Cari membri della rete, alberi e altre meraviglie

C’è un momento, ogni anno, in cui il Paese sembra ricordarsi che il verde non è un colore, ma un compagno di vita. Arriva puntuale con la Giornata Nazionale dell’Albero, quando almeno per un giorno ci accorgiamo che gli alberi non sono lampioni storti, né ostacoli da aggirare nel traffico, ma esseri silenziosi che respirano per noi.

Quest’anno, però, in Salento qualcuno ha deciso che un giorno non basta.

L’ADAF – Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali di Lecce ha scelto proprio questa ricorrenza per far nascere qualcosa di inatteso e necessario: l’Osservatorio ADAF per gli Alberi e il Verde Urbano delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Una sorta di “clinica diffusa” del patrimonio arboreo, dove il monitoraggio non è una parola burocratica, ma un atto d’amore.

L’idea è semplice e rivoluzionaria: offrire a Comuni, associazioni e cittadini strumenti concreti — dati, analisi, linee guida operative — per prendersi cura degli alberi senza improvvisazioni, potature selvagge o decisioni frettolose. Perché un albero non è solo tronco e chioma: è storia, equilibrio, futuro. E merita competenza, non tagli a caso.

L’Osservatorio si inserisce nel programma nazionale promosso dalla Società Botanica Italiana, che quest’anno prova a trasformare la Giornata dell’Albero in un coro collettivo di iniziative: laboratori, eventi, divulgazione e soprattutto partecipazione attiva. Un invito gentile ma fermo a non essere spettatori del paesaggio, ma custodi.

E allora, diffondere l’iniziativa diventa quasi un gesto civile. Partecipare agli eventi, condividere informazioni e segnalazioni attraverso l’Osservatorio significa contribuire a un sistema di gestione del verde più trasparente, più scientifico, più umano. Significa, in fondo, ricordarsi che i polmoni non stanno solo dentro di noi.

Per informazioni – quelle pratiche, che servono quando l’entusiasmo vuole diventare azione – si può contattare l’ADAF:

  • Email: adaf.lecce@libero.it

La speranza, e anche un po’ la sfida, è che la Giornata dell’Albero 2025 non resti un evento, ma una scintilla: il momento in cui abbiamo smesso di guardare gli alberi dall’alto in basso e abbiamo ricominciato a farlo dal basso verso l’alto. Come si fa con ciò che cresce e ci supera.

 

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