giovedì, Aprile 18, 2024
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Costruzione nuovo padiglione del Fazzi “Troppe incognite sul nuovo soggetto consortile”

Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi in Consiglio regionale Erio Congedo ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta della Regione Nichi Vendola e all’assessore alla Salute Elena Gentile sulla questione dei lavori del cantiere per il nuovo Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

“La storia del cantiere – osserva – pare arricchirsi di una nuova puntata, visto che si apprende dalla stampa la notizia dell’assemblea delle società che si sono aggiudicate la gara per sciogliere l’Associazione Temporanea di Imprese originaria e la costituzione di un nuovo soggetto consortile. Una vicenda che non può non suscitare attenzione considerati i precedenti in tema di liti giudiziarie e di provvedimenti del Tribunale amministrativo in ordine all’affidamento della progettazione, all’ammissibilità di ditte partecipanti alla gara, ai ritardi nell’aggiudicazione definitiva.

E’ naturale domandarsi e domandare al Governo regionale quali riflessi possano avere le modifiche dei rapporti interni al raggruppamento di imprese considerato che l’interlocutore della Asl è comunque il Consorzio Cooperative Costruttori e quindi quali provvedimenti intende assumere in ordine al possibile nuovo allungamento dei tempi contrattuali. Già oggi i lavori effettuati corrispondono a meno di 1 milione di euro nello stato di avanzamento rispetto ai preventivati 5 milioni e che sono trascorsi 480 giorni dalla data di inizio lavori rispetto ai 580 previsti dal contratto (pari all’84%).

Al di là delle vicende contrattuali e di rispetto delle clausole previste – prosegue Congedo – quello che merita maggiormente di essere evidenziato è lo stato di incertezza generale dell’opera dopo 8 anni di promesse, quattro assessori al ramo, un fiume di milioni dei contribuenti e persino una inaugurazione dei lavori in grande stile. Da molto tempo chiediamo alla Regione, e lo facciamo di nuovo, se ha pianificato una exit strategy da questa situazione d’impasse, mortificante per gli interessi e le legittime aspettative degli utenti, che già fanno i conti con un Fazzi allo stremo per carenze di personale, strutture e macchinari e che riesce a garantire assistenza ai cittadini solo grazie allo spirito di servizio e all’impegno di medici ed operatori sanitari”.

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