venerdì, Aprile 19, 2024

Migranti

Austria e Germania aprono all’ingresso.

Dopo la scelta dei profughi rimasti fuori dai treni ungheresi di mettersi in marcia verso l’Austria, Vienna e Berlino aprono le frontiere e l’Ungheria decide di mettere a disposizione bus per consentire ai migranti di raggiungere l’Austria, alcuni dei quali sono già arrivati alla stazione Westbahnhof di Vienna. Altri 400, intanto, si mettono in cammino verso il confine austriaco. Nel frattempo la Cancelliera Angela Merkel puntualizza che “Non c’è un limite alle richieste d’asilo e chiede di fare quanto necessario”. La Germania stima di accogliere oggi fino a 10mila profughi. Dall’Italia rriva il monito del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: “Niente veti. L’Italia pretende un impegno comune”.

Gli autobus messi a disposizione dall’Ungheria per i migranti stanno in queste ore man mano arrivando al confine con l’Austria. Lo mostrano numerose foto pubblicate online e le immagini di diverse tv internazionali. I migranti sono accolti da forze dell’ordine e volontari. Durante la notte il governo ungherese ha predisposto cento pullman e ha offerto il trasporto per i migranti in marcia a piedi verso l’Austria, che in tarda serata avevano raggiunto il 27/mo chilometro dell’autostrada per Vienna. Altri sono stati presi alla stazione Keleti a Budapest. Il primo autobus è arrivato sul confine austriaco a Hegyeshalom dopo le 2 di notte. Sotto una pioggia battente, i migranti hanno cominciato a traversare la frontiera a piedi. Circa 3.000 arriveranno in mattinata per il passaggio.

La Croce rossa austriaca prevede l’arrivo di 800-1.500 migranti nelle prossime ore nel suo centro di accoglienza profughi di Nickelsdorf, al confine ungherese. Lo riportano diversi media europei online, citando l’agenzia Reuters. “Stiamo acquisendo letti, coperte, cibo e bevande calde da mettergli a disposizione e ci sarà anche assistenza medica disponibile se necessario”, afferma il portavoce Thomas Horvath.

Gentiloni, niente veti, Italia pretende impegno comune – Per l’Italia “l’orizzonte futuro”, davanti alla crisi dell’immigrazione, “resta il diritto d’asilo europeo, ma intanto bisogna dare risposte urgenti”. Lo dice Paolo Gentiloni lasciando il Gymnich. “La Commissione la prossima settimana farà proposte utili, mi auguro che non ci siano veti da parte di nessuno” aggiunge il ministro. L’Italia “pretende un impegno comune” davanti alla crisi dei rifugiati e dell’immigrazione e lo fa sapendo che “negli ultimi due anni non si è certo tirata indietro nel soccorrere, aiutare e accogliere”. Lo dichiara Paolo Gentiloni, lanciando un monito ai paesi che potrebbe cercare di bloccare le proposte della Commissione.

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