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Vittorio Bodini “trova casa”

A Nardò una mostra permanente e la nuova sede del Centro Studi

Il 6 marzo 2017 apertura ufficiale della sede dedicata al poeta e traduttore

È un momento importante per tutti coloro che da anni si adoperano affinché il nome e l’opera di Vittorio Bodini non vengano dimenticati, ma è soprattutto un momento importante per la Puglia e il Salento: il poeta, narratore e traduttore “torna a casa”.

Grazie a un accordo con il Comune di Nardò, uno dei più prestigiosi contenitori culturali della cittadina salentina (che sarà comunicato nelle prossime settimane) ospiterà una mostra permanente dedicata alle opere e alla vita di Bodini e sarà sede anche del Centro Studi, il sodalizio istituito con l’intento di promuovere la conoscenza dell’opera letteraria del noto intellettuale attraverso molteplici attività culturali, artistiche ed editoriali.

La nuova sede sarà inaugurata in una data vicina al prossimo 6 marzo, data scelta dalla figlia di Bodini Valentina, perché proprio quel giorno ricorre l’anniversario della nascita di sua madre, Ninetta Minelli, compagna di vita di Vittorio e sua musa ispiratrice.

La mostra permanente raccoglierà scritti, immagini, filmati e contributi audio legati alla vita e ai rapporti sociali e culturali di Bodini, in una versione più ampia e completa rispetto all’esposizione ospitata al Must – Museo Storico della Città di Lecce nel 2014.

Il Centro Studi, invece, avrà un luogo fisico in cui svolgere la sua instancabile attività di ricerca e recupero, ma promuoverà anche una serie di iniziative legate, sotto il segno di Bodini, più in generale alla cultura e all’arte. In occasione dell’apertura ufficiale, a dimostrazione di questa attività, verranno resi pubblici gli Atti del Convegno sull’opera di Bodini che si è svolto nel 2014 a Lecce e a Bari.

Valentina Bodini, figlia del poeta e promotrice di moltissime attività a lui dedicate (tra cui il Premio Letterario Internazionale, che vede l’impegno della giuria presieduta da Anna Dolfi, ProRettore dell’Università di Firenze) si mostra emozionata: «Qualche anno fa, grazie al Comune di Lecce, il corpo di mio padre è tornato nella sua città. Oggi trovano posto nel Salento anche la sua vita, la sua opera e le sue produzioni e per questo ringrazio sia la precedente amministrazione del Comune di Nardò, con la quale sono state avviate le trattative, sia l’attuale che ha voluto mantenere e onorare concretamente l’impegno già assunto. Mio padre trova casa in due modi, attraverso la mostra a lui dedicata e con tutte le attività che da ora in poi saranno portate avanti dal Centro Studi, in nome di uno sviluppo costante che porti a non dimenticare il nome di Vittorio Bodini. Questa occasione ha per me un valore molto forte, in quanto mi conforta nella decisione, già presa da qualche anno, di legare la mia vita sempre più a questo territorio».

Per Lucio Giannone, membro del comitato scientifico del Centro Studi, invece «la nuova sede permetterà di svolgere un’attività culturale relativa all’opera di Bodini ma più in generale anche alla letteratura nazionale e del Novecento. Saranno presentati, già in apertura della nuova sede, gli Atti del Convegno, tenutosi a dicembre del 2014 in occasione del centenario della nascita del poeta e traduttore. Questo avviene, tra l’altro, in un momento in cui forte è l’interesse per l’opera di Bodini: sono stati pubblicati, infatti, due carteggi, e in Spagna, di recente, è apparsa una recensione su un’importante rivista degli italianisti spagnoli. Sono tutti segnali che indicano che si procede sulla strada giusta. Il nostro lavoro sull’opera di Bodini continua incessantemente».

«Grazie alla disponibilità di Valentina Bodini e col supporto dell’editore Livio Muci abbiamo colto un’idea che era nell’aria da tempo ma che non aveva mai avuto un seguito concreto –dichiara Francesco Plantera, assessore alla Cultura del Comune di Nardò – un’idea che abbiamo rilanciato e strutturato portando alla realizzazione di un attrattore culturale di altissimo livello, dedicato alla figura di un intellettuale vivace e attento, che ha saputo interpretare le contraddizioni del territorio e i principali fermenti culturali e internazionali».

Soddisfazione viene espressa da Pippi Mellone, sindaco di Nardò: «Abbiamo individuato da subito la cultura come asset strategico del territorio – commenta il primo cittadino – tanto che una delle prime azioni è stata la redazione di un piano strategico per la cultura. L’istituzione del Museo Bodini e del relativo Centro Studi è una tessera preziosa di un mosaico che stiamo realizzando».

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