venerdì, Aprile 19, 2024
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CON IL DECRETO TAGLIA- BOLLETTE COSTI ENERGETICI GIÙ DELL’80% PER LE IMPRESE.

Il caro energia sta mettendo a dura prova le attività industriali e produttive di ogni ordine e dimensione e con maggiore forza le imprese energivore.
Le bollette energetiche hanno raggiunto costi insostenibili e molte aziende sono di fronte a un bivio: continuare a produrre in perdita a causa dei costi energetici spropositati, oppure sospendere l’attività con disastrose conseguenze sul piano occupazionale e sulla stessa tenuta sociale.
Non è possibile andare avanti così, occorre dare risposte certe, chiare ed in tempi brevi alle imprese che fino ad oggi sono state capaci di andare avanti, nonostante l’ emergenza pandemica.
Impegno Civico è l’unica forza politica che ha messo in campo proposte concrete per affrontare le conseguenze del ‘caro bollette’. Mentre lavoriamo per un nuovo decreto aiuti da emanare a breve e continuiamo a batterci per il tetto massimo al prezzo del gas, abbiamo messo a punto i dettagli di un decreto Taglia-Bollette da approvare nella prossima legislatura. Lo Stato pagherà l’80% della bolletta delle imprese almeno fino alla fine di quest’anno. Si tratta di un intervento di natura emergenziale che costa 13,5 miliardi di euro ma che scongiura conseguenze ben più costose ai danni di aziende, lavoratori e famiglie.
La prima riunione del nuovo consiglio dei ministri dovrà avere questo punto all’ordine del giorno, per dare subito una risposta decisa al Paese. Per finanziare la misura si può attingere alle somme che entrano nelle casse dello Stato grazie alla crescita economica, al prelievo sugli extraprofitti e dalle risorse provenienti dall’aumento dell’inflazione. A trarne un grande beneficio sarà l’intero sistema produttivo: il decreto Taglia-Bollette ci aiuterà a scongiurare il rischio che chiudano i battenti 120mila imprese e che 375mila persone perdano il loro posto di lavoro. Dal canto loro, le famiglie pagheranno meno beni e servizi, perché grazie alla riduzione dell’80% le aziende non dovranno scaricare su di loro i costi energetici.
Intanto continuiamo a chiedere con forza che tutte le forze politiche sostengano il presidente del consiglio Mario Draghi nella battaglia per fissare un tetto massimo europeo al prezzo del gas. Dopo l’apertura della Germania il traguardo è più vicino e questo rende ancora più incomprensibile l’ostracismo del trio sfascia conti Meloni-Salvini-Berlusconi, che evidentemente preferisce assecondare l’accoppiata Putin-Orban piuttosto che proteggere famiglie e imprese italiane.
Occorre salvaguardare l’inestimabile patrimonio di imprese di cui il Paese dispone costruendo un progetto complessivo di breve, medio e lungo periodo, al cui interno  il Salento e la Puglia possono davvero giocare, proprio per le loro caratteristiche geomorfologiche, un ruolo chiave, da protagonista anche  per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Noi continueremo ad insistere e a batterci, perché è in gioco la tenuta sociale del Paese. Noi siamo dalla parte degli italiani. Noi difendiamo la libertà.
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