DOCUFILM “LA CITTÀ DEI SANTI DI CARTA”, Sabato 23 agosto alle ore 21,00 nel chiostro dei Teatini

Nei primi decenni del Novecento, la Città di Lecce diventa capitale mondiale dell’Arte Sacra in cartapesta ed i giganteschi Santi di Carta prodotti nelle botteghe e commissionati dalla Santa Sede vanno ad arredare le chiese di tutto il mondo. L’enorme giro di danaro venutosi a creare scatena, però, invidie e gelosie al punto da provocare un vero e proprio “Processo alla cartapesta leccese”, su cui Pio XI  è chiamato a decidere. Il docufilm, cui hanno partecipato attori del calibro di Augusto Zucchi  (Pio XI) e Giorgio Vignali (titolare di un salone da barbiere), è stato prodotto da Khàrisma Cineproduzioni con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Puglia (Apulia Film Commission). Verrà presentato a Lecce sabato 23 agosto 2025, alle ore 21,00, presso l’ex Convento dei Teatini, in Via Vittorio Emanuele II, 25. Sarà presente il regista, che dialogherà con Wojtek Pankiewicz, Presidente del Movimento Cuturale Valori e Rinnovamento, patrocinatore dell’evento insieme al Comune di Lecce. Sono attesi anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. Parteciperà all’evento Bronek Pankiewicz, presidente della Commissione consiliare Attività Economiche, Produttive e Commerciali.  Media partner dell’evento è Telerama, il cui editore Paolo Pagliaro porgerà il saluto. Sulla promozione del docufilm all’estero, intervento di Flavia Pankiewicz..

C’è chi ha ritenuto ricorrere all’arte cinematografica contemporanea per rimettere in moto una vecchia industria leccese, quella della cartapesta, che dominò il mondo nei primi del Novecento portando a Lecce ricchezza e benessere.  Il Presidente della Commissione Consiliare Attività economiche, produttive e commerciali del Comune di Lecce, Avv. Bronek Pankiewicz, di recente ha invitato il regista Pascal Pezzuto a relazionare sul modo in cui il suo docufilm La Città dei Santi di Carta potrebbe oggi rimettere in moto l’antica economia cittadina legata alla produzione di statue sacre di grandi dimensioni che, in tempi lontani, furono esportate a livello internazionale. Il regista e autore dell’originale docufilm ha dichiarato che la sua opera filmica, riportando alla luce i segreti di un’arte che ancora oggi arde sotto la cenere, potrebbe ridar vita ad un nuovo mercato basato su vecchie e gloriose esperienze. Insomma, più il docufilm sarà diffuso, più potrà informare e sollecitare interesse e committenza globale facendo germogliare a Lecce magari un’ Accademia della Cartapesta, pronta a generare nuovi artisti e nuova produzione di Santi di Carta. In ogni caso, l’opera di Pezzuto è di per sé meritoria, sia perché rimette in vita un genere scomparso, quello del Film Documentato, tanto caro a Francesco Rosi, sia perché ci regala una storia di interesse internazionale che, altrimenti, sarebbe andata perduta.

Wojtek Pankiewicz, presidente di “Valori e Rinnovamento” ha dichiarato : “Nel film si uniscono diverse arti : il linguaggio, le immagini, la storia della cartapesta leccese, suoni e musica, che per Pascal Pezzuto diventano eccellente strumento per trasmettere cultura, idee, emozioni, memorie storiche affinchè possano dare buoni frutti  nell’animo di tutti e dare anche un positivo impulso alla nostra arte della cartapesta, importante settore nell’ottica identitaria del Salento e della sua economia della bellezza.”

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