Ci sono leccesi che soffrono la fame
Quello della povertà è il tema.
A Lecce 3700 persone sono povere e questo la politica non può accettarlo: la Caritas purtroppo mi conferma che nelle mense per i poveri e nelle parrocchie, la percentuale di italiani che chiede aiuto è salita negli ultimi mesi al 53% del totale. L’Emporio Solidale svolge una funzione sociale ormai irrinunciabile.
Non basta ringraziare Don Mario, Don Attilio e i loro amici. Dobbiamo affrontare subito questa emergenza, prima che diventi una piaga insanabile. La prima misura è la CartaFamiglia.
Un milione e 200mila euro l’anno che potranno essere spesi per generi alimentari e prodotti per l’igiene della casa e della persona dalle famiglie in difficoltà nei mercati, per creare una rete fra i commercianti più sofferenti e i cittadini più bisognosi. Non è tempo di filosofia: ci sono leccesi che soffrono la fame.
Serve raddoppiare i posti del “Dopo di noi”, struttura in cui i ragazzi con disabilità gravi possano essere accuditi quando i genitori diventano anziani o non ci sono più.
Penso ai minori a rischio, a nuove strutture per i senzatetto, ad una Amministrazione pubblica sempre più vicina agli ultimi e agli emarginati.
Mauro Giliberti