Hanno ucciso Elsa, il cane di quartiere. Enpa: “Chi sa qualcosa, parli”
Elsa, pastore tedesco, cane di quartiere di San Pietro in Lama, è stata avvelenata. La cagnolina, curata da molte persone e benvoluta in paese, è morta dopo una lunga agonia nelle stesse strade dove fino a poco prima scodinzolava raccogliendo carezze. La morte della cagnolina non ha però lasciato indifferenti le guardie ecozoofile Enpa, che vogliono vederci chiaro su quanto accaduto e ora fanno un appello perché chi sa qualcosa, parli.
In paese, e nel mondo del volontariato animalista, intanto monta la polemica. Sembra che nessuno abbia soccorso tempestivamente la cagnolina, che forse si sarebbe potuta salvare. Nonostante l’irrimediabile sia già accaduto, c’è però chi tenta quantomeno di rendere giustizia ed evitare che i responsabili siano puniti.
“Un atto vile e crudele le ha portato via la vita, Elsa è morta” scrivono dall’associazione “si sospetta che la causa sia dovuta ad avvelenamento. Molti cittadini a turno le portavano da mangiare e da bere, molto dolce con i bambini e con gli altri animali, Elsa era un cane ben voluto da tutti. Non da tutti però… L’autore di questo gesto ha commesso un reato, infatti l’art. 544-bis del Codice Penale prevede la reclusione da quattro mesi a due anni, troppo pochi a nostro parere se rapportati alla sofferenza che ha provato Elsa che si è fidata di quell’uomo/donna gentile che le offriva da mangiare guardandola con un sorriso beffardo e nascondendo odio e cattiveria che solo gli esseri umani sono capaci di avere”.
Chiunque avesse informazioni utili può contattarci all’indirizzo mail ggzz.lecce@enpa.org oppure al numero 3299554534. “Con il vostro aiuto” concludono le guardie ecozoofile “forse riusciremo a darle giustizia”.
