venerdì, Aprile 19, 2024

Biotestamento

L’ordine dei Medici di Lecce organizza un corso per fare chiarezza sulle disposizioni della legge sul Biotestamento e sull’obbligo del rapporto paritetico fra medico e paziente.

I vertici di OMCeO Lecce non potevano essere più tempestivi e lungimiranti. A poco più di 4 mesi dall’entrata in vigore della legge 219 del  22 dicembre 2017, conosciuta come “legge sul Biotestamento” hanno organizzato un corso formativo rivolto non solo ai medici di molte branche (in particolare rianimatori, palliativisti,  pediatri, medici legali, medici di famiglia e chirurghi…), ma anche agli esperti di questioni legali, magistrati, avvocati, giuristi, bioetici… .

Il titolo parla da solo:«Biotestamento, opinioni a confronto tra Etica, Diritto e Medicina».

Al tavolo di confronto, che si aprirà sabato 9 giugno alle ore 8.30 presso l’Hotel “Leone di Messapia” sulla via per Cavallino, sono stati invitati illustri “esperti” che per la loro professione sono chiamati ad affrontare situazioni delicate sul “fine vita”. Ma l’incontro è rivolto soprattutto ai cittadini, «…perché ad essi è principalmente dedicata – come ha osservato il presidente di OMCeO Lecce, Donato De Giorgi –  la parola chiave di tutto il progetto legislativo e formativo, cioè la DIGNITA’».

Una audience quindi non a caso particolarmente vasta e diversificata, per fare emergere le varie posizioni e sensibilità. E un confronto che si preannuncia rovente, terribilmente importante per tutti. Ma da far “tremare le vene e i polsi” soprattutto alla classe medica. «Il vero momento critico – sottolinea Michele Accogli, consigliere dell’Ordine – è che per la prima volta il medico si trova nella condizione di NON poter effettuare l’essenza della sua professione». 

Questo perchè la legge obbliga il medico a un rapporto paritetico con il paziente. O, come ha argutamente chiosato il presidente De Giorgi (che introdurrà i lavori dopo il saluto delle Autorità), «…il medico scende dal suo piedistallo..   Una condizione – ha aggiunto – che fa chiarezza fra le parti e cerca di mettere tutti sullo stesso piano. E’ chiaro però che noi – ammette – ci sentiamo spodestati, almeno mentalmente».

Al convegno si parlerà anche del consenso informato, al quale è dedicata la 1^ parte. «Questa legge rimarrà nella storia della repubblica – sostiene Silvio Colonna, direttore di Salento Medico – perché tratta e disciplina per la prima volta in maniera organica il consenso informato».

Nella seconda parte l’argomento si sposta sulle disposizioni anticipate del trattamento (DAT).

Queste disposizioni, date per iscritto dal paziente e archiviate quando è nel pieno possesso delle sue facoltà, sono vincolanti per il medico. «Qui si scontrano due principi irrinunciabili – osserva il dr. Colonna – Quello dell’autodeterminazione del paziente e il principio di autonomia a cui si deve ispirare l’azione del medico». Si parlerà poi del terzo aspetto innovativo della legge: la pianificazione delle cure. La relazione di cura diventa condivisa e costantemente discussa con l’obiettivo di scegliere insieme al paziente il percorso di cura, soprattutto nelle malattie incurabili e in particolare nel fine vita.

Ma la situazione che si prevede che creerà problemi, soprattutto nelle emergenze, è che «….può arrivare un paziente che viene intubato – ipotizza il dr. Colonna – Poi interviene il parente il quale fa sapere che il paziente aveva già espresso, con una DAT (in base alla nuova legge), di non voler essere sottoposto a uno specifico trattamento, nel caso che si fosse trovato in quelle situazioni. A questo punto il medico – si chiede il dr. Colonna – sospende un trattamento che sta dando i suoi frutti o non tiene conto della DAT e va avanti?».

Nella conferenza stampa che OMCeO ha tenuto lunedì scorso si sono ipotizzate tante altre delicate situazioni, anche sul piano organizzativo, che meriteranno chiarezza e definizione al convegno.

In Puglia, per esempio, il fascicolo sanitario non è mai partito. E ancora. A distanza di oltre 4 mesi dall’entrata in vigore della legge (il 31 gennaio 2018), risulta che il comune di Lecce a marzo ha istituito l’anagrafe per la raccolta delle DAT. Cosa hanno fatto gli altri comuni?

Al convegno è’ prevista la presenza del presidente nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli. La presentazione della legge è affidata al presidente della Corte d’Appello di Lecce, Roberto Tanisi. Moderatore del dibattito sarà il giornalista Rosario Tornesello.

I relatori: Paola Cogo, docente di Pediatria –Università di Udine. Tommaso Fiore, prof. di Anestesia e Rianimazione- Università di Bari. Eugenio Lecaldano, prof. di Filosofia morale – Università La Sapienza Roma. Alfredo Mantovano, Magistrato, vice presidente del Centro Studi Livatino-Roma. Rodolfo Proietti, prof. di Anestesia e Rianimazione – Università Cattolica Roma. Antonio Spagnolo, direttore Istituto di Bioetica e Medical Humanities – Università Cattolica Roma.

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