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Circuito Nardò, Casili: “Lavoratori discriminati. Regione dia risposte certe e tempestive”

Circuito Nardò, Casili: “Lavoratori discriminati. Regione dia risposte certe e tempestive”

L’inizio del 2017 è l’occasione buona per fissare un limite temporale sull’impegno che la Regione Puglia ha intrapreso riguardo i lavoratori del circuito della Nardò Porsche Engineering. È questo il parere di Cristian Casili, consigliere regionale pentastellato, che ricorda come a novembre c’era stato l’interessante incontro al quale hanno partecipato i sindacati, gli assessori Loredana Capone e Sebastiano Leo e il gruppo Volkswagen.

L’obiettivo, in quella occasione, era costruire una proposta per l’azienda di Nardò, sito in cui non sono stati ancora recepiti i punti fondamentali della contrattazione che caratterizza il gruppo Volkswagen: “Ducati, Lamborghini e Italdesign – spiega Casili -, aziende appartenenti al gruppo, hanno una concezione della tutela dei lavoratori completamente differente rispetto a quella che ha sempre contraddistinto il circuito di Nardò, dove regna ancora una discriminazione molto forte sugli operai che vengono assunti con contratto di somministrazione”.

“Le aziende del gruppo, come Lamborghini e Ducati – prosegue -, sono state esempio di sottoscrizione di contratti all’avanguardia; lo stesso non si può dire per la pista di Nardò dove Porsche ha perseverato con l’assunzione di interinali disattendendo quanto prevede la legge, cioè un rapporto di 1 lavoratore somministrato su 20 lavoratori stabilizzati. È necessario pertanto definire il bacino di lavoratori interinali occupati presso la Porsche Eng. (ex Ntc) e stabilire un percorso di assunzioni che attinga da questo bacino”.

Casili evidenzia come siano trascorsi due mesi dall’ultimo incontro tra azienda e sindacati, senza che si sappiano aggiornamenti: “Diamo un limite temporale ai lavori – precisa -, in modo da dare delle risposte certe agli operai. Inoltre questa precaria condizione dei lavoratori non giova certo all’immagine di questi grossi marchi che lavorano all’interno del circuito. La Porsche Engineering, che a suo tempo ha usufruito di importanti risorse da parte della Regione Puglia, deve chiudere per sempre questo sgradevole sistema di contrattazione, che ha visto tanti lavoratori scelti in maniera discrezionale, senza l’utilizzo di graduatorie e senza quelle buone pratiche di contrattazione di secondo livello che caratterizzano le altre aziende del gruppo. Per questo ho sollecitato l’intervento dell’assessore regionale Sebastiano Leo, titolare della delega sul lavoro, affinché si arrivi alla risoluzione del problema in tempi rapidi. Se non avremo risposte celeri chiederò la convocazione di un tavolo tecnico con tutti gli organi interessati”.

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