sabato, Aprile 20, 2024
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Al via il XVII° del Festival del Cinema Europeo

Al via il XVII° Festival del Cinema Europeo 

La XVII edizione è dedicata a Morando MorandiniKrzysztof Zanussie Andrzej Zulawski“Protagonisti del Cinema Europeo”Christian De Sica e Elio Germano“Protagonisti del Cinema Italiano”VII edizione del Premio Mario VerdoneIncontro sugli Stati Generali dellaCommedia Italiana a cura di Marco Giustie conAmbra Angiolini, Laura Delli Colli,Christian De Sica,Anna Foglietta, Paolo Genovese, Raffaella Leone, Federica Lucisano,Francesca Manieri,Paola Minaccioni, Ilenia Pastorelli, Federica Pontremoli, Maria Sole Tognazzi, Carlo VerdoneFilm di apertura ASINO VOLAdi Paolo Tripodi e Marcello Fontealla presenza di Lino Banfie Maria Grazia CucinottaKrzysztof  Zanussie Andrzej  Zulawskiinsieme  aChristian  De  Sicae Elio  Germanosono  i protagonisti della XVII edizione del Festival del Cinema Europeo -diretto da Alberto La Monica e Cristina Soldano–in programma a Lecce dal 18 al 23 aprile 2016, presso il Multisala Massimo.La XVII edizione del Festival è dedicata a Morando Morandini, membro del Comitato dei Garanti del Festival fin dalla sua nascita.“Morando ci ha accompagnato in questi 16 anni di vita del festival, per mano e con amicizia, siamo onorati  che  ci  sia  stato  sempre  accanto –sottolineano  i  direttori  La  Monica  e  Soldano-.  Nel segno dell’uomo e del grande professionista desideriamo dedicargli la XVII edizione del Festival del Cinema Europeo”.In programma lunedì 18 aprile alle ore 20.00 il film di aperturadel Festival ASINO VOLAdi Paolo Tripodi e Marcello Fonte, una produzione Tempesta Film con Rai Cinema ed il contributo MIBACT, interpretato da Luigi Lo Cascio, Francesco Tramontana, Antonello Pensabene e Silvia Gallerano, con le voci di Lino Banfi e MariaGrazia Cucinotta che saranno presenti al Festival insieme ai registi e a Francesco Tramontana.Lino Banfi e Maria Grazia Cucinotta, testimonial dell’AILR -Associazione  Italiana  per  la  Lotta  al Retinoblastoma,  hanno  accettato  con  entusiasmo  di  partecipareal  film  prestando  le  voci  ai  due animali “parlanti”, l’asino Mosé e la gallina ‘Ngiulina.Il  Festival sostiene l’AILR -Associazione  Italiana  per  la  Lotta  al  Retinoblastoma:  parte  del ricavato  della  serata  di  proiezione  è  devoluto  all’Associazione  per  sostenere  l’acquisto  di  un macchinario  oculistico  che  permette  il  controllo  dello  stato  della  malattia  senza  dover  ricorrere all’anestesia sui giovani pazienti.

“La storia era coinvolgente e semplice come una favola-afferma il produttore Carlo Cresto-Dina -i personaggi perfettamente delineati, gli autori inarrestabili, la musica coinvolgente… come fare a non innamorarsi del progetto? Con ASINO VOLA abbiamo prodotto un film per bambini e famiglie, nato  e  cresciuto  in  una  piccola  comunità  di  Reggio  Calabria  ma  pronto  a  parlare  a  milioni  di bambini in tutto il mondo”.Nel  corso  della  serata Lino  Banfiriceveràl’Ulivo d’Oro alla Carriera per  “aver  costantemente associato  alla  propria  immagine  di  attore  tra  i  più  amati  in  Italia,  una  particolare  attenzione  ai problemi delle persone meno fortunate e soprattutto ai bambini”. I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEOKRZYSZTOF ZANUSSILa  sera  del  19  aprile  il  regista  polacco  Krzysztof  Zanussi,  presentato  dal  critico  Bruno  Torri  e dall’On. Rocco Buttiglione, riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera. Al termine dell’incontro con il pubblico, Zanussi introdurrà Obce cialo/Corpo estraneo, il suo film più recente che verrà distribuito da  LAB80,  un  dramma  psicologico  che  mette  in  scena  lo  scontro  tra  il  cinismo  di  certe  realtà aziendali e un idealismo tutto giovanile.L’omaggio,  curato  da  Cristina  Soldano,  presenta  in  tutto  dieci  titoli  a  cominciare  da Iluminacja/Illuminazionedel 1973, storia di un giovane studente di fisica che mette in dubbio tutte le  sue  certezze  esistenziali.  Del  1981  è From  a  far  country-Pope  John  Paul  II/Da  un  paese lontano,  film  biografico  dedicato  alla  figura  di  Karol  Wojtyla  e  al  suo  cammino  sino  al  soglio pontificio,  a  partire  dagli  anni  dell’occupazione  nazista  del  suo  paese.  La  ricerca  spirituale  che porta ai limiti della pazzia è l’essenza di Imperativdel 1982, un riferimento al cattolicesimo che ha segnato l’infanzia del regista.

Leone d’Oro a Venezia, Rok  spokojnego  slonca/L’anno del sole quietodel  1984,  narra  la  storia  delle  persone  che  hanno  vissuto  il  dramma  della  seconda  guerra mondiale e dei loro ineludibili bisogni umani. Del 1985 è Paradigma/Il potere del male, che mette in risalto la fragilità dell’uomo di fronte alla forza della seduzione. Zycie Jako Smiertelna Choroba Przenoszona  Droga  Plciowa/La  vita  come  malattia  fatale  sessualmente  trasmessa,  del  2000,  è invece una sentita meditazione sulla debolezza della fede di fronte all’incombenza della morte, mentre Dopolnyenye/Suplement,  del  2002,  racconta  la  crisi  esistenziale  di  uno  studente  di medicina animato da una sincera fede, che non vuole cedere alla corsa quotidiana al benessere. Persona non grata, del 2005, ha per protagonista un diplomatico polacco coinvolto in doppi giochi con i russi. Dall’opera di Rocco Familiari è infine tratto Il  sole  nero,  del  2007,  sorta  di  thriller morale  in  cui  una  vedova  cerca  di  vendicare  la  morte  del  marito  mettendosi  sulle  tracce  del  suo assassino.ANDRZEJ ZULAWSKIA  due  mesi  dalla  sua  scomparsa,  il Festival  dedica  un Omaggio  ad  Andrzej  Zulawski, grande regista  polacco,  a  lungo  vissuto  in  Francia,  autore  di  un  cinema  provocatorio  e  controverso.  La retrospettiva,  curata  da  Massimo  Causo,  si  compone  di  dieci  film,  a  cominciare  dalla  sua  opera d’esordio, Trzecia część nocy/La terza parte della nottedel 1971, metaforica rielaborazione degli anni dell’occupazione nazista, che lo impose subito a livello internazionale come nome di punta della “terza generazione” di registi polacchi. Del 1972 è Diabel/Il  diavolo,  dramma  storico  dalle sfumature gotiche che incorse nei rigori della censura e spinse l’autore ad andare a lavorare in Francia,  dove  nel  1975  trovò  il  successo  con  il  dramma  passionale  interpretato  da  Romy Schneider L’important  c’est  d’aimer/L’importante  è  amare. L’affermazione definitiva giunse nel 1981  con Possession,  horror  psicologico  interpretato  da  una  straordinaria  Isabelle  Adjani posseduta  da  una  mostruosa  creatura.

Liberamente  tratto  dall’Idiotadi  Dostoevskij  è  invece L’amour braque/Amore balordo, del 1985, in cui Sophie Marceau è al centro di una vicenda dove violenza,  nevrosi  ed  erotismo  sono  spinti  al  massimo. Na  Srebrnym  Globie/Sul globo d’argento, girato  nel  1977  come  suo  terzo  film,  ma  terminato  dal  regista  solo  nel  1988,  è  un  visionario e metaforico esperimento di fantascienza distopica basato su un romanzo scritto da Jerzy Zulawski, zio del regista. La note bleue/La nota bludel 1991 racconta la vita di Chopin, la sua relazione con George Sand e la sua ossessiva ricerca di quella “nota blu” destinata a chiudere il suo ultimo brano e la sua vita. Ancora Sophie Marceau è la protagonista de La fidélité, del 2000, che mette in scena l’eterna lotta tra fedeltà e tradimento. La retrospettiva è completata da Zulawski  on Zulawskim,  del  2000,  documentario  biografico  di  Jakub  Skoczen,  in  cui  il  regista/protagonista parla della sua vita privata e del suo lavoro, evocando l’epoca della guerra fredda e il suo difficile rapporto con il governo comunista, e da Cosmos, del 2015, premiato al Festival di Locarno per la Miglior Regia. I PROTAGONISTI DEL CINEMA ITALIANOCHRISTIAN DE SICAFiglio d’arte, con una carriera che attraversa teatro, televisione e cinema, Christian De Sica è un artista a tutto tondo dello spettacolo e del cinema italiani. Il Festival, in collaborazione con il Centro Sperimentale  di  Cinematografia,  dedica  un  omaggio  all’attore  romano  per  la  sua  straordinaria versatilità, sul grande schermo e dietro la macchina da presa, che gli ha permesso di interpretare con pari sensibilità sia ruoli comici che drammatici, lavorando con registi come Carlo Vanzina, Neri Parenti, Pupi Avati.

Venerdì 22 aprile Laura Delli Colli e Fausto Brizzi lo presenteranno al pubblico del Festival, nel  corso  della  serata  gli  sarà  consegnato  l’Ulivo  d’Oro  alla  Carriera  e  sarà  proiettato  in anteprima il suo ultimo film da protagonista, Fraülein -Una commedia d’inverno.Il Festival propone dieci film scelti dallo stesso De Sica: Sapore di Maredi Carlo Vanzina (1983), Il conte Maxdi Christian De Sica (1991), Faccione di Christian De Sica (1991), Uomini Uomini Uomini di Christian De Sica (1995), Simpatici e antipaticidi Christian De Sica (1998), The clandi Christian De Sica (2005), Parlami di medi Brando De Sica (2008), Il figlio più piccolodi Pupi Avati (2009), La scuola più bella del mondodi Luca Miniero (2014), Fraülein -Una commedia d’inverno(2016) di Caterina Carone.All’artista  è  dedicata  anche  la mostra  fotografica  CHRISTIAN  DE  SICA.  IO  E  IL  CINEMArealizzata  in  collaborazione  con  il  Centro  Sperimentale  di Cinematografia-Cineteca  Nazionale, allestita presso l’ex Monastero dei Teatini.ELIO GERMANOUn  omaggio  a  uno  degli  attori  più  talentuosi  del  cinema  italiano  e  internazionale.  A  trentacinque anni può vantare una carriera importante e istrionica riuscendo a interpretare personaggi impegnati e  non  con  una  versatilità  che  ha  pochi  eguali.  Premiato  al  Festival  di  Cannes,  tre  David  di Donatello come attore protagonista (Mio fratello è figlio unico, La nostra vitae Il giovane favoloso), passando  per  il  Nastro  d’Argento, è stato diretto da registi come Martone, Ozpetek, Salvatores,  Scola, Virzì.Elio  Germano  sarà  al  Festival  la  sera  del  20  aprile  per  ritirare  l’Ulivo  d’Oro  alla  Carriera  e sarà protagonista di un incontro col pubblico condotto dal Presidente del SNGCI Laura Delli Colli;seguirà la proiezione del film Alaska(2015) di Claudio Cupellini, uscito nelle sale lo scorso novembre.  L’omaggio  proporrà  i  seguenti  film  in  rassegna: Liberidi  Gianluca  Maria  Tavarelli (2002), Nessuna qualità agli eroidi Paolo Franchi (2006), Mio fratello è figlio unicodi Daniele Luchetti  (2006), N -Io  e  Napoleonedi  Paolo  Virzì  (2006), Il  mattino  ha  l’oro  in  boccadi Francesco Patierno (2007), Il passato è una terra stranieradi Daniele  Vicari (2008), La nostra vitadi  Daniele  Luchetti  (2010), Magnifica  presenzadi  Ferzan  Ozpetek  (2012), Il  giovane favoloso di Mario Martone (2014).

I FILM IN CONCORSODieci  i  film  in  anteprima  nazionale  individuati  dal Comitato  di  Selezione  composto  da  Cristina Soldano, Alberto e Luigi La Monica.La  Giuria  del  Concorso  Lungometraggi,  presieduta  da Roberto  Ollae  composta  da Alessia Barela, Antonin  Dedet, Karel  Och, Maria  Sole  Tognazzi, assegnerà l’Ulivo d’Oro e 5.000 € al Miglior Film, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia ed il Premio per la Migliore  Sceneggiatura.  Sempre  tra  i  film  del  Concorso,  saranno  assegnati  anche  il  Premio Fipresci   (Federazione   Internazionale   della   Stampa   Cinematografica),   attribuito   dalla   Giuria composta  da Giuseppe  Sedia,  Rene  Marx,  Martin  Kanuch;  il  Premio  Cineuropa  attribuito  dalla Giuria  composta  da Valerio  Carusoe Jeremy  Zelnik;  e  il Premio  del  Sindacato  Nazionale Giornalisti Cinematografici Italianiper il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli.I dieci lungometraggi:Baby(a)lonedi  Donato  Rotunno  (Lussemburgo,  2015),  non  ha  come  sfondo  le bidonvilleso  gli universi di povertà esotica dei paesi caldi, ma l’Europa di oggi, quell’Europa che si sforza di offrire tutto alle generazioni future, ma non ciò di cui hanno naturalmente bisogno, l’amore autentico delle figure parentali ed una società dell’etica del dovere. Storia di un salto in un avanti brutale e violento che  segna  la  vita  dei  tredicenni  protagonisti,  in  fuga  da  un  reale  che  non  tollerano,  dei  loro momenti di felicità e di un benessere che non hanno mai conosciuto. Una storia d’amore, anzi una storia che racconta la mancanza d’amore .Chromiumdi  Bujar  Alimani  (Albania,  2015),  è  racconto  di  formazione  inquadrato  in  un  ampio dramma familiare, che focalizza la transizione del protagonista ribelle verso la maturità e il conflitto verso la figura paterna in seno ad una famiglia disfunzionale. Dora or The Sexual Neuroses of Our Parentsdi Stina Werenfels (Svizzera, 2015), adattamento della piéce del drammaturgo svizzero Lukas Bärfuss, è una rappresentazione non convenzionale  della  disabilità  mentale.  La  diciottenne  Dora  soffre  di  un  ritardo  di  apprendimento.  Sospese  per volontà della madre le medicine che ne sedavano la vitalità, scopre aspetti della vita che le erano preclusi e tra essi, impellente e pervasiva, la sessualità.Hector di  Jake  Gavin  (Inghilterra,  2015)  interpretato  dall’attore  scozzese  Peter  Mullan,  è  un potente  studio  di  carattere  del  clochard  protagonista,  che,  abbandonati  famiglia  e  lavoro,  da quindici anni vive sulle strade.

E’ anche lo sguardo profondo del regista su coloro che, patendo le colpe di una società che manca di pensiero logico, vivono ai margini.Ivy di Tolga  Karaçelik (Turchia,  2015)  ispirato  dalla  poesia  di  Samuel  Coleridge The  Rime  of  the Ancient  Mariner,  è  una  riflessione  sulla  caduta  dell’autorità  e  sull’ambiguità  del  rapporto  fra  sei uomini  costretti  a  vivere  in  una  situazione  di  caos  e  disperazione  su  una  nave  cargo,  al  largo dell’Egitto perché la compagnia è andata in bancarotta. LilyLanedi Bence Fliegauf (Ungheria, 2016) narra la storia di una madre e di un figlio alle prese con questioni esistenziali. One  of  usdi  Stephan  Richter,  (Austria,  2015),  sì  interroga  sull’insensatezza  di  una  sparatoria realmente accaduta nel 2009 in un supermercato di una periferia urbana austriaca, senza strutture in cui soprattutto i giovani possano scoprire ed alimentare le loro potenzialità. La sparatoria costò la vita ad un diciottenne e suscitò accesi dibattiti sul comportamento degli agenti di polizia.Our everyday lifedi Ines Tanović (Bosnia -Herzegovina, 2015) traccia il profilo di una parte della società borghese bosniaca di oggi non povera, ma neanche felice, che, delusa da una guerra che non  ha  portato  ad  alcuna  vittoria  ma  ha  azzerato  la  giovinezza  dei  più,  non  ha  ancora  trovato  la sua giusta dimensione. The cleanerdi Peter Bebjak (Slovacchia, 2015) scandaglia i condizionamenti genetici della psiche umana  che  possono  far  deviare  dalle  forme  accettabili  della  personalità  e,  come  accade  al protagonista, oltrepassare i limiti del comportamento. Virgin  Mountaindi  Dagur  Kári  (Islanda,  2015)  racconta  di  Fusi,  un  quarantenne  che  non  ha ancora trovato il coraggio di entrare nel mondo degli adulti, un uomo enorme con uncuore grande, che come un sonnambulo attraversa la vita quotidiana dove la routine padroneggia. Quando una donna vivace ed una ragazzina di 8 anni entrano inaspettatamente nella sua vita, Fusi è costretto a fare un salto nella luce della vita autentica.Tutti i registi incontreranno il pubblico al termine delle proiezioniLE ALTRE SEZIONI DEL FESTIVALAccanto   alla   sezione   competitiva,   la   manifestazione   salentina   propone   numerosi   spazi   di approfondimento,  sezioni  dedicate  a  cortometraggi  e  a  documentari che  rappresentano  un percorso di ricerca di nuovi temi e di nuovi linguaggi audiovisivi.COMMEDIA EUROPEALanuova sezionedi questa edizione, una vetrina che presenta una selezione dicinque opere:21  nuits  avec  Pattie/ 21  night  with  Pattie(Francia,  2015)  di  Arnaud  &  Jean-Marie  Larrieu, esplorazione  dei  sentimenti  umani  che mescola commedia  di  costume,  dramma freudiano, trama poliziesca, incursioni nel fantastico, ritratto della campagna. Un contrasto tra una grande audacia e il  minimalismo  caratteristiche  dei  fratelli  Larrieu,  amanti  di  fiabe  e  farse  naturalistiche; Heil(Germania, 2015) di Dietrich Brüggemann, satira feroce che ben cattura la complessità dell’attuale mondo reale. Incidencias/Stranded (Spagna, 2015) di José Corbacho e Juan Cruz, cruda critica sociale e situazioni rocambolesche che si avvicinano abbastanza alla realtà grottesca che viviamo, tessuta di paranoia, dinanzi alla possibilità di un attentato islamico; Klovn forever/Klown forever(Danimarca, 2015) di Mikkel Nørgaard, si interroga sulla possibilità di un’amicizia eterna tra i due maturi protagonisti, ritratti nelle loro difficoltà di rapporti, in una quotidianità di stili di vita e di redditi ormai  diversi; Schneider  vs.  Bax(Olanda/Belgio,  2015)  di  Alex  van  Warmerdam,  una  storia surreale  di  un’umanità  imperfetta  e  variegata,  di  personaggi  che  nel  quotidiano  non  si  sarebbero mai incontrati, inseriti in una natura selvaggia.STATI GENERALI DELLA COMMEDIASabato 23 aprilesi terrà la III edizione degli “Stati Generali della Commedia Italiana”a cura di Marco Giusti. Un incontro-confronto sull’importanza e il ruolo della figura femminile nella commedia italiana.  Intervengono Ambra  Angiolini,Laura  Delli  Colli,Christian  De  Sica,Anna  Foglietta, Paolo Genovese, Raffaella Leone, Federica Lucisano,Francesca Manieri, Paola Minaccioni, Ilenia Pastorelli, Federica Pontremoli, Maria Sole Tognazzi, Carlo Verdone.PREMIO MARIO VERDONESempre  sabato 23  aprileè  la  volta  della VII  edizione  del  Premio  Mario  Verdone,  istituito  dal Festivalinsieme al Centro   Sperimentale   di   Cinematografiae   al Sindacato   Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone.Il Premio viene assegnato da Silvia, Carlo e Lucaa un giovane autore (massimo 40 anni) che con  la  sua  opera  prima  si  è  particolarmente  distinto  nell’ultima  stagione  cinematografica.

Il riconoscimento  vuole  onorare  il  critico,  saggista  e  storico  del  cinema  Mario  Verdone,  sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.I finalisti di quest’anno: Alberto  Caviglia per Pecore  in  erba,Duccio  Chiariniper Short  skin, Carlo Lavagnaper Arianna.PREMIO EMIDIO GRECOPer il quarto anno consecutivo, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Centro Nazionale del Cortometraggioe d’intesa con la famiglia, attribuisce un Premio in memoria del regista Emidio Greco, con l’intento di segnalare un giovane autore italiano (massimo 30 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio.Il Comitato di selezione è composto da Jacopo Chessa, Lia Furxhie Alberto La Monica.I  dieci  cortometraggi  finalisti: Il  pescatoredi  Michele  Cadei  e  Adel  Oberto, Marciapiededi Christian Filippi, Sottoterradi  Mohamed Hossameldin, Varicella di Fulvio Risuleo, Bellissimadi Alessandro  Capitani, Lo  so  che  mi  sentidi  Francesca  Mazzoleni, Champ  des  possiblesdi Cristina Picchi, Una storia normaledi Michele  Vannucci, E.T.E.R.N.I.T. di Giovanni Aloi, Rite of passagedi Alessia Zampieri.CINEMA & REALTÀLa  sezione  che,  attraverso  il  cinema,  intende  dare  visibilità  a  temi  sociali  e  culturali  di  rilievo, proponendo  un’occasione  di  riflessione  e  di  approfondimento  su  argomenti  ed  eventi  della  realtà contemporanea. I temi di quest’anno:Territorio e lavoro:La  pescatora(2015)  di  Naike  Anna  Silipo.  Una  giornata  in  barca  con  Laura  Ferrari,  unica “pescatora” di Porto Cesareo che pratica fin dall’infanzia, nonostante molte difficoltà, un mestiere antico, ancora tramandato esclusivamente attraverso l’accezione maschile del termine “pescatore”. Mare  nostro (2016)  di  Andrea  Gadaleta  Caldarola.  Il  ritratto  di  Molfetta,  città  sospesa  fra cambiamento  e  continuità,  bellezza  e  rovina.  Racconti  di  pescatori  riportano  alla  memoria  fatti storici e fatti privati, frammenti e ricordi che si ricompongono in una storia più grande e complessa.Vita e lavoro:Santi caporali(2016)di Giuseppe Pezzulla. Una fotografia di quello che avviene all’estremo nord del  territorio  pugliese.  La  lotta  quotidiana  tra  caporali  ebraccianti  stranieri,  gli  accordi  sporchi  e l’assenza della politica, mentre associazioni e parrocchie guardano all’integrazione come unica soluzione.La  gente  Resta(2015)  di  Maria  Tilli.  Un  docu-film nato da un’idea di Lea Dicursi, regia di Maria Tilli e sceneggiatura di Laura Grimaldi, prodotto da Fabrica con Rai Cinema. Racconta la storia di chi  ha  deciso  di  restare  nella  propria  terra,  la  Puglia,  a  Taranto  e  più  nello  specifico  a  Tamburi. Tamburi  è  il  quartiere  più  inquinato  d’Italia.  Quello  dove  sorge  l’Ilva,  la  più  grande  industria siderurgica d’Europa che con le sue alte ciminiere fa da sfondo al Mar Piccolo, un minuscolo golfo di  acqua  di  mare  quasi  dolce.  Qui  vivono  da  sempre  Cosimo,  Tonino  e  Giuseppe,  i  tre  fratelli Resta,  tre  vite  divise  tra  il mare  e  il  lavoro  in  fabbrica,  tra  la  paura  per  la  salute  messa  a  rischio dall’inquinamento e la voglia di restare lì, dove sono nati.Responsabilità industriale:Il  successore(2015)  di  Mattia  Epifani.  Vito  Alfieri  Fontana,  ingegnere  ed  ex  proprietario  della Tecnovar,  azienda  pugliese  specializzata  nella  progettazione  e  vendita  di  mine  antiuomo,  in seguito a una profonda crisi esistenziale mette in discussione se stesso, il suo lavoro e i rapporti con sua la famiglia. È l’inizio di una storia diversa…Musica e integrazione:Balkan blues -Racconti da Mostar (2016), di Lucio de Candia. Il documentario narra la tensione artistica e sociale della città di Mostar, attraverso le voci di tre componenti della band multiculturale Mostar Sevdah Reunion,e di altri artisti locali, accompagnate dal sapore balcanico della musica, strumento universale per favorire tolleranza e armonia sociale.Magma(2015)  di  Carlo  Luglio.  Un  viaggio  di  un  percussionista  mediterraneo  alle  pendici  del Vesuvio che fa scoprire un mondo magico e struggente di attempati contadini, devoti al culto della Madonna del monte Somma, carichi di vitalità che si traduce in racconti di saggezza popolare. Carcere, teatro e riabilitazione:Io  ci  provo,  quando  il  teatro  entra  in  carcere (2015),di  Lara  Napoli  e  Alessandro  Salvini. Qualcosa  sta  cambiando  nella  Casa  Circondariale  di  Lecce  Borgo  San  Nicola,  prima  nota soprattutto per il sovraffollamento, la carenza del personale e di strutture. Ma il teatro in carcere è un’occasione su cui scommettere e coinvolge  tutto  il  personale.  Perché  è  rieducazione  allo  stato puro.

A tempo debito (2015) di Christian Cinetto. Una piccola troupe entra nella Casa circondariale di Padova nell’ottobre del 2013 per tenere un laboratorio per la realizzazione di un cortometraggio. Vengono  scelti  15  detenuti,  di  7  nazionalità  diverse,  tutti  in  attesa  di  giudizio,  dei  quali  non  si conosce  la  ragione  della  reclusione,    Dopo  cinque  mesi  di  intensi  incontri  e  di  prove,  si  gira.  E qualcosa è cambiato…Ambiente e territorio:Acqua reale (2015)di Paola Crescenzo.Il protagonista è il corso d’acqua più lungo del Salento, il Canale Reale. Percorso dalla sorgente alla foce, attraversa una natura rigogliosa, mentre animali arcaici  e  tracce  di  epoche  lontane  affiorano  da  un  racconto  collettivo,  così  come  le  condizioni  di abbandono e inquinamento che insistono lungo i 48 km del Canale.Confratelli(2015) di Giulio Neglia.A Gallipoli, il “paese de processiuni”, le confraternite della città vecchia ricoprono una funzione sociale molto importante. Grande è la partecipazione del popolo ai riti e alle tradizioni che si riversano nel periodo dell’anno più atteso, quello della Settimana Santa.Oro Blu -Conversazioni dal mare (2015)di Andrea Ferrante e Marco Gernone.Oro  Bluè  una  battaglia  per la  democrazia  e  sulla  volontà  delle  comunità  locali,  nel  concepire  la bellezza  dei  nostri  mari  come  bene  comune  da  salvaguardare.  L’oro  blu  del  titolo  si  contrappone all’oro nero che le compagnie petrolifere mirano a trovare nei due mari salentini, l’Adriatico  e  lo Ionio.FESTIVAL NEL CARCEREDopo aver già portato quattro anni fa il cinema nel carcere con il film Cesare  deve  morire,  per questa  edizione  il  Festival  torna  nella  Casa  Circondariale  di  Lecce,  in  linea  con  il  progetto  del Ministro Andrea Orlando, proponendo due proiezioni all’interno del penitenziario.Introdotti  da  Luciana  Castellina, l’attore  Elio  Germano accompagna  la  visione  de La  nostra vitadi Daniele Luchetti (2010) ed il regista Alessandro Pivaquella di Milionari(2014).Il  cinema,  è  noto,  racconta  altre  vite,  quelle  dei  protagonisti  dei  film  e  quelle  degli  attori  che  li interpretano, mette in moto l’immaginazione, che è eternamente fertile e non può sicuramente essere forzata, ma accesa dalla presenza dell’attore e del regista.Due giovani dalla perseveranza e dalla volontà esemplari. L’intento è suggerire e alimentare nei detenuti la fiducia nelle proprie capacità creative di progetti di vita autentica e nella proprie volontà di imprimere svolte definitive alle proprie esistenze.Il Cinema nel carcere come luogo di “uscire fuori da sé”, luogo in cui “mettersi in mostra” cercando il rispetto di se stessi, dimostrando a se stessi più che agli altri di avere carattere, di avere capacità di  agire,  di  assentire,  di  proclamare,  di  sostenere,  eanche  di  negare  dinanzi  a  degli  interlocutori insoliti.CINEMA ED EUROPA: PREMIO LUX e SHORT MATTERS!PREMIO LUX del Parlamento EuropeoAttraverso  questo  concorso  cinematografico  il  Parlamento  Europeo  favorisce  il  dibattito  sulle questioni sociali e i valori che più rappresentano la società europea.L’obiettivo  del  Premio  è  di  condividere  la  prosperità  e  la  diversità  del  cinema  europeo  con  il maggior numero di cittadini possibili e di suscitare una discussione sugli argomenti trattati nei film selezionati.Il Parlamento sostiene finanziariamente le spese per le traduzioni e  la sottotitolazione dei tre film finalisti nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, nonché l’adattamento per le persone con problemi di udito o ipovedenti del film vincitore.In rassegna i tre film finalisti:Mustangdi   Deniz   Gamze   Ergüven   (Francia,   2015), vincitore   del   Premio   Lux   2015, Mediterraneadi Jonas Carpignano (Italia, 2015) e Urok(The lesson) di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (Bulgaria, 2015).SHORT MATTERS!Rassegna  dei cortometraggi  che  hanno  avuto  la  nomination  al  Best  European  Short  Film Award 2015dell’European Film Academy.

I  cortometraggi  in  rassegna: Dissonancedi  Till  Nowak  (Germania,  2015), Listendi  Hamy Ramezan  e  Rungano  Nyoni  (Danimarca/Finlandia,  2014), Field  Studydi  Eva  Weber  (Gran Bretagna 2014), Kung furydi David Sandberg (Svezia, 2015), Our bodydi Dane Komljen (Serbia, Bosnia  Erzegovina  2015), Overdi  Jörn  Threlfall  (Inghilterra,  2015), Picnicdi  Jure  Pavlović (Croazia,  2015), Smile  and  the  world  will  smile  backdi  Yoav  Gross,  Ehab  Tarabieh  e  The  al-Haddad  family  (Israele/Palestina,  2014), Son  of  the  wolfdi  Lola  Quivoron  (Francia,  2015), Symbolic  Threatsdi  Mischa  Leinkauf,  Lutz  Henke  e  Matthias  Wermke  (Germania  2015), The runner di   José   Luis   Montesinos   (Spagna   2014), The   translatordi  Emre  Kayiş  (Gran Bretagna/Turchia  2014), This  place  we  call  our  homedi  Thora  Lorentzen  e  Sybilla  Tuxen (Danimarca  2014), Washingtoniadi  Konstantina  Kotzamani  (Grecia  2014). E.T.E.R.N.I.T.  di Giovanni Aloi (Italia 2015).VETRINA CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIACome ogni anno, questa sezione vuole promuovere alcune delle attività della Fondazione.In  collaborazione  con  la  CSC  Production,  vengono  presentati alcuni  dei  Film  di  Diploma  degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema.I film di diploma e le esercitazioni degli allievi  in rassegna: 1989di Francesca Mazzoleni, I morti non sono tranquillidi Andrea Sorini, Il campionedi Boming Jijang, La tanadi Lorenzo Caproni, Tutte  le  cose  sono  piene  di  leidi  Marta  Tilli, Girlfriend di  Ekaterina  Volkova, Al  di  là  dello specchiodi Cecilia Grasso.Inoltre,  quale  evento  speciale,  viene  proiettato  il  lungometraggio Il  nostro  ultimodi  Ludovico  Di Martino.In  collaborazione  con  la Cineteca  Nazionale,  infine,  sarà  presentato  il Restaurodi Vogliamo  i colonnellidi Mario Monicelli (1973).PUGLIA SHOWSono venti  i  cortometraggi  selezionatiper  PUGLIA  SHOW,  tradizionale  concorso  riservato  a giovani registi pugliesi under 35 anni, sezione curata da Luigi La Monica.La  Giuria  del  concorso,  composta  da Francesca  Andreoli, Mariolina  Gambae Francesco Ranieri Martinotti, assegnerà il Premio CNC-Centro Nazionale del Cortometraggio, il Premio Augustus Colored il Premio di 1.000 €offerto dalla Contessa Maria José Pietroforte di Petruzzi.Inoltre,  verranno  assegnati  il Premio  Rai  Cinema  Channeldi 1.000 €,  dalla  Giuria  composta  da Maria Federica Lo Jacono e Manuela Rima (Marketing e Commerciale-Rai Cinema), ed il Premio Unisalentodalla  giuria  composta  da  Francesca  Aramini,  Ylenia  Caputo,  Andrea  Centini,  Dalila Dimitri,  Anna  Pia  Elia,  Eleonora  Felicella,  Miriam  Imbrogno,  Maria  Lonigro,  Alice  Natale,  Michele Schirinzi,  Chiara  Tangolo,  Letizia  Versaci -Studenti  del  Corso  di  Cinema  Fotografia  Televisione, Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Università del Salento.I cortometraggi in concorso:CDMX -Ciudad de Muertosdi Filippo Toma; Ego devoremdi Grazia Tricarico, Emergency  exit –Episodio  Omandi  Brunella  Fili; Ereignisdi  Pierfrancesco  Gatto; Giuseppe  che  sapeva  volaredi  Luca  Cucci; Kelimedi  Federico  Mudoni;  Il  sogno  di  Sarahdi Luigi Nico; Il tradimentodi Ippocratedi Giuseppe De Mita; Io e Manfredidi Luciano Toriello; Io non  sono  grandedi  Naike  Anna  Silipo; L’ombra  di  Cainodi  Antonio  De  Palo; La  Malerbadi Mirco Valenza; Le anatre di Antonio Casto; My child is dreamingdi Pasquale D’Amico; Oh my Goddi Guido Di Paolo; Seaduction: the tale of the taildi Serena Porta & Domenico De Ceglia; Temple  bardi  Sergio  Sabaghi; Tutto  su  Madeleinedi  Sabina  Andrisano, Uttiscianadi  Paolo Rollo, Walkwomandi Daniele De Luca.I cortometraggi fuori concorso: Campi minatidi Ivan Banderblog (Korolev), Famiglia santa, santa famigliadi  Carla  Guido, Fanculo  libertàdi  Maurizio  Mazzotta  e  Dario  Patrocinio, Orbitdi Giuseppe Boccassini, Promised landdi Francesco Colangelo. Eventi Speciali:Due gli eventi specialidi questa edizione di Puglia Show:Martedì 19 aprile verrà presentato il video 1870. Quando il vino diventa poesiadi Massimiliano Mammarella  (2016),  ideato  e  realizzato  da  Idea  Studio  e  prodotto  dalla  Casa  Vinicola  Apollonio, frutto della perfetta fusione tra l’arte poetica dello scrittore ligure Maurizio Maggiani, le raffinate atmosfere  musicali  di  Raffaele  Casarano  e  l’inconfondibile  voce  fuori  campo  di  Neri  Marcorè; segue  il  cortometraggio Post  a  #SUDdi  Corrado  Punzi  (2016),  docureality  realizzato  dal  regista leccese, con protagonisti instagramers internazionali che raccontano le proprie storie e le emozioni suscitate dal Salento.

Al  termine  delle  proiezioni,  il  dibattito  “RACCONTARE  UNA  DESTINAZIONE  TRA  CINEMA  E SOCIAL  NETWORK”  con  gli  interventi  di  Loredana  Capone,  Edoardo  Winspeare,  Leonardo Angelini, Alessandro Valenti, Milena Calogiuri, Corrado Punzi; modera: Robert Piattelli.Giovedì 21 aprilesi terrà la tavola rotonda “IL MERCATO DEL CORTOMETRAGGIO IN ITALIA” per  discutere  dello  stato  di  salute  del  cortometraggio  negli  ultimi  anni,  alla  presenza  dei  due principali buyers italiani di corti, Mediaset Premium e Rai Cinema Channel.In occasione dell’incontro, verrà presentato il libro “L’industria del cortometraggio italiano. Report 2014” a cura di Jacopo Chessa, primo numero della collana I Quaderni di Cineconomy, co-editata da Direzione Generale Cinema-MiBACT e Fondazione Ente dello Spettacolo.Introduce:  Luigi La  Monica -Modera:  Jacopo  Chessa -Intervengono:  Daniele  Basilio,  Paola Ruggeri, Federica Lojacono, Maurizio Sciarra, Bruno Zambardino.LE MOSTRE DEL FESTIVALAnche quest’anno il Festival rinnova il consueto appuntamento dedicato alle mostre.

Oltre  alla  già  citata CHRISTIAN  DE  SICA.  IO  E  IL  CINEMA,  sarà  possibile  visitare  presso  il Castello Carlo V quella dedicata a Monica Vitti, MONICA E IL CINEMA. L’AVVENTURA DI UNA GRANDE ATTRICE, realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale.Inoltre, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Lecce che la ospita, sarà presentata la mostra di bozzetti VESTIRE IL CINEMAdella costumista romanaCatia Dottori.Tutte le mostre sono a ingresso libero.Realizzato  dalla  Regione  Puglia  e  dalla  Fondazione  Apulia  Film  Commission  con  risorse  del P.O.R. Puglia 2014-2020, il Festival del Cinema Europeo è ideato e organizzato dall’Associazione Culturale “Art Promotion” con  il  sostegno  del  Comune  di  Lecce  e  del  Ministero  dei  Beni  e  delle Attività Culturali e Turismo-Direzione Generale Cinema.Il Festival del Cinema Europeo è riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo “manifestazione d’interesse nazionale” ed è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema.Si svolge con il Patrocinio ed in collaborazione con:Fondazione   Centro   Sperimentale   di   Cinematografia,   Parlamento   Europeo,   Premio   Lux, Ambasciata di Spagna, Forum Austriaco di Cultura, Istituto Polacco di Roma, Institut Français Italia / Ambasciata di Francia / Festival Rendez-Vous, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce,   Agiscuola,   S.N.C.C.I.,   S.N.G.C.I.,   FIPRESCI,   Centro   Nazionale   del   Cortometraggio, Augustus Color, Liberrima, ARCI Lecce.Media partner: Cinecittà News, Cineuropa, FRED Film Radio, imovepuglia.tv, Instagramers LeccePartner  tecnici:  deGusto  Salento,  Apollonio  Vini,  Aziende  Agricole  Stasi,  Caseificio  Magnifica, Mocavero  Salumi,  Panificio  Chiriasi,  Terra  Rubra, Quarta  Caffè,  Vestas Hotels  &  Resorts,  Futuro Remoto Gioielli, 7dì7, Concessionaria Autosat.

www.festivaldelcinemaeuropeo.com. Prevendita on line e biglietteria: Multisala MassimoViale Francesco Lo Re n.3 -73100 Lecce | tel. 0832 307433 www.multisalamassimo.it.

 

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