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FOCUS SULLE AZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO PER CONTRASTARE IL DIVARIO RETRIBUTIVO DI GENERE

COMMERCIALISTI: FOCUS SULLE AZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO PER CONTRASTARE IL DIVARIO RETRIBUTIVO DI GENERE

La proposta prevede che le aziende europee con almeno 50 dipendenti siano obbligate rendere noti i dati sugli stipendi per genere e ad affrontare qualsiasi gap retributivo esistente, con la conseguente abolizione del segreto salariale dalle clausole contrattuali

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale”, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale.

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato il mandato per avviare colloqui con gli Stati membri sulla direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni, il cui obiettivo è rendere pubbliche le differenze retributive tra uomini e donne all’interno delle aziende, un divario che nell’Unione europea si attesta ancora attorno al 14%. La proposta prevede che le aziende europee con almeno 50 dipendenti siano obbligate rendere noti i dati sugli stipendi per genere e ad affrontare qualsiasi gap retributivo esistente, con la conseguente abolizione del segreto salariale dalle clausole contrattuali.

Sul modello delle indicazioni geografiche nate per tutelare determinati prodotti agricoli, la Commissione europea ha presentato nei giorni scorsi un quadro per proteggere la proprietà intellettuale dei prodotti artigianali e industriali, frutto dell’originalità e dell’autenticità di particolari regioni europee. La proposta legislativa intende rafforzare la tutela delle aziende più piccole e promuovere i prodotti artigianali anche fuori dalle zone d’origine, incentivando i produttori, in particolare le PMI, a investire in nuovi prodotti autentici e a creare mercati di nicchia.

Nell’ambito del nuovo pacchetto messo a punto dall’UE per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, il Parlamento europeo ha approvato la proposta che definisce parametri più severi per i trasferimenti di monete virtuali. In base alle nuove norme tutti i trasferimenti di criptovalute dovranno includere informazioni sulla fonte del bene e sul suo beneficiario, che dovranno essere messe a disposizione delle autorità competenti, l’obiettivo è consentire il tracciamento anche dei trasferimenti di criptovalute e bloccare le transazioni sospette.

La Commissione europea ha pubblicato i risultati di uno studio, che ha coinvolto oltre 3.500 aziende europee, sui costi di adempimento degli obblighi fiscali per le piccole e medie imprese. Lo studio evidenzia che le PMI si trovano ad affrontare dei costi in proporzione più alti rispetto alle imprese di maggiori dimensioni, e fornisce raccomandazioni a livello nazionale e UE che includono la semplificazione generale degli adempimenti fiscali per le aziende, in particolare per le PMI, e l’adozione di soluzioni a sportello unico, accompagnate dalla progressiva digitalizzazione dei sistemi fiscali nazionali.

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