venerdì, Aprile 19, 2024
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AGRICOLTURA

L’EMERGENZA ALVEARI RISCHIA DI COLPIRE ANCHE PUGLIA E BASILICATA 

Il M5S chiede ai ministri Martina, Lorenzin e Padoan un immediato intervento dato che le misure attuate in Calabria non hanno raggiunto l’obiettivo di arginare il fenomeno. A rischio un intero settore economico in tutto il Sud Italia

Se in Calabria continuano i roghi a tappeto delle arnie, l’apicoltura pugliese e lucana non sono certamente fuori pericolo. È sempre più necessario pianificare i controlli, affiancando all’unità di crisi del Ministero della Salute le necessarie competenze entomologiche, agronomiche ed apistiche in modo da coordinare un piano di monitoraggio e contenimento fino ad oggi assente. È questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione parlamentare sull’infezione degli alveari nel Sud Italia depositata dai deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura e rivolta ai ministri Maurizio Martina (Agricoltura), Beatrice Lorenzin (Salute) e Pier Carlo Padoan (Economia E Finanze).

Le Regioni Calabria e Sicilia, insieme ai Ministeri dell’Agricoltura e della Salute si stanno dimostrando incapaci di arginare il fenomeno aethina tumida che si sta espandendo in aree più vaste, infestando le arnie degli apicoltori e mettendo in serio pericolo l’apicoltura italiana – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Il nuovo focolaio scoperto a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e la confermata presenza dell’insetto nelle arnie calabresi, sta instaurando un regime di paura e terrore tra gli apicoltori. Le contromisure adottate dal ministro della Salute e dalla Regione Calabria – continua il parlamentare 5 Stelle – si sono rivelate errate: i roghi senza un adeguato indennizzo agli apicoltori hanno provocato il silenzio degli operatori del settore. Così, per non subire danni economici, nessuno ha denunciato alle autorità la presenza del coleottero aethina tumida e ciò non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Bisogna intervenire subito – conclude L’Abbate (M5S) – per evitare che l’apicoltura nel nostro Paese venga ulteriormente danneggiata dalla presenza di questo insetto e che anche Basilicata e Puglia divengano, dopo la Calabria, le nuove vittime designate. Sostenere l’apicoltura, del resto, vuol dire sostenere un importante settore per lo sviluppo economico e la biodiversità del nostro Paese”.

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