sabato, Aprile 20, 2024
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ATTIVITÀ SUBACQUEA, LA UISP LECCE CHIEDE ALLA REGIONE UN REGOLAMENTO

ATTIVITÀ SUBACQUEA, LA UISP LECCE CHIEDE ALLA REGIONE UN REGOLAMENTO

La recente tragedia accaduta nelle acque tra Ischia e Procida, dove hanno perso la vita nel corso di un’immersione una giovane sub ed il suo istruttore, riporta d’attualità il tema della sicurezza per coloro che effettuano immersioni.­

Attualmente non esiste una univoca normativa nazionale che regoli l’attività subacquea, solo le Capitanerie di Porto emanano, meritevolmente, ordinanze in merito. Ci sono infatti varie Associazioni e Didattiche che “autonormano” i propri comportamenti. Per esempio la FIPSAS quale federazione del Coni, la UISP come Ente di Promozione Sportiva che garantiscono una buona sicurezza. C’è poi il sistema delle certificazioni subacquee “CMAS”, che assicura agli istruttori e ai praticanti un brevetto riconosciuto a livello Internazionale.

Ma nelle attività subacquee troppi fanno riferimento a certificazioni non verificate. Da diversi anni la Uisp di Lecce, che adotta per i suoi tesserati una formazione riconosciuta dalla “CMAS” ed in linea con quella stabilita dalla FIPSAS (grazie ad un’apposita convenzione) chiede che l’attività subacquea in Puglia venga regolamentata da un’apposita legge regionale, che sia valida per tutti, in particolare per gli istruttori, per le guide turistiche e quelle ambientali subacquee che effettuano immersioni a livello associativo, sportivo ed imprenditoriale.

Il presidente provinciale della Uisp Lecce, Vincenzo Liaci, rilancia la proposta alla Regione Puglia. “Riteniamo che la Regione debba dotarsi di un apposito Regolamento che disciplini questa delicata materia delle immersioni subacquee – afferma Liaci -. Già sei anni fa, insieme ad altre associazioni, stavamo lavorando su una proposta, successivamente arenatasi. Riteniamo doveroso da parte della Regione Puglia affrontare questa problematica, per garantire la sicurezza non solo degli addetti ai lavori, ma anche degli sportivi locali e dei tanti turisti che amano le immersioni e sono attratti dalla bellezza del nostro mondo sommerso. E’ una splendida attività, che però va regolamentata da norme ben precise, per evitare che si ripetano tragedie come quella accaduta alcuni giorni fa ad Ischia”

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