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PRESENTATO IL RESTAURO DELLA GLORIA DEL SALENTO

 Lecce, 18 dicembre 2017 – Banco di Napoli ed il Comune di Lecce hanno presentato il restauro del bassorilievo in bronzo “La Gloria del Salento” dello scultore salentino Francesco Barbieri. Ubicata nel salone di accoglienza della Filiale del Banco di Napoli in Piazza Sant’Oronzo l’opera impreziosisce il vano dell’ascensore unitamente a colonnati di marmo bianco di Carrara, che riportano su entrambi i lati soggetti scolpiti in marmo Verde Alpi chiaro, anch’essi realizzati su progetto dello stesso Barbieri.

La presentazione del restauro si è svolta alle 17.00 nella Sala Consiliare di Palazzo Carafa ed ha visto gli interventi del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e del direttore generale del Banco di Napoli, Francesco Guido. E’ seguita la visita nella Filiale del Banco di Napoli per lo svelamento dell’opera e per la mostra virtuale, creata per l’occasione, delle altre opere del Barbieri custodite presso il Museo del Comune di San Cesareo.

Per riportare l’opera al suo originale splendore e restituire la leggibilità del manufatto, si è proceduto ad un meticoloso lavoro di restauro e ripulitura. Adesso è possibile ammirare alcuni particolari eseguiti a “stiacciato” (una tecnica che consente di realizzare un rilievo con variazioni minime) che, anche per la collocazione dell’opera, appariva impossibile notare. Gli interventi di ristrutturazione hanno consentito di rendere maggiormente riconoscibili alcuni significativi particolari tra i quali, ad esempio, il timpano di Porta Napoli a Lecce ed alcuni elementi che si suppone siano antiche “galene” turche.

Altri particolari, che sottendono al significato allegorico dell’opera, sono i pesci e le stelle che, con marcato riferimento alla letteratura salentina, alludono allo sbarco notturno dei turchi sulla costa idruntina. L’intero bassorilievo presumibilmente racconta, infatti, la storia degli ottocento martiri di Otranto decapitati sul Colle della Minerva, il 14 agosto del 1480, per essersi rifiutati di convertirsi all’Islam dopo la conquista della città da parte dei turchi.

La leggenda narra che, a capo degli idruntini, all’epoca ci fosse un certo Antonio Pezzullo, detto il Primaldo, che era un vecchio sarto che fu anche il primo ad essere decapitato. La storia narra altresì che il suo corpo dopo l’esecuzione seguitò a restare in piedi finché non venne decapitato anche l’ultimo degli ottocento uomini presenti sul Colle. In effetti, un evidente richiamo a questa trama è dato dalla presenza sul bassorilievo di un corpo più imponente delle altre figure che compare in primo piano. Figura che, pur essendo decapitata, sembra l’unico a restare in piedi pur non essendo sorretto dagli angeli al pari delle altre figure.

La Filiale del Banco di Napoli di piazza Sant’Oronzo è stata recentemente rivisitata con un modello di layout all’avanguardia che per il Gruppo Intesa Sanpaolo rappresenta la sua più profonda concezione di banca che vive in assoluta osmosi con il territorio, con le famiglie e con le imprese. Non ha barriere di ingresso, ha un arredamento semplice ed è totalmente aperta non soltanto ai clienti ma a chiunque voglia recuperare nei nostri ambienti quel senso di comunità, di incontro e di crescita collettiva che era tipico delle agorà greche. È una filiale di incontri, di eventi, dove, insieme al bassorilievo, nella facciata della Filiale campeggia l’Orologio delle Meraviglie, altro particolarissimo lavoro di Francesco Barbieri, che il Banco di Napoli ha restaurato e restituito alla città di Lecce nel suo splendore due anni fa.

Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce: “Riportare alla luce lo splendore di opere d’arte come il bassorilievo di Barbieri è una azione meritoria che il Banco di Napoli compie con uno spirito propositivo, di dialogo con la città e con Piazza Sant’Oronzo. Già con il restauro dell’Orologio delle Meraviglie la città ha avuto modo di apprezzare la cura che questo storico gruppo bancario impiega nel coltivare l’antico rapporto che ha con Lecce e i leccesi. Da sindaco mi auguro che questo rapporto prosegua e si arricchisca di nuove iniziative, perché Lecce è tanto più bella quanto più tutti ci facciamo carico, ciascuno nelle proprie possibilità e per il proprio ruolo, di prendercene cura”.

Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli: “Abbiamo voluto procedere al restauro del bassorilievo di Barbieri per coerenza con la nostra sensibilità alla conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico, ma anche per restituire ai suoi abitanti un altro simbolo di Lecce che negli ultimi decenni ha compiuto passi importanti per far conoscere al mondo la sua straordinaria bellezza ed unicità.

Per questo motivo, anche in questa occasione, abbiamo chiesto e ottenuto il patrocinio del comune di Lecce, che ha ribadito la sua larga e illuminata visione sul tema strategico della valorizzazione dell’inestimabile patrimonio della città. Al sindaco Salvemini il mio plauso e un sentito ringraziamento che va anche al sindaco di San Cesario, nel cui edificio comunale sono custodite parte delle opere di Francesco Barbieri.”

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