Il Lecce sogna la Serie A
Tabanelli segna e il Brescia cade, Liverani conquista la vetta della classifica
Non si ferma più, il Lecce continua la sua marcia di avvicinamento alla
Serie A. Con il gol di Andrea Tabanelli, dopo 80 minuti di attacchi, stende anche la capolista Brescia (per 41 minuti in 10 uomini, per l’espulsione di Sabelli), agganciandola in vetta, sia pure con un incontro in più.
Il Salento sente profumo di serie A, quasi 22.000 spettatori paganti oltre gli abbonati, hanno accompagnato il Lecce sino alla vittoria, dopo il rischio corso su un’azione di Torregrossa.
Tabanelli: buttato nella mischia da Liverani, ha realizzato il suo ottavo gol in campionato, che vale l’ottavo successo consecutivo in casa. Ora il tandem di testa ha un vantaggio di cinque punti sul Palermo, terzo in classifica; ma i giallorossi sono artefici del loro destino, come d’altra parte anche il Brescia.
L’appuntamento con la festa, per entrambe le squadre, potrebbe essere già nel turno di mercoledì: se il Palermo non la spuntasse con lo Spezia, allora Lecce e Brescia, vincendo rispettivamente contro Padova e Ascoli, potrebbero fare il salto di categoria con due giornate d’anticipo.
A parte il rientro di Lucioni (al posto di Riccardi) dopo la squalifica — con Marino centrale e Meccariello e Venuti esterni — è lo stesso Lecce vittorioso col Perugia.
Rispetto al match con la Salernitana, nel Brescia partono dalla panchina
Martella e Tremolada: in difesa c’è Mateju a sinistra, la sorpresa è Ndoj schierato trequartista. Quella di Corini è una mossa di copertura, perché assegna all’italoalbanese la missione di seguire Tachtsidis come un’ombra.
Il greco, però, è ispirato, resiste anche alla marcatura tosta e detta precisi cambi di gioco, con Majer e Petriccione sempre pronti a supportarlo
nell’opera di interdizione. Sull’altro fronte, Tonali incrocia spesso Mancosu e imposta la manovra, trovando puntuali incursioni di Dessena a sinistra
e Bisoli a destra.
I giallorossi partono forte, ci provano con La Mantia e Falco ma rischiano qualcosa sulle iniziative di Torregrossa, più reattivo di Donnarumma nella fase iniziale del match. Liverani cambia continuamente la posizione di Mancosu per non dare riferimenti precisi alla difesa avversaria; e proprio il capitano, servito da Petriccione, non trova la porta.
La sfida non delude le attese, il ritmo è alto, e il Brescia comincia a pungere. Torregrossa conclude da fuori, Vigorito risponde con una respinta in tuffo; poi su tentativo di Donnarumma è tempestiva la chiusura in diagonale di Majer. Nel finale di tempo, le due squadre invocano il rigore: i lombardi per un contatto Marino Romagnoli, i salentini per un eventuale tocco di mano di Sabelli, in contrasto aereo con La Mantia.
L’arbitro Piccinini lascia correre.
La ripresa non cambia, è sempre il Lecce a fare la partita. Mancosu agisce in zona più centrale, spesso da centravanti aggiunto, Majer e Petriccione risultano più veloci nelle ripartenze.
Lì davanti, però, La Mantia attende invano rifornimenti. Al 9’ il Brescia resta in inferiorità, per l’espulsione di Sabelli: già ammonito nel primo tempo, commette un fallo, tanto duro quanto inutile (a metà campo), su Venuti. Trascinata dai tifosi, la formazione di Liverani fiuta la svolta e va all’assalto. Con i colpi di testa di Lucioni, La Mantia e Petriccione fa tremare il portiere Alfonso, che è decisivo con la deviazione su un destro
di Majer. Ridotto in dieci, il Brescia è alle corde, conta su forze fresche (Dall’Oglio e Spalek), alza una diga davanti alla propria area di rigore e punta sul contropiede. Eppure, la squadra di Corini si procura la
migliore occasione per andare in vantaggio: al 32’, infatti, Torregrossa
scambia con Bisoli, però manca clamorosamente il bersaglio, tirando a lato.
Scampato il pericolo, Liverani si gioca la carta Tabanelli, inserito al posto dell’esausto Tachtsidis. Il centrocampista romagnolo entra al 33’ e dopo neppure due minuti manda in estasi il popolo giallorosso: su cross di Meccariello, anticipa Romagnoli sul secondo palo e con un tocco preciso firma l’1-0. Il Lecce controlla senza affanni la reazione dei biancazzurri, che nel recupero invocano ancora un rigore ma, nel contatto con Venuti, sembra che sia per primo Torregrossa a commettere il fallo.
Corini protesta e viene espulso. Per la capolista non c’è più tempo, arriva la quarta sconfitta in campionato. Mancosu e compagni possono abbandonarsi alla felicità e si concedono agli applausi dei tifosi.
LE PAGELLE
BRESCIA 5,5 Salva il risultato su una botta di Majer e comunque dà sempre sicurezza alla squadra, con uscite perfette.
IL MIGLIORE ENRICO ALFONSO
SABELLI 4,5 Attende le avanzate di Venuti. Ma, già ammonito, in apertura
di ripresa rovina tutto con un fallo inutile, ancora su Venuti: espulsione.
CISTANA 6 Lascia poco spazio a La Mantia.
ROMAGNOLI 5 Prima di farsi anticipare da Tabanelli sul gol, aveva
guidato bene la difesa.
MATEJU 5 E’ spesso infilato da Falco. E non contribuisce alla fase offensiva.
BISOLI 6 Garantisce equilibrio tattico.
TONALI 5,5 Dopo una settimana di allenamenti differenziati, ne risente e
mai illumina il gioco (Morosini s.v.)
DESSENA 5,5 Comincia bene, spinge a sinistra e copre su Meccariello. Dopo
20 minuti è dominato dal dirimpettaio.
NDOJ 6 Deve fare il francobollo su Tachtsidis e non sfigura.
DALL’OGLIO 5,5 A parte il turbante per un colpo alla testa, lascia poche
tracce…
TORREGROSSA 6 Sarebbe il migliore, però spreca sullo 0-0 la palla-gol che
varrebbe la Serie A.
DONNARUMMA 5 Solo un guizzo in area, poi resta imbrigliato.
SPALEK 5,5 Non incide.
ALL. CORINI 5 Poco coraggio. Punta sulle ripartenze, affronta il Lecce come
se avesse davanti la Juve di Ronaldo.
LECCE 7
Mezzala, anche terzino e attaccante aggiunto: lo sloveno è prezioso nelle
ripartenze e decisivo in marcatura.
IL MIGLIORE ZAN MAJER
VIGORITO 6,5 Salva su Torregrossa, in due occasioni.
MECCARIELLO 7 Ancora una prestazione eccezionale da terzino. E da ex detta l’assist a Tabanelli.
LUCIONI 6,5 Dirige i movimenti della difesa e vince tutti i duelli.
MARINO 6,5 Sbaglia pochi interventi.
VENUTI 6,5 Fa ammattire Sabelli, costretto a due falli e al rosso.
TACHTSIDIS 6,5 Sempre a testa alta, è la luce della manovra.
TABANELLI 7,5 Poi arriva lui e si prende la scena. Due minuti e prolunga il sogno del Lecce.
PETRICCIONE 6,5 Non si ferma mai. Fa filtro e sgomma in contropiede.
MANCOSU 6,5 Non sanno dover trovarlo, gli avversari lo perdono sempre. Bravo a non dare riferimenti.
FALCO 7 Di categoria superiore, con la sua tecnica manda in tilt la capolista.
LA MANTIA 6 Partita di grande sacrificio. Apre varchi ma non incide al
tiro (Palombi s.v.).
ALL. LIVERANI 7 Non cambia atteggiamento tattico neppure contro
la prima della classe. Sulla strada verso la Serie A, il suo Lecce è sempre
un’auto elegante, efficiente e a tratti spettacolare.
CLASSIFICA
SQUADRE PT PARTITE RETI G V N P F S
BRESCIA 63 33 17 12 4 66 39 LECCE 63 34 18 9 7 63 42
PALERMO 58 33 15 13 5 51 33
BENEVENTO 56 33 16 8 9 55 39
PESCARA 51 34 13 12 9 46 44
VERONA 49 33 12 13 8 45 39
SPEZIA 47 33 13 8 12 48 42
CITTADELLA 46 33 11 13 9 44 36
PERUGIA 46 33 13 7 13 46 47
CREMONESE 45 33 11 12 10 34 29
ASCOLI 43 33 10 13 10 39 50
COSENZA 42 34 10 12 12 31 40
SALERNITANA 38 33 10 8 15 39 50
CROTONE 37 33 9 10 14 36 40
VENEZIA 33 33 7 12 14 29 41
LIVORNO 32 33 7 11 15 33 48
FOGGIA (-6) 31 33 8 13 12 39 46
CARPI 29 33 7 8 18 36 61
PADOVA 26 33 4 14 15 30 44