AL VIA IL RESTAURO DEFINITIVO CON 8 MILIONI DI EURO DEL POIN. OGGI LA PRESENTAZIONE DEI LAVORI CON GABELLONE E MANCA
La Provincia di Lecce porta a termine uno dei suoi progetti più ambiziosi: il restauro definitivo dell’ex Convitto Palmieri, finanziato con il Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” (POIn),per un importo complessivo di ben 8 milioni di euro.
Questa mattina, nella sala teatrino dell’ex Convitto, in piazzetta Giosuè Carducci, a Lecce, i lavori appena avviati sono stati illustrati dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e dalla vicepresidente con delega alla Cultura Simona Manca. Alla presentazione hanno partecipato anche l’assessore al Turismo e Marketing territoriale del Comune di Lecce Luigi Coclite, il direttore generale della Provincia di Lecce Gianni Refolo, il segretario generale Giacomo Mazzeo, il dirigente del Servizio Edilizia e Patrimonio Rocco Merico, il comandante dei Vigili del fuoco di Lecce Michele Angiuli e in rappresentanza della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici della provincia di Lecce, Brindisi e Taranto Giovanna Cacudi. A margine della conferenza si è svolto anche un sopralluogo nel cantiere.
Suddivisi in due lotti (I lotto – 5 milioni di euro; II lotto – 3 milioni di euro), gli interventi di restauro e recupero funzionale del complesso monumentale procederanno contemporaneamente per essere completati entro il 30 giugno 2015.
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone
ha dichiarato: “Questo imponente progetto di restauro dell’ex Convitto Calmieri, che la Provincia di Lecce si è impegnata a realizzare con lungimiranza e tenacia in questi anni di governo, rappresenta per l’intero Salento un’opportunità strategica per tre motivi: il primo è la rapidità dei tempi di ultimazione. Entro un anno i due interventi saranno completati e tutti i locali saranno pienamente funzionali e funzionanti perché è prevista anche la fornitura degli arredi e delle attrezzature. Il secondo motivo: è un sogno bellissimo far partire il completamento del restauro in coincidenza con il rush finale per la candidatura di Lecce a Capitale europea della Cultura 2019. Il terzo è che questo splendido bene architettonico, che rischiava il degrado e l’abbandono, sarà rilanciato con iniziative culturale e servizi che produrranno reddito e faranno economia”.
“A Lecce si parla spesso di movida. L’ex Convitto potrebbe essere un contenitore straordinario per la ‘movida culturale’ del Capoluogo. Siamo orgogliosi che la Provincia di Lecce abbia contribuito a questo scopo”, ha proseguito Gabellone.
“Nel 2009 il nostro programma elettorale prevedeva tra gli obiettivi la valorizzazione dei beni culturali. Poi ci siamo scontrati con le difficoltà, innanzitutto finanziarie. L’unica possibilità era cogliere risorse esterne. Lo abbiamo fatto anche grazie al lavoro del nostro dirigente Merico e del suo staff, e ai progettisti Lanza, Longo e Causo. Un ringraziamento particolare va all’ex ministro Massimo Bray che ha sposato e sostenuto da subito questo progetto”, ha concluso il numero uno di Palazzo dei Celestini.
La vicepresidente Simona Manca
ha evidenziato: “Fin dal 2009 c’è stato un sogno, una visione, che abbiamo coltivato con entusiasmo e tenacia, con la voglia di donare un vero Polo culturale ai salentini. Questo luogo sarà qualcosa di diverso. Diventerà sintesi di tutta la cultura. Sarà uno spazio aperto a tutte le età, ai bambini come agli anziani. Qui il cinema incontrerà il teatro, la letterature, l’arte, l’enogastronomia d’eccellenza. Sarà un contenitore pieno di vita, di fermento, con la storia che c’è stata e quella che ci sarà”.
I lavori sono coordinati dal Servizio Edilizia e patrimonio della Provincia di Lecce e diretti dall’ingegnere Francesco Negro (direttore dei lavori), con il supporto dei geometri Alessandro Marra e Rossano Urso (direttori operativi).
Il I lotto dei lavori, per un importo di 5 milioni di euro, è stato aggiudicato in via definitiva nell’aprile scorso, all’impresa “Troso Osvaldo” di Lecce; il II lotto, pari a tre milioni di euro, è stato aggiudicato al raggruppamento di imprese “De Lentinis” di Casarano con “Alba Italia”.
Con questo progetto sarà realizzato il restauro e la rifunzionalizzazione di una porzione determinante dell’ex Convitto Palmieri e saranno valorizzati i suoi spazi aperti. La parte rinnovata sarà dedicata principalmente al restauro e archiviazione di testi, ad attività di studio, incontri culturali, esposizione, proiezioni, servizi, ristorazione ed altre attività. Il tutto grazie a un’organizzazione spaziale, permeabile e flessibile, che collegherà gli spazi già funzionali, come la Biblioteca “Bernardini”, la sala teatrino, l’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa, e quelli che stanno per essere recuperati.
Tra questi c’è il giardino posteriore, un grande spazio esterno che si estende per circa 3mila metri quadri, e che diventerà un vero e proprio parco urbano aperto alla collettività. Questo luogo è l’unico grande spazio verde pubblico nel centro storico di Lecce e rappresenta un’oasi di biodiversità in pieno contesto urbanizzato, che sarà utilizzato anche come teatro di eventi culturali all’aperto.
Tra gli altri interventi il restauro dell’atrio e del porticato cinquecentesco e il recupero funzionale degli spazi interni che si affacciano sul giardino e che accoglieranno una Scuola di alta cucina, con 12 postazioni da chef.
In questi anni l’Amministrazione Gabellone è già intervenuta sull’ex Convitto Palmieri con un primo intervento di recupero, per un importo di 2 milioni e 800 mila euro (risorse liberate – fondi Por 2000-2006), partito nel 2010 e sostanzialmente concluso. Inoltre, sono ormai in dirittura di arrivo anche i lavori di sistemazione esterna del giardino retrostante con un investimento di 700mila euro.
Il Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” (POIn), punta a promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche in esse localizzate.