Il gruppo salentino presenta i brani del disco d’esordio Nécessaire de Voyage, prodotto da Dodicilune con il sostegno di Puglia Sounds.
Legato in origine all’avanguardia e al panafricanismo post-coltraniano, il progetto Kulu Sé Mama muove verso territori non ignari di un certo suono elettrico, protofusion, ma con un linguaggio influenzato dalla modernità. Spacejazz, ritmi dispari, traiettorie improvvise, animo prog. Mantiene in sé qualcosa di trascendente e un carattere di ritualità, un qualcosa di ancestrale. Kulu Sé Mama è un gruppo nel senso storico del termine, laddove l’unità di intenti corrisponde ad un suono coeso. Nato negli ultimi ’80 da un’idea di Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti (oggi rispettivamente direttore artistico e label manager della Dodicilune), Matteo Alemanno, Fabrizio M. Coppola e Gennaro Rogges, il gruppo è stato un cantiere di lavoro, un laboratorio di idee che ha ospitato musicisti come (in ordine più o meno cronologico) Filippo Preite, Patrizia Gorgoni, Daniele Bonazzi, Fausto Alimeni, Nando Mancarella, Gabriele Sebaste, Giampiero Perniola, Maurizio Ripa. E molti altri, sino alla sua formazione attuale, anche essa aperta e variabile. È stato tra i riferimenti del Fez, vero e proprio fenomeno culturale in Puglia nei primi anni ’90, animato da Nicola Conte e Maurizio Macrì. Dopo quasi trent’anni arriva il disco d’esordio “Nécessaire de Voyage“, sostenuto da Puglia Sounds Record 2018 (Regione Puglia – Fsc 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro).
L’etichetta Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 250 produzioni di artisti italiani e stranieri. Distribuiti in Italia e all’estero da IRD in circa 400 punti vendita, i dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo grazie a Believe Digital.