Presso il Largo Osanna del Comune di Soleto si è svolto un pubblico dibattito sull’impianto industriale di compostaggio per la produzione di biometano, previsto a Soleto, organizzato dal meetup di Soleto da tempo attivo sul territorio e con un occhio di riguardo ai temi ambientali . E proprio Serena Fiorentino, conosciuta attivista, introduce il dibattito domandando come mai un comune non in grado di portare a termine la raccolta differenziata spinta e la realizzazione di un ecocentro, si stia imbarcando nella costruzione di un impianto di compostaggio da 30.000 t/a.
Nel vivo della discussione intervengono i portavoce del MoVimemto 5 stelle al Senato Daniela Donno, Carlo Martelli e Barbara Lezzi. Quest’ultima invitando cordialmente il Sindaco presente in piazza ad intervenire, ma la risposta è stata un assoluto silenzio, accompagnato dall’assenza di tutti gli amministratori soletani che hanno disertato l’invito.
Eppure, come dichiara la Senatrice Lezzi “saremo noi cittadini a dover, eventualmente, ospitare l’impianto, e saranno i nostri soldi a dover essere impiegati, vorremo dunque confrontarci sulle motivazioni che lo spingono a favorirlo“. E proprio su questo silenzio pone l’accento anche Martelli, che dal palco rileva “fanno una riunione dove decidono che va tutto bene e noi veniamo a saperlo quando è troppo tardi” invitando la cittadinanza a vigilare sin da ora.
“Noi vogliamo spendere denaro pubblico per un impianto sovradimensionato che attrarrà rifiuti da altre regioni? – domanda alla platea Caterina Vitiello candidata alla regione per il M5S – “Noi proponiamo l’alternativa, che è semplice ed economica : la regione diriga gli investimenti pubblici verso la creazione di piccoli impianti aerobici, disincentivando la speculazione sui grossi impianti, pianificando e considerando la reale necessità dei territori. “
Presenti anche molti ambientalisti salentini, tra cui Alfredo Melissano del Forum Ambiente e Salute che denuncia “Il Salento è sempre stata terra appetibile, il problema della gestione dei rifiuti non viene affrontato e viviamo un’emergenza sanitaria ed ambientale gravissima in un contesto ambientale abbandonato e degradato.“