La voglia improvvisa di bere un caffè a Otranto e poi il rientro al proprio domicilio, dopo aver constatato che gli esercizi erano tutti chiusi. Una giustificazione incredibile, quella fornita da un motociclista alla polizia.
Sono ora in corso gli accertamenti per verificare le reali motivazioni del comportamento dell’uomo, cui gli uomini del Commissariato di Otranto hanno intimato l’alt, a pomeriggio del 15 marzo, mentre si trovava a bordo di una moto marca Ducati, modello Panigale, di colore rosso che proveniva dai laghi Alimini diretta nella città dei martiri.
Il conducente avrebbe iniziato la manovra di rallentamento per poi riprendere a un tratto la marcia a forte velocità eludendo di fatto il controllo. Di tale circostanza veniva fornita immediata comunicazione ad una seconda Volante. Il capo pattuglia si è posizionato sulla carreggiata intimando l’alt al medesimo motociclo ma, per evitare di essere travolto dalla Ducati, nuovamente sfuggita, è stato costretto a lanciarsi verso il margine più vicino della carreggiata. L’autista ha avvisato una ulteriore pattuglia che, pur non riuscendo a fermarlo, ne ha immortalato, però, la fuga con il telefono cellulare.
Dopo vari controlli si è individuato il responsabile. Questi, sentitosi braccato, ha riferito di essersi recato ad Otranto per consumare un caffè per poi decidere di ritornare a casa dopo aver constatato la chiusura di ogni singolo esercizio commerciale. All’alt si sarebbe dato alla fuga solo per evitare di essere denunciato per la violazione delle disposizioni governative concernenti le misure di contagio da coronavirus.
La moto, pur intestata alla figlia, è nella esclusiva disponibilità dell’uomo, S. D. 52enne residente a Surbo ma, di fatto, domiciliato a Lecce, nella zona 167.
La motivazione della fuga è ancora oggetto di approfondimento, non escludendosi che diverse e più gravi motivazioni possano esserci dietro il comportamento dell’uomo.
A suo carico è scattata la denuncia per inottemperanza al DPCM e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
