzi (2025). Il film narra la storia di Alessio, un ragazzo ipovedente che ama il calcio. Così come Salvatore e Davide, di mezz’età, che hanno fondato l’Ascus Lecce, la squadra di calcio paralimpico più titolata d’Italia.
Prendono il via anche le due retrospettive dedicate ai protagonisti di quest’anno del cinema europeo e italiano. In sala 5, ore 18, Melancholia (Danimarca, 2011) per il tributo a Lars von Trier e, a seguire, l’incontro con la sua produttrice storica Louise Vesth. La trama: Justine arriva con il neomarito alla festa delle nozze che il cognato e la sorella Claire le hanno organizzato con un ritmato protocollo. Justine sorride ma dentro di sé prova un disagio profondo che la porterà ad allontanarsi spesso dai festeggiamenti. Non si tratta di un malessere privato esistenziale: una grave minaccia incombe sulla Terra perché il pianeta Melancholia si sta avvicinando sempre più col rischio di una collisione.
L’omaggio prosegue alle ore 21, con la proiezione di L’elemento del crimine (Danimarca, 1984). Dopo aver trascorso un periodo in Europa per indagare su un caso di omicidio, Fisher è tornato al Cairo, ma non vuole ricordare quel che è successo laggiù. Gli resta un’immagine confusa di un’Europa in decadenza. Così, per liberarsi di continui mal di testa e dell’Europa stessa, si rivolge a un medico arabo.
Auschwitz 2006 (Italia, 2007) in sala 1, ore 21, dà inizio alla retrospettiva su Saverio Costanzo. Nel 2006 il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e la Comunità Ebraica hanno organizzato per 250 studenti liceali una visita al campo di sterminio di Auschwitz. I ragazzi arrivano nel più grande campo di sterminio al mondo accompagnati dalla macchina da presa di Saverio Costanzo e da pochi italiani sopravvissuti, pronti a raccontare la persecuzione, le torture, l’annullamento di cui sono stati oggetto. Le immagini si alternano a quelle di repertorio tratte dai filmati dell’Istituto Luce.
Per il Premio Mario Verdone, consueto appuntamento all’interno del Festival riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell'ultima stagione cinematografica per la sua opera prima uscita in sala, giunto alla sua XVI edizione, la prima dei cinque finalisti Greta Scarano per La vita da grandi (Italia, 2025) ore 18.00 sala 1.
In occasione del 90° anniversario della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, in sala 1, ore 21, la presentazione in anteprima regionale del documentario Note al centro (Italia, 2025) di Costanza Quatriglio, che racconta il ruolo del Centro Sperimentale di Cinematografia nella storia del cinema italiano. La proiezione è gratuita.
Al via anche il Festival in Corto con la Vetrina del CSC, Puglia Show e il Premio Emidio Greco, a partire dalle ore 18.30 in sala 4, alla presenza dei registi. I corti in programmazione: Antonio di Elisa Fanais, Daniela Zottola (CSC Piemonte), The Box di Giovanni Matteucci (CSC Lombardia), Star di Paoli De Luca (CSC Roma), Occupante senza titolo di Gabriele Armenise e Dario Leani (CSC Sicilia/PS), Eggplant di Luigi Imola (PS), Il respiro della notte di Lorenzo Santo (PS).
La proiezione dei corti in gara prosegue alle ore 20.30, sala 4 con: Marina di Paoli De Luca (CSC Roma), Nima di Francesca Schirru (CSC Abruzzo), Le prime volte di Giulia Cosentino, Perla Sardella (EG), Sette settimane di Enrico Acciani (PS), Carattere unico di Gerry Ciccimarra (PS), Rugiada di vita di Giuseppe Arcieri (PS), Un buon padre di Enea Montanelli, con Giulio Neglia (PSFC). I registi incontrano il pubblico in sala.