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“La pizzica pizzica e le danze popolari del Sud Italia” a Lecce

Il progetto Dama – Danze e musiche del Salento prosegue con un laboratorio a cura di Silvia De Ronzo. Dal 27 dicembre al 5 gennaio, inoltre, promuove una fitta serie di appuntamenti per chiudere il primo anno del progetto e aprire il 2016. In programma il concerto del Canzoniere Grecanico Salentino, la residenza “Danzare la terra”, La Strina per le vie di Lecce e il laboratorio sul tamburo a cornice di Giovanni Amati.

giovanni amati

Prosegue anche nel mese di dicembre l’articolata programmazione del progetto Dama – Danze e musiche dal Salento. Lunedì 7 dicembre (dalle 16.30 alle 19.30) nelle sale di Palazzo Turrisi-Palumbo a Lecce appuntamento con il laboratorio “La Pizzica Pizzica e le danze popolari del Sud Italia: tra tradizione e nuove forme coreutiche” con Silvia De Ronzo.

Si tratta di un laboratorio aperto a tutti, danzatori e appassionati di musica e danze popolari. L’obiettivo è quello di condurre gli allievi ad una maggiore consapevolezza nella riscoperta, nella valorizzazione e nella rielaborazione delle forme popolari del ballo, in una costante ricerca di equilibrio tra espressioni tradizionali e territoriali e nuovi stimoli contemporanei e globali. La tradizione viene intesa non come qualcosa di fisso e immutabile ma come un linguaggio in continuo divenire, affidato alle nuove generazioni, che hanno il compito e la responsabilità di cercare nuove strade. Partendo da alcuni modelli di riferimento tradizionali, si percorre la storia del movimento di riproposta legato al ballo, indagando le fratture, la spettacolarizzazione, i nuovi termini e le nuove proposte in ambito didattico e teatrale.ll percorso prevede momenti di perfezionamento pratico delle danze popolari delle diverse regioni del sud Italia e momenti di approfondimento con letture, video e ospiti di diversa formazione. Per danzare con consapevolezza bisogna sempre partire da una profonda conoscenza del tema del tarantismo e della classicità, cioè in una sola parola della storia di un territorio. Gli allievi vengono condotti in un viaggio danzato a partire dalle figure di danza tradizionale, fino alla ricerca di una propria espressività, utilizzando tecniche di improvvisazione e coreografiche. Il laboratorio ègratuito per chi ha frequentato il Corso di pizzica-pizzica e danze popolari del sud italia tenuto da Laura De Ronzo. Gratuito anche per gli under 35 (costo della tessera annuale 15 euro). Per tutti gli altri 30 euro comprensivi della tessera.

Dal 27 dicembre al 5 gennaio, inoltre, Dama promuove una fitta serie di appuntamenti per chiudere il primo anno del progetto e aprire il 2016. Domenica 27 si parte alle Officine Cantelmo con una festa per i 40 anni del

canzoniere grecanico salentino nuova

Canzoniere Grecanico Salentino. Dopo la presentazione e la proiezione del documentario “La festa, la farina e la forca” di Sergio Spina, realizzato nel 1980 a Zollino spazio alla musica del gruppo guidato da Mauro Durante. Dal 28 al 30 dicembre al Castello Carlo V spazio alLaboratorio sul tamburello a cornice con Giovanni Amati e ultima lezione del corso di Pizzica pizzica  e danze popolari del sud Italia con

Laura De Ronzo (1)

Laura De Ronzo. Dal 1 al 5 gennaio si terrà invece la residenza “Danzare la terra“, cinque giorni di danza, musica, incontri con esperti con la direzione artistica di Maristella Martella eTarantarte. Il 3 gennaio appuntamento con La strina, rappresentazione itinerante per le strade di Lecce del rituale del canto natalizio più diffuso della tradizione popolare salentina. La residenza si concluderà martedì 5 gennaio dalle 20 alla Fondazione Palmieri con Sradicamento che coinvolgerà la Compagnia Tarantarte, gli allievi della residenza, Enza Pagliara & il Coro della Regina Paza, Massimiliano Morabito e Salenduo.

Dama – Danze e musiche del Salento è un progetto dell’associazione Tarantarte, in collaborazione con Coolclub, con il sostegno del Comune di Lecce e con il patrocinio di Istituto Diego Carpitella e Puglia Sounds, finanziato nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la realizzazione di un archivio multimediale e di un laboratorio permanente sulle musiche e sulle danze popolari salentine che saranno ospitati in alcune sale del Castello Carlo V di Lecce. L’obiettivo del progetto – che durerà circa due anni e sarà coordinato da Antonio Santoro – sarà, dunque, la valorizzazione di una parte del piano terra del Castello (provvisoriamente nelle sale di Palazzo Turrisi Palumbo) per la gestione di servizi con finalità educative, didattiche, sociali e di attrazione turistica. Sono previste quattro linee di azione: la costituzione di un archivio multimediale della musica salentina, diretto da Vincenzo Santoro, con un’attenzione particolare al vasto movimento di folk-revival che ha caratterizzato il territorio pugliese negli ultimi anni; la realizzazione di un vasto programma di attività seminariali e di fruizione pubblica dei contenuti; la realizzazione di una scuola di danza, diretta da Maristella Martella, con seminari, corsi e master-class sulla danza dalle sue forme coreutiche tradizionali salentine fino alle più recenti esperienze di rielaborazione in chiave contemporanea; lo sviluppo di percorsi formativi sull’imprenditorialità giovanile in ambito culturale e sociale.

La compagnia Tarantarte nasce nel 2009 a Bologna dall’incontro di danzatrici di diversa formazione. È diretta da Maristella Martella che con la sua danza teatrale incrocia passato e presente, classico e contemporaneo, elementi popolari del sud Italia con elementi del mondo mediterraneo, propone una ricerca teatrale ed espressiva sul Tarantismo salentino e la magia misteriosa della trance. La compagnia negli anni ha realizzato le proprie performance in luoghi non convenzionali, antichi e a volte abbandonati, come vecchie masserie, ajare, chiostri, anfiteatri, teatri greci e romani, siti archeologici, attivando un’interazione tra luogo, performance e pubblico.

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