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Mi Raccomando. Progetto Conar

Prima presentazione del libro di Sandro Marasco a cura di Lorenzo Madaro e Gianluca Marinelli 30 gennaio 2015 Cantieri Teatrali Koreja – Lecce

Prima presentazione assoluta venerdì 30 gennaio alle ore 18.30 per Mi Raccomando. Progetto Conar (Muxmäuschenstill edizioni) il testo di Sandro Marasco che racconta le fasi e le conseguenze del progetto d’arte relazionale Conar, concepito dall’artista nel 2008. Oltre all’autore, intervengono Stefano Cristante, sociologo e presidente del corso di laurea in scienze della comunicazione dell’Università del Salento; Marinilde Giannandrea, curatrice della rassegna Senso Plurimo e giornalista; Lorenzo Madaro e Gianluca Marinelli, curatori del libro e Franco Ungaro, Presidente coop. Koreja.

Il 6 aprile 2008 venne inaugurata a Lecce la collettiva d’arte contemporanea E. P. Zone zone di equilibri precario, una collettiva – curata da Francesca De Filippi, Lorenzo Cherin e Luigi Negro – che proponeva il lavoro di otto giovani artisti. In quel contesto Sandro Marasco presentò un intervento di arte relazionale, il Conar – Comitato Nazionale per le Raccomandazioni, presentato come un’associazione che aveva la finalità di mettere in contatto chi era alla ricerca di un’occupazione lavorativa con i suoi potenziali raccomandatari. Accompagnato da un sito web (con finte sedi già attive in Europa), il Conar apriva così a Lecce la sua seconda sede in Italia dopo quella di Roma. Destò immediatamente scalpore nel contesto salentino e numerosi riscontri già dalle prime ore di apertura della mostra. L’artista, rigorosamente in giacca e cravatta, dopo aver allestito un ufficio negli spazi della mostra, accolse persone di ogni estrazione sociale, incuriosite e bisognose di una “corsia preferenziale”. Il cortocircuito tra realtà e finzione avvenne quando nell’ufficio arrivarono le telecamere dell’emittente televisiva locale Telenorba, che intervistarono l’artista responsabile del Conar. L’effetto fu immediato e irrefrenabile. Centinaia di contatti dal sito e decine di persone si recarono direttamente nella sede di viale Lo re a Lecce. Ex detenuti, disabili, politici e gente comune alla ricerca per lo più disperata di un’estrema possibilità di trovare un posto di lavoro. Subito dopo venne inviata una smentita-rettifica, ma l’operazione divenne, in poco tempo, un fenomeno virale. Tanto da attirare finanche l’interesse di un noto programma televisivo di Rai 1.

 

 

 

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