Le attività del progetto Dama – Danze e musiche del Salento proseguono sino al 5 gennaio con una residenza artistica, seminari teorici, incontri e concerti nel centro storico di Lecce.
Sabato 2 gennaio, nelle sale dell’Ex Conservatorio Sant’Anna, prosegue “Danzare la terra“, residenza artistica di danza, musica, incontri con esperti con la direzione artistica di Maristella Martella e Tarantarte che rientra nell’articolata programmazione del progetto Dama – Danze e musiche dal Salento.Il programma della giornata si aprirà dalle 10 alle 13 con la seconda lezione del Laboratorio di pizzica pizzica e danze popolari del sud Italia a cura di Laura De Ronzo (ultima lezione 3 gennaio sempre dalle 10 alle 13).Dalle 14.30 alle 17.30 prenderà il via Taranta Atelier, laboratorio di danza teatrale sugli aspetti simbolici, iconografici, letterari e rituali del Tarantismo e della Pizzica salentina a cura di Maristella Martella (altre lezioni 3 gennaio 14.30/17.30, 4 e 5 gennaio 10/13 e 14.30/17.30). Se non si ha avuto la fortuna di far parte di una comunità tradizionale, di danzare in ambienti familiari e conoscere i codici culturali della comunità di appartenenza, è necessario studiare e approfondire non solo gli aspetti cinetici della danza ma l’inesauribile serbatoio di esperienze e conoscenze della tradizione di un popolo che la rappresenta. Il linguaggio coreutico e teatrale contemporaneo offre diverse possibilità di lettura e di interpretazione dei codici tradizionali e delle loro trasformazioni. Durante il laboratorio di danza teatrale si studiano i passi dei differenti stili di Tarantella, si creano coreograficamente sequenze danzate e insieme si costruisce una storia, il cui tema è “il Tarantismo, oggi” (info e iscrizioni info@damasalento.it – 3492561471 – 3295896245).Dalle 18.30 alle 20.30 (ingresso libero) appuntamento con l’incontro Le fonti storiche del tarantismo a cura di Vincenzo Santoro. Un focus che prevede la presentazione della riedizione del De Tarantula di Giorgio Baglivi a cura di Manuel De Carli e un seminario su Giovanni Battista della Porta e la tarantola a cura di Donato Verardi.
Oltre ai due laboratori previsti il programma di Danzare la terra proseguirà domenica 3 (18.30/20.30) con Il Tarantismo dal rito al palco, presentazione e proiezione di alcuni video storici sul tarantismo sempre a cura di Vincenzo Santoro. Da “Meloterapia del tarantismo” di Diego Carpitella alla parte pugliese dello spettacolo “Sentite Buona Gente”, forse il primo caso di “spettacolarizzazione” del tarantismo e di passaggio “dal rito al palco”, che si svolse a Milano nel 1967 e vide protagonista l’orchestrina terapeutica di Luigi Stifani e Salvatora Marzo. A seguire per le vie del centro storico rivive La strina, rappresentazione itinerante per le strade di Lecce del rituale del canto natalizio più diffuso della tradizione popolare salentina.Lunedì 4 (18.30/20.30) incontro con il musicista e compositore Massimiliano Morabito su “Il ballo di tradizione orale nella Puglia centro-meridionale”. La residenza si concluderà martedì 5 gennaio dalle 20 alla Fondazione Palmieri con Sradicamento che coinvolgerà Enza Pagliara & il Coro della Regina Paza, gli allievi della residenza e la Compagnia Tarantarte (Maristella Martella, Silvia De Ronzo, Laura De Ronzo, Manuela Rorro, Antonella Boccadamo), Salenduo (Massimiliano De Marco, voce e chitarra e Luca Buccarella, voce e organetto). Nel corso della serata sarà proiettato anche il video realizzato da Giuseppe Rutigliano durante la recente residenza artistica tenuta dalla Compagnia Tarantarte a Corsano nella quale è stato affrontato il tema dello sradicamento degli ulivi e dei migranti.
Dama – Danze e musiche del Salento è un progetto dell’associazione Tarantarte, in collaborazione con Coolclub, con il sostegno del Comune di Lecce e con il patrocinio di Istituto Diego Carpitella e Puglia Sounds, finanziato nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la realizzazione di un archivio multimediale e di un laboratorio permanente sulle musiche e sulle danze popolari salentine che saranno ospitati in alcune sale del Castello Carlo V di Lecce. L’obiettivo del progetto – che durerà circa due anni e sarà coordinato da Antonio Santoro – sarà, dunque, la valorizzazione di una parte del piano terra del Castello (provvisoriamente nelle sale di Palazzo Turrisi) per la gestione di servizi con finalità educative, didattiche, sociali e di attrazione turistica. Sono previste quattro linee di azione: la costituzione di un archivio multimediale della musica salentina, diretto da Vincenzo Santoro, con un’attenzione particolare al vasto movimento di folk-revival che ha caratterizzato il territorio pugliese negli ultimi anni; la realizzazione di un vasto programma di attività seminariali e di fruizione pubblica dei contenuti; la realizzazione di una scuola di danza, diretta da Maristella Martella, con seminari, corsi e master-class sulla danza dalle sue forme coreutiche tradizionali salentine fino alle più recenti esperienze di rielaborazione in chiave contemporanea; lo sviluppo di percorsi formativi sull’imprenditorialità giovanile in ambito culturale e sociale.La compagnia Tarantarte nasce nel 2009 a Bologna dall’incontro di danzatrici di diversa formazione. È diretta da Maristella Martella che con la sua danza teatrale incrocia passato e presente, classico e contemporaneo, elementi popolari del sud Italia con elementi del mondo mediterraneo, propone una ricerca teatrale ed espressiva sul Tarantismo salentino e la magia misteriosa della trance. La compagnia negli anni ha realizzato le proprie performance in luoghi non convenzionali, antichi e a volte abbandonati, come vecchie masserie, ajare, chiostri, anfiteatri, teatri greci e romani, siti archeologici, attivando un’interazione tra luogo, performance e pubblico.
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