giovedì, Marzo 28, 2024

CITTA’ DI LECCE

PRECISAZIONI SU SEGRETARIO GENERALE

“I RICORSI NON SONO CONTRO IL COMUNE MA CONTRO IL GOVERNO RENZI”

La precisazione giunge dal Segretario Provinciale Unscp (Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali), Angelo Caretto che ha sollevato l’illegittimità del decreto legge Renzi sulla questione dei diritti di segreteria

“L’articolo  sul Segretario Generale di Lecce, apparso giovedì 29 ottobre sul Nuovo  Quotidiano di Puglia, a firma della giornalista Paola Ancora, merita alcune riflessioni che vanno oltre il trattamento economico del Segretario.

La vicenda specifica, infatti, prende le mosse dalle profonde trasformazioni che hanno investito tale storica figura ed in particolare dalla normativa fortemente penalizzante, se non mortificante, che il legislatore ha emanato nell’ultimo anno.

Già nel del giugno 2014 – da poco insediato il governo Renzi – ai segretari comunali degli Enti demograficamente più rilevanti lo stipendio è stato decurtato di un terzo, con una norma di dubbia legittimità costituzionale ove si pensi che si è modificato, unilateralmente, il contratto collettivo nazionale di lavoro con decreto legge:  dov’era l’urgenza?

Gli Enti Locali, come il Comune di Lecce, in applicazione della legge non hanno più potuto corrispondere dal giugno 2014 al Segretario i diritti di segreteria, inducendo i Segretari Generali a rivolgersi al Tribunale del lavoro per denunciare l’illegittimità costituzionale del Decreto Legge Renzi.

Non a caso dal 20 al 27 novembre prossimi si terranno ben tre udienze dinanzi al Tribunale del Lavoro di Lecce a seguito di ricorsi avanzati da altrettanti Segretari, tra cui figura anche quello del Segretario Generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia.

In buona sostanza, i ricorsi dei Segretari Comunali sono contro il governo Renzi e non contro i Sindaci e i Comuni!

Sarebbe bastato approfondire queste fondamentali circostanza per evitare di dare un’informazione incompleta e quindi imprecisa.

La vicenda dei Segretari Comunali assume, peraltro, tratti quasi schizofrenici e paradossali se si pensa che, mentre il Governo Monti, appena nel 2012, aveva attribuito al Segretario Generale importanti e gravosi compiti a presidio della legalità, rendendolo primo responsabile dei controlli interni e dell’Anticorruzione, il Governo Renzi, con la riforma Madia, tende a demolire tale importante figura al punto da prevederne l’abolizione in favore di un non ben precisato Dirigente Apicale. Chi garantirà le fondamentali funzioni del Segretario Generale?”

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