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ARTE FILM FESTIVAL DI SCENA AL CINEPORTO DI LECCE

ARTE FILM FESTIVAL DI SCENA AL CINEPORTO DI LECCE

Tre giorni di film e incontri con artisti e curatori introdotti da Silvia Lucchesi, direttrice dello Schermo dell’Arte Film Festival: al via da domani, martedì 6 ottobre, ART:FILM, programmazione cinematografica dedicata al documentario sull’arte e al cinema d’artista a cura del Festival fiorentino che approda al Cineporto di Puglia/Lecce, per fare il punto sul ruolo delle moving images nella pratica artistica contemporanea e la relazione che queste hanno con il mondo del cinema.

La rassegna, finanziata da Apulia Film Commission a valere su fondi FSC 2007-2013, progetto “Cineporti di Puglia” e in collaborazione con la creative producer Lara Castrignanò, è incentrata sulla visione di documentari su artisti di conclamata fama mondiale come Anish Kapoor e William Kentridge, che nella primavera del prossimo anno realizzerà a Roma “Triumphs e Laments”, la grande opera site-specific pensata per il tratto delle banchine e dei muraglioni del Tevere tra Ponte Mazzini e Ponte Sisto, un lavoro titanico, annunciato recentemente come uno dei più imponenti interventi artistici nella Capitale dopo la Cappella Sistina.

Si intitola William Kentridge, Anything is Possible il documentario sull’artista sudafricano, che ha sviluppato tutta la sua ricerca attorno al disegno, realizzato da Susan Sollins e Charles Atlas che sarà proiettato alle 19 presso il Cineporto di Puglia/Lecce. Kentridge, insignito nel 2010 del prestigiso Kyoto Prize, assegnato dalla Inamori Foundation, ha raccontato nei suoi film di animazione in bianco e nero l’apartheid in Sudafrica, riflettendo e interrogandosi nel corso di oltre trent’anni di lavoro su temi di natura storica, politica e sociale. Nel film presentato a Lecce, l’artista, intervistato nel suo studio di Johannesburg, racconta il suo percorso e la sua poetica mostrandosi nel ruolo di performer, regista e scenografo durante la realizzazione dei suoi progetti più recenti: dal video “Breathe” (2008), alla performance “I Am Not Me, The Horse Is Not Mine” (2008), fino all’opera teatrale “The Nose” (2010) di Dmitri Shostakovich, ispirata all’omonimo libro di Gogol. Il documentario è stato premiato con il Peabody Award.

Alle 20.30 il video artista e film-maker Yuri Ancarani presenterà la sua pluripremiata trilogia dedicata al rapporto tra uomo e macchina: Il capo, Piattaforma Luna, Da Vinci, tre opere dedicate al tema del lavoro e alla relazione tra uomo e macchina. Presentato nel 2010 alla 67a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e vincitore di numerosi premi internazionali, Il Capo si sofferma sul linguaggio gestuale del capo cavatore di una cava di marmo delle Apuane. Piattaforma Luna è incentrato su un gruppo di tecnici sommozzatori della piattaforma marina per l’estrazione del gas, ripresi all’interno di una camera iperbarica e nelle profondità del Mar Ionio, con in sottofondo le musiche del compositore Ben Frost. Da Vinci, ambientato in una sala operatoria, è un viaggio immaginifico all’interno di un microcosmo dove la speranza e l’aspettativa sentite dall’esterno si confondono con la lucida e razionale oggettività della macchina e dei chirurghi che operano attraverso di essa.

Ad aprire e moderare gli incontri, Silvia Lucchesi, direttrice del Festival fiorentino, che guiderà nella tre giorni il pubblico alla visione e al dibattito con artisti e curatori invitati. La manifestazione ha inizio alle 19, in via Vecchia Frigole, 36. L’ingresso alla manifestazione è gratuito per tutti gli appuntamenti fino ad esaurimento posti. La rassegna prosegue fino a giovedì 8 ottobre. Tra gli ospiti della manifestazione anche Davide Giannella, curatore della mostra “Glitch. Interferenze tra arte e cinema”, che si è tenuta lo scorso anno al PAC di Milano. Tra i film d’artista proposti da ART:FILM anche Trento Symphonia, lavoro caratterizzato dalla ricerca sulla post produzione dell’immagine dal collettivo milanese Flatform; Station to Station documentario che racconta l’omonimo recente progetto di performance realizzato dall’artista americano Doug Aitken, Leone d’oro alla Biennale del 1999; Ladies and Gentlemen di Luca Bolognesi, premiato allo Schermo dell’arte nel 2010, che affronta le teorie scientifiche di sir James Lovelock, scienziato autore della Teoria di Gaia.

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