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Lopalco: “Cittadini pugliesi bravi, da Regione sforzo biblico. Ma in fase 2 ancora distanziamento”

Il distanziamento sociale ci dovrà anche essere nella fase 2. Lo chiarisce il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo di fama nazionale a capo della task force regionale sull’emergenza coronavirus, ospitato in una finestra di confronto nella consueta diretta facebook delle 11 del sindaco di Lecce Carlo Salvemini.

Lopalco, di origini salentine, ha appunto chiarito che la prudenza necessaria anche nella fase 2, con la fine del lockdown, non implicherà però lo stare a casa, anche perché arriverà il caldo, bisognerà tornare al lavoro e le attività produttive, inevitabilmente, dovranno rimettersi in moto, ma ci dovranno essere, appunto, misure di necessario distanziamento sociale. Niente asciugamani in spiaggia appiccicati gli uni agli altri, insomma, come accaduto finora. Quella che partirà progressivamente sarà una nuova normalità di cui tutti dovranno prendere consapevolezza senza che le comunità siano, però, in balia di uno stato poliziesco. Non è pensabile, ha sottolineato Lopalco, ipotizzare una militarizzazione del territorio.

Occorre, però, appunto, prudenza: “La riapertura richiede un’estrema attenzione, il virus sta là fuori, se lo lasciamo libero di correre tornerà a correre”, ha sottolineato Lopalco. E la situazione positiva della Regione Puglia rappresenta quello che lo stesso ha definito “un paradosso”. In mancanza di casi positivi ma anche di immunizzazione di massa e di una vaccinazione, si rischia di dare nuovamente gambe al coronavirus, in sostanza. Poi, sulle misure attuate di lockdown totale e di chiusura forzata a casa, Lopalco ha chiarito che proprio questo comportamento ha fatto sì che il numero di contagi in Puglia e nel Salento sia stato contenuto.

“I cittadini pugliesi sono stati bravi e il Dipartimento di prevenzione a Lecce è molto efficiente”, ha chiarito. Ma la Regione si è profusa in uno “sforzo biblico per sistemare gli ospedali”, ha evidenziato, sottolineando anche come la Puglia – e tutto il sud in genere – abbiano avuto il vantaggio, rispetto alle Regioni del nord, di prepararsi all’onda dei contagi con qualche settimana in più. Quanto, poi, alla possibilità che in fase 2 si adottino misure differenti tra le Regioni, magari prevedendo il divieto degli spostamenti tra le stesse, si tratta di una “decisione politica”, ha specificato Lopalco.

Per quanto riguarda i dati odierni, sono stati registrati 2.175 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 120 casi, così suddivisi: 35 nella Provincia di Bari; 0 nella Provincia Bat; 27 nella Provincia di Brindisi; 30 nella Provincia di Foggia; 8 nella Provincia di Lecce; 3 nella Provincia di Taranto; 1 caso di cittadino fuori regione, 16 casi la cui provincia è in corso di attribuzione. Sono stati registrati oggi 2 decessi: 1 in provincia di Foggia e 1 in provincia di Brindisi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 42.598 test e sono 427 i pazienti guariti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.529 così divisi: 1.110 nella Provincia di Bari; 335 nella Provincia Bat; 485 nella Provincia di Brindisi; 852 nella Provincia di Foggia; 451 nella Provincia di Lecce; 242 nella Provincia di Taranto; 27 attribuiti a residenti fuori regione; 27 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato, come di consueto, tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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