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IL RUOLO DI LEONARDO DA VINCI NELLA STORIA DELL’ARTE

UN COLLOQUIO INTERNAZIONALE DI STUDI A LECCE PRESENTAZIONE A PALAZZO ADORNO

A Palazzo Adorno a Lecce, si è tenuta la presentazione del Colloquio Internazionale “Leonardo da Vinci, un tema per la storia dell’arte”.

Organizzato dal Dipartimento di Beni culturali dell’Università del Salento, con il patrocinio della Provincia di Lecce, il Convegno si  svolgerà giovedi 21 e venerdì 22 novembre nella Sala Conferenze del Rettorato dell’Università del Salento  (Piazza Tancredi 7) a Lecce.

Sono intervenuti  alla conferenza stampa di presentazione il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e i docenti Chrysa Damianaki e Angelo Romano, ideatori e organizzatori scientifici del Colloquio.

Con questa iniziativa, il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento partecipa alle manifestazioni e ai convegni organizzati in Italia e all’estero per il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci. La due giorni del Colloquio internazionale di studi porterà a Lecce studiosi di grande prestigio sia italiani (Milano, Perugia, Pavia, Roma), sia provenienti da tutto il mondo: Londra, Colorado, Oxford, New York, Amiens, Patrasso, Ginevra.

L’idea che sta alla base dell’evento è quella di sfrondare l’immagine di Leonardo dalla retorica del “genio universale”, per rivendicarne il ruolo principalmente alla storia dell’arte.

Spiegano gli organizzatori: “I partecipanti portano avanti differenti istanze metodologiche, ma sono accomunati dall’avere al loro attivo importanti studi su Leonardo senza essere in senso stretto leonardisti. Si ritiene, infatti, che oggi sia indispensabile sottrarre la figura di Leonardo dall’esasperato specialismo in cui spesso è stato relegato, a favore di una considerazione aperta su un orizzonte storico e critico più ampio”.

Il convegno proporrà approfondimenti su opere di Leonardo note o ritrovate, oppure mai condotte in porto. Altre indagini punteranno sui rapporti di Leonardo con i suoi contemporanei, modelli, colleghi o rivali, o esploreranno i rapporti di Leonardo con tecniche poco considerate in rapporto a lui o su attività collaterali, ma sempre legate alla pratica artistica”.

“Non mancheranno nuove proposte sulle teorie artistiche di Leonardo, rapportate alle effettive opere pittoriche e alla sua cultura filosofica, sulla loro diffusione, sulle sue influenze in aree poco o per nulla indagate dagli studi vinciani, come Napoli e l’Armenia. Una assoluta novità, sostenuta da Piergiuseppe Anselmi, sarà l’attribuzione leonardesca delle Antiquarie Prospetiche Romane. La presenza di chair di grande prestigio a presiedere le varie sezioni (Francis Ames-Lewis, Philippe Sénéchal, Marco Tanzi) garantisce che anche la fase di discussione sarà particolarmente impegnata e innovativa”.

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