Andrea Guido: “Ci servono spalle forti per portare i Santi”

Lecce, l’appello dell’assessore Andrea Guido

“Ci servono spalle forti, braccia vigorose e cuori generosi. È il momento di farci avanti”. Così l’assessore al Welfare del Comune di Lecce, Andrea Guido, ha acceso i riflettori su un problema che rischia di mettere a repentaglio una delle immagini più care ai leccesi: i santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato portati a spalla lungo le strade della città durante la storica processione di fine agosto.

Una tradizione che va oltre il rito religioso e diventa atto identitario, collettivo, condiviso. Ma anche faticoso. E per i portatori di sempre – uomini devoti e temprati da anni di fede e fatica – gli anni iniziano a farsi sentire. Ecco perché, dal suo profilo Facebook, l’assessore ha lanciato un accorato appello al mondo del fitness leccese, a chi frequenta palestre, pratica sport o semplicemente ha voglia di mettersi a disposizione della comunità.

“Servono 24 giovani – ha spiegato Guido – otto per ciascuna statua. Ma facciamo 23, perché il primo a offrirsi sono io. Quest’anno non sfilo con le autorità: scelgo di mettermi in gioco, con le mani e con la schiena.”

L’alternativa, ironizza con amarezza l’assessore, sarebbe quella dei carrelli. “Ve li immaginate i simulacri di Sant’Oronzo e dei suoi compagni di martirio trascinati sulle ruote? No, non esiste. Sarebbe terribile. Non possiamo permetterlo”.

E allora, il messaggio è chiaro: il mondo del fitness leccese, uomini e donne, è chiamato a raccolta. Una chiamata che unisce fede, spirito civico e senso di appartenenza. Perché, come sottolinea Guido, “la crisi della fede e le chiese sempre più vuote sono una realtà, ma io sono convinto che i buoni sentimenti e la voglia di essere utili non abbiano età e non passino mai di moda”.

E per i nuovi portatori? Altro che panino con la mortadella. “Quest’anno frullati proteici, bibite energetiche, integratori di magnesio e potassio. Tutto ciò che serve per dare vigore a chi vorrà dare una mano – e una spalla – alla tradizione”.

Chi vorrà aderire all’iniziativa potrà farlo contattando direttamente l’Ufficio del Welfare del Comune di Lecce. Le statue aspettano. E i santi patroni pure.

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