Messaggi osè alla collega di lavoro nella chat di Fb, stalker rinviato a giudizio
L’uomo, A.P, 48enne di San Cesario, è stato rinviato a giudizio dal gip Alcide Maritati su richiesta del pm Maria Rosaria Micucci, con l’accusa di atti persecutori.
Secondo quanto messo nero su bianco nelle tre denunce presentate dalla vittima, da luglio 2015 a maggio 2016, l’uomo si sarebbe approcciato a lei attraverso Messenger utilizzando pseudonimi diversi (Andrea Pirro, poi Ale Wind e Alessandro Wind) ma con il medesimo obiettivo: molestarla con continui messaggi e allusioni sessuali esplicite.
Non solo: incuteva terrore nella vittima definendosi “un fantasma che la osserva” e riportandole dettagli riguardanti il suo abbigliamento e altre sue abitudini, tanto da farle temere di essere costantemente pedinata.
Una condizione di ansia che è durata nel tempo e che ha trovato parziale sollievo nella scoperta dell’identità dello stalker. Ora la donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Talò, è in attesa dell’udienza dibattimentale che si terrà a gennaio prossimo.