Ancora storie di maltrattamenti nei confronti delle donne, due nello specifico, provenienti entrambe dal sud Salento.
A Taurisano, gli agenti del locale commissariato di polizia hanno arrestato un 28enne del posto, già noto per analoghe condotte in passato.
L’allarme è scattato alle 15 di sabato scorso, quando il giovane, probabilmente sotto l’effetto di alcol, avrebbe usato violenza fisica nei confronti della convivente alla presenza dei figli di 5 e 6 anni. Quando è intervenuto il padre, chiamato dalla stessa nuora, il 28enne avrebbe aggredito anche lui.
A quel punto, totalmente fuori controllo, si sarebbe accanito contro l’auto della moglie, rompendone lo specchietto ed il tergicristallo, per poi barricarsi dentro casa, dove avrebbe dato nuovamente sfogo alla sua furia distruttrice, spaccando mobili e suppellettili. All’arrivo dei poliziotti, l’uomo si è dato alla fuga, scavalcando la finestra della camera da letto, sul retro della casa.
Peraltro gli agenti erano già più volte intervenuti presso quella famiglia; infatti la sera di Capodanno del 2016, il giovane, anche quella volta in preda ai fumi dell’alcol, avrebbe aggredito la compagna, incurante della presenza dei bambini. In quell’occasione fu arrestato per poi essere sottoposto, per qualche mese, alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla compagna.
Ma l’ambito familiare non è l’unico teatro in cui il giovane avrebbe palesato atteggiamenti sopra le righe. Il 25 ottobre del 2016 lo stesso si sarebbe reso protagonista di scene poco edificanti in un bar. Un soggetto, insomma, incline ad atteggiamenti violenti.
I poliziotti non hanno potuto fare a meno di arrestarlo e di condurlo in carcere a Lecce, quando il giovane, dopo qualche ora, si è spontaneamente presentato negli uffici del Commissariato di Taurisano minacciando di morte la compagna se l’avesse denunciato.
Non è l’unica storia di violenza di queste ore. A Casarano, i carabinieri della locale stazione hanno, infatti, arrestato in flagranza un uomo, poiché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori, avendo adottato, da circa un anno, nei confronti della ex convivente, condotte aggressive, denigratorie, vessatorie culminate con attuali minacce di morte, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla stessa. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
