giovedì, Aprile 25, 2024
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Le riforme della Grecia per evitare il default

Il Governo Greco impegnato sulle riforme  per rispondere all’Europa.

Il Governo greco ha annunciato ai mercati la presentazione di una lista di riforme che dovrebbero permettere al Paese ellenico di raggiungere gli obiettivi macroeconomici necessari per ottenere dai creditori della UE e del Fondo Monetario Internazionale l’erogazione di nuovi prestiti e il rinnovo di quelli già esistenti. La Grecia, oltre ad impegnarsi nella lotta all’evasione fiscale e nella riforma della P.A., s’impegnerà ad aumentare le entrate dello Stato di 3 miliardi di euro nel 2015, raggiungendo un surplus di bilancio dell’1,5% e una crescita dell’1,4%.

Si tratta di una corsa contro il tempo in quanto se i prestiti non fossero rinnovati, la Grecia avrebbe liquidità per pagare stipendi, pensioni e le rate dei propri debiti sino alla metà del prossimo aprile.

In realtà, gli ultimi due mesi di trattative improduttive con il governo Tsipras (ma anche quelle condotte con i precedenti governi ellenici), non solo hanno ridotto le attese europee circa il rispetto dei patti e la realizzazione di un serio programma di rigore e di riforme, ma hanno diffuso un profondo scetticismo sulla effettiva capacità della Grecia di integrarsi nell’Eurozona e di onorare i suoi debiti.

Per questo motivo, in attesa di verificare l’effettiva volontà e capacità della Grecia di rispettare gli impegni presi, l’Unione Europea sta valutando una ipotesi che consenta, se necessario, di far uscire il Paese ellenico dall’Euro, senza che questo comporti una sua esclusione dall’Unione europea. L’uscita di un Paese piccolo, come la Grecia dall’Eurozona, sarebbe ancora gestibile: l’ammontare del debito ellenico nei portafogli delle banche europee è nel complesso limitato. La Merkel, nonostante ciò, è ancora riluttante nel far uscire la Grecia dall’euro, forse perché la Germania è il paese più esposto sul fronte del debito greco.

Vedremo nei prossimi mesi o giorni se la paventata minaccia di uscita dall’Euro della Grecia renderà sia creditori che debitori più ragionevoli nel raggiungimento di obiettivi soddisfacenti per entrambe le parti.

 

Carmelo Giovanni Roseto

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