Si è tenuta oggi la Commissione congiunta III e V per discutere la proposta di legge per ridurre l’esposizione alla radioattività naturale da gas radon.
Mazzei, “Il risanamento ambientale sia un obbligo, non una raccomandazione”.
Ho chiesto questa mattina, nel corso della Commissione congiunta III e V, convocata per discutere la proposta di legge per ridurre l’esposizione alla radioattività naturale da gas radon, che per il gas radon si prenda ad esempio la sperimentazione eseguita con successo dalla Provincia di Lecce per migliorare l’areazione nei locali.
Da semplice raccomandazione, è necessario che il risanamento ambientale dei luoghi diventi un obbligo, specie alla luce dei recenti dati allarmanti sui tumori nel Salento.
Il radon è presente nelle rocce ed emerge attraverso microfratture del materiale.
Il gas tende così ad accumularsi in ambienti chiusi con alto pericolo di radioattività.
Alla commissione di oggi ha partecipato anche il Direttore Generale dell’Arpa, Giorgio Assennato, che ha relazionato sul rischio di un collegamento tra le incidenze tumorali respiratorie e le esalazioni di questo gas, pur non emergendo alcuna criticità sull’inquinamento in Salento.
Tuttavia il problema è delicato e sarebbe opportuno dare alcune indicazioni tecniche sull’areazione per chi edifica utilizzando materiali come ad esempio la pietra leccese.
Nel biennio 2011-2012, è stata condotta, proprio dalla Provincia di Lecce, un’indagine in 28 scuole del territorio, selezionate tra quelle in cui, in una precedente indagine dell’Inail, era stata riscontrata una elevata concentrazione di gas. Ed anche in quella occasione, i dati sull’esposizione al gas si sono confermati superiori alla media.
Per questo, io ed il collega Aldo Aloisi abbiamo proposto di invitare in Commissione i tecnici della Provincia di Lecce che hanno eseguito interventi mirati per ridurre, riuscendoci, l’esposizione al radon nelle scuole.
Infine, ho proposto di emendare la legge regionale prevedendo che ogni immobile che superi le soglie normate sia sottoposto ad obbligo di risanamento ambientale.
Il risanamento non può essere una semplice raccomandazione perché non possiamo demandare ad altri la tutela di un diritto fondamentale come quello alla salute.
È importante normare le caratteristiche costruttive necessarie a garantire una buona aereazione per limitare al minimo il rischio di esposizione al radon, così come va posta la stessa attenzione alle norme per il risanamento degli immobili esistenti che hanno rilevato valori di gas sopra la norma.
Luigi Mazzei