sabato, Aprile 20, 2024
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Xylella: doveroso il sit-in di protesta di ieri. E oggi Copagri manifesta a Roma contro l’Imu sui terreni agricoli

Grande senso di civiltà e unità quello dimostrato dagli agricoltori e dal mondo delle organizzazioni agricole che oggi hanno manifestato sul problema della xylella.

 Ciò non significa che alla protesta non segua la giusta proposta o che la protesta sia una forma di rassegnazione. Tutt’altro!!!La protesta di ieri è il primo gradino di una lunga scala che si vuole percorrere per amore del proprio lavoro e del proprio territorio.E ciò va fatto o con l’aiuto della politica e della sua funzione di rappresentanza e intermediazione o da soli con i nostri mezzi, come sempre abbiamo fatto.

Ribadiamo in maniera forte e determinata:

  1. a) coinvolgiamo le organizzazioni di prodotto (Op) dei produttori olivicoli;
  2. b) battuiamo un vero piano per salvare il nostro territorio;
  3. c) diamo luogo ad una ricerca in campo aperto utilizzando mezzi e tecnologie a salvaguardia dell’ambiente.

Noi di Copagri un programma lo abbiamo e cercheremo di metterlo in atto. Di più: lo presenteremo nei prossimi giorni alCommissario e stiamo lavorando come reperire risorse dai progetti comunitari da mettere a disposizione degli agricoltori e della ricerca.

Perché non si fa sistema anche nell’utilizzo delle risorse stanziate? Perché dobbiamo essere sempre noi cittadini a pagare? Queste sono le domande a cui vorremmo una risposta. Con urgenza, anche.

Noi andremo avanti con i fatti e oggi mercoledì 25 febbraio manifestiamo a Roma per un altro problema che grava sui nostri terreni: l’IMU che riteniamo ingiusta, perché in un momento cosi particolare del nostro Paese, un momento di recessione senza precedenti, una decisione come il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli colpisce tutti i cittadini che trovano nell’agricoltura l’unica fonte di sostentamento. Noi ci aspettiamo un segnale, almeno un segnale.

Oggi, infatti, mercoledì 25 febbraio, con inizio alle ore 8, la COPAGRI terrà un Sit – in davanti alla Camera dei deputati, in Piazza Montecitorio, per sensibilizzare i parlamentari e l’opinione pubblica rispetto all’iniquità dell’Imposta municipale unica (IMU), che colpisce le aziende agricole a partire dai fabbricati e dai beni strumentali, ovvero tutto quanto, terra compresa, è imprescindibile per svolgere l’ordinaria attività di impresa.

Aziende, quelle agricole, che già vivono una situazione insostenibile fatta di ricavi che non coprono più l’insieme dei costi produttivi e degli oneri tributari cui devono far fronte. Solo per citare due recenti esempi, al settore è stata ridotta del 23% la quota dei consumi medi di gasolio ammessa alle agevolazioni ed è stata cancellata la deduzione del costo del lavoro agricolo a tempo determinato dalla base imponibile Irap, prevista con la legge di stabilità.Sono nuovi aggravi che fanno il paio con l’IMU, sulla quale, peraltro, non manca grande confusione dopo la nota con la quale l’Istat dichiara di non avere fornito alcun dato per la classificazione delle zone montane, parzialmente tali o per nulla interessate, che invece si rifà ad una legge del 1952. Nessun aggiornamento, dunque, è stato apportato.

La COPAGRI manifesta nei confronti di una tassa che è contro l’impresa, sottolineando la leggerezza e la superficialità di un provvedimento creato solo nella logica di fare cassa, senza prima realizzare una concreta revisione della spesa laddove è possibile, e i margini sono vasti.

Appuntamento, dunque, per mercoledì 25 febbraio dalle ore 8 alle ore 14.

Fabio Ingrosso

Presidente Copagri Lecce e Vicario Regionale

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