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“Barocco leccese – Capricci” di Carmelo Bene al Museo Castromediano di Lecce

Rassegna sul cinema di Carmelo Bene a cura di Emiliano Morreale

Museo Castromediano di Lecce domani 7 aprile, ore 19, la seconda proiezione in programma: Barocco leccese – Capricci

 Prosegue il calendario di iniziative di 20 anni senza Bene, il ciclo dedicato al ventennale dalla morte di Carmelo Bene, con Contro il cinema. Rassegna sul cinema di Carmelo Bene curata da Emiliano Morreale, professore dell’Università La Sapienza di Roma e massimo esperto del cinema di Bene.

«Il fulmineo passaggio di Carmelo Bene nel cinema, tra il 1968 e il 1975 – afferma Morreale – è una meteora che ha realizzato opere inclassificabili e in fondo rimosse del nostro cinema. “Cinque film d’“autore”, autore in particolare del proprio disfacimento”, li definì Bene stesso. In occasione del ventennale della morte, questa rassegna presenta i 5 lungometraggi e i 2 cortometraggi diretti da Bene, a cui si aggiunge (in concomitanza con il centenario della nascita del poeta) l’Edipo Re di Pier Paolo Pasolini, dove Bene interpreta Creonte, e il cortometraggio Ai Rotoli di Daniele Ciprì e Franco Maresco, con la lettura beniana di un testo di Antonio Pizzuto. A chiudere la rassegna, due lavori che testimoniano il passaggio alla fase creativa ulteriore, quella televisiva: l’Amleto in bianco e nero e il folgorante Riccardo II».

Da Nostra signora dei turchiBarocco lecceseCapricci, a Salomè– solo per citare alcuni titoli –, la rassegna permetterà, soprattutto alle giovani generazioni, di immergersi nel cinema beniano, grazie anche alla guida di illustri ospiti che di volta in volta introdurranno la proiezione. Il 31 marzo sarà la volta di Goffredo Fofi, mentre il 21 aprile sarà Emiliano Morreale a introdurre. 

Nel ventennale della morte l’Archivio Carmelo Bene e il Polo Biblio-museale di Lecce, in collaborazione con Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Br-Ta-Le, Provincia di Lecce e Comune di Lecce, promuovono un ciclo di eventi, incontri, rassegne che a partire da marzo 2022 si terranno a Lecce e a Otranto, luoghi le cui radici visive e ancestrali sono state generative del lavoro di Bene. 

Qui di seguito il calendario delle proiezioni che si terranno alle ore 19 nell’auditorium del Museo Castromediano.

31 marzo Nostra signora dei turchi

7 aprile Barocco leccese – Capricci

15 aprile Hermitage – Don Giovanni

21 aprile Salomè

28 aprile Un Amleto di meno – Amleto televisivo 

5 maggio Riccardo III

12 maggio Edipo Re di Pasolini + Ai Rotoli di Ciprì e Maresco.

FONDO BENE, LECCE 

All’interno dell’Archivio Bene al Convitto Palmieri di Lecce, una grande libreria ospita la biblioteca personale del maestro; all’interno volumi rari di storia dell’arte, teatro, letteratura e storia, spesso accompagnati da postille redatte a mano dallo stesso Bene. Ci consentono di ricostruire una parte preponderante del suo immaginario, perché sono le fonti bibliografiche e iconografiche che l’hanno ispirato nel corso delle sue appassionate ricerche capaci di muoversi oltre gli steccati dei singoli ambiti, all’insegna di un itinerario plurale, che è quello che contrassegna la sua geniale operatività di drammaturgo, poeta, scrittore, regista e intellettuale a tutto tondo.

Ogni giorno questo luogo è vivo, visitato da scolaresche e cittadini, in un flusso costante che intende sollecitare la riflessione collettiva e immaginare un archivio come a uno spazio dinamico, in movimento, aperto alle sollecitazioni esterne di artisti e intellettuali. 

 Grandi poltrone, tavoli e sedie ci consentono di sostare nello spazio, suggerendoci la natura di questo luogo: teatro di osservazione e studio, contemplazione e bellezza, con grandi vetrate affacciate sul centro storico di Lecce, lo stesso teatro barocco a lungo osservato nelle scorribande adolescenziali da Bene. I due grandi angeli concepiti dall’artista – e suo compagno di strada – Gino Marotta per lo spettacolo di Carmelo Bene Hommelette for Hamletdel 1987, in attesa di restauro, sono installati all’interno dello spazio, a pochi metri di distanza dal grande polittico dell’artista contemporaneo Luigi Presicce Atto unico sulla morte in cinque compianti, realizzato alcuni anni fa in occasione di una performance – con gli abiti di scena di Bene – nella chiesa di San Francesco della Scarpa, sempre all’interno del Convitto Palmieri.

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