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“BLUES SHADOW”: A LECCE RASSEGNA MUSICALE DI ALESSANDRO QUARTA

“BLUES SHADOW”: A LECCE RASSEGNA MUSICALE DI ALESSANDRO QUARTA

Un viaggio tra standard jazz e nuove composizioni, bossa nova e tradizione argentina, improvvisazione e colonne sonore. Promette tutto questo la rassegna “Blues shadow, in programma dal 15 ottobre al 23 dicembre, presso l’Ombra del Barocco di Liberrima, a Lecce Una rassegna, con la direzione artistica del violinista e compositore Alessandro Quarta, che alle tradizionali cene concerto del sabato sera affiancherà nuove proposte, master class, la domenica a pranzo proporrà giovani musicisti, e il giovedì live esclusivi.

Il programma prenderà il via sabato 15 ottobre (ore 21) con un omaggio a Mercedes Sosa e al folklore argentino con il fisarmonicista Vince Abbracciante e la vocalist Eleonora Pascarielli. La “cantora popular” argentina, scomparsa nel 2009, è stata simbolo della sua terra e della lotta per la pace e i diritti civili contro la dittatura.

Sabato 22 ottobre (ore 21) il pianista Alessandro Diliberto proporrà “Ricordando Bill Evans”, un viaggio introspettivo nel quale il musicista cagliaritano, tra composizioni originali, classici della tradizione americana e momenti di improvvisazione totale, attraversa le tappe fondamentali del suo percorso musicale: dallo studio del jazz alle contaminazioni con altri generi musicali. Il giorno dopo (domenica 23 – ore 11) Diliberto terrà una master class aperta su “Piano jazz e musica d’insieme” per stimolare gli incontri musicali tra i partecipanti e portare l’attenzione di ciascuno verso le problematiche che spesso insorgono all’interno di un combo.

Dal 23 ottobre (ore 13) prenderà il via l’appuntamento fisso domenicale con “A pranzo con la musica”. Sul piccolo palco del ristorante si alterneranno infatti alcuni giovani musicisti e compositore delle scuole musicali salentine tra standard e brani inediti.

Giovedì 27 ottobre (ore 20.30 – cena/concerto 40 euro) il primo dei tre eventi speciali previsti sino a dicembre. No Limits vedrà duettare Alessandro Quarta e il pianista Michele Del Toro, che qualche giorno dopo sarà insignito della nomina ad Ambasciatore di Pace della International University of Peace. Il duo propone un viaggio “spericolato” tra le sonorità di vari generi musicali. Passaggi strettissimi da 3 “p” tracciati dalla creatività o da esigenze filologiche, quando opportuno. Nulla è scontato. Nulla è banale. Sabato 29 ottobre (ore 21) il trio composto da Paola Arnesano (voce), Franco Chirivì (chitarra) e Marco Calignano (basso) proporrà “Saudade do Brasil”. Una rivisitazione della musica popolare brasiliana partendo da Carlos Jobim, uno degli inventori del genere bossa nova, fino a Ivan Lins, musicista, compositore e cantante jazz brasiliano.

Il programma proseguirà a novembre con Giuseppe Magnanino Trio (sabato 5), Carosello Bella Napoli con Alessandro Quarta 5tet e Alfonso Deidda (giovedì 10), Naima Trio con Fabrizio Savino, Bruno Montrone e Germana Lasorsa (sabato 12), Karabà trio con Alessandro Casciaro, Alberto Stefanizzi e Stefano Rielli (sabato 19), Ladies & Blues of Chicago con Serena Quarta, Melissa Cavalera, Giuseppe Magagnino, Franco Chirivì, Michele Colaci e Christian Martina (sabato 26).

Il mese di dicembre prenderà il via con un Omaggio a Ella Fitzgerald con la cantante Gianna Montecalvo (sabato 3) che terrà anche una master class (domenica 4), Hammond Trio con Bruno Montrone, Dario Congedo e Andrea Favatano (sabato 10), il trio Birthplace composto da Emanuele Coluccia, Luca Alemanno e Dario Congedo (sabato 17). Ultimo appuntamento dell’anno venerdì 23 dicembre (ore 21) con il Concerto di natale “White Christmas & Disney in Jazz” con Alessandro Quarta 5tet e la partecipazione di Roberto Ottaviano (sax), Luca Alemanno (contrabbasso) e Dario Congedo (batteria).

Il direttore artistico Alessandro Quarta ha studiato con Salvatore Accardo, Abraham Stern, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov, ereditando dai suoi maestri la più grande tradizione violinistica classica. È poi maturato alla luce delle sue molte incursioni in territorio blues, soul e pop, fino a diventare il musicista non convenzionale che conosciamo oggi. Numerose le sue collaborazioni e le sue esibizioni in Italia e all’estero. La Cnn lo ha definito un “musical genius”.

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