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Il grande Gaber “ritorna” sul palcoscenico con il nuovo spettacolo di Salvo Cosentino. Il magistrato-attore sabato 28 febbraio alle ore 20.30 sarà al “Ducale” di Cavallino con “Salvo Gaber”. Alle tastiere Carla Petrachi

Salvo Cosentino sul palcoscenico del Teatro “Il Ducale” di Cavallino con il suo spettacolo Salvo Gaber. Appuntamento con il magistrato-attore sabato 28 febbraio 2015 alle ore 20.30, che nell’ambito della Stagione Teatrale 2014/2015 siglata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese porterà in scena il suo nuovo lavoro di teatro-canzone ispirato alle canzoni di Giorgio Gaber del quale ha adattato liberamente i testi. Con questo nuovo spettacolo, Salvatore Cosentino si cimenta nel teatro-canzone di Giorgio Gaber adattandone liberamente i testi. Brani non molto conosciuti, che proprio per questo sorprenderanno per la loro bellezza e la loro originalità. Il teatro di Gaber riletto dal magistrato-attore con un occhio attento a tutte le osservazioni sull’italica, endemica mancanza del senso di legalità, osservazioni che sono state scritte e portate in scena decenni or sono. Per questo motivo esse suonano sorprendentemente profetiche ed attuali. La particolarità di Salvo Gaber è che con esso vengono riesumati brani quasi sconosciuti che proprio per questo sorprendono per bellezza e originalità. Cosentino evoca dunque il suo maestro trattando temi come l’eguaglianza e discutendo di psicoanalisi, di inesorabile perdita dei valori, di buonismo, di finta solidarietà, di solitudine, senza però tralasciare sentimenti come l’amore, la paternità, l’educazione dei figli parlando anche di quelle che spesso possono essere le conseguenze, Il tutto tra monologhi e “canzoni recitate”, per far rivivere sul palcoscenico uno figura che tanto ha da insegnare a chi ha capito che i sogni più belli si fanno da svegli, fra pensieri concreti e pragmatici e vellutata ironia. Il teatro di Gaber, dunque, viene riletto dal magistrato-attore con un occhio attento a tutte le osservazioni sull’italica, endemica mancanza del senso di legalità, osservazioni che sono state scritte e portate in scena decenni or sono. Per questo motivo esse suonano sorprendentemente profetiche ed attuali. Ad accompagnarlo sul palcoscenico, alle tastiere, c’è Carla Petrachi.

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