sabato, Aprile 20, 2024

VIRUS EBOLA

POCA CHIAREZZA SULLE RISORSE UTILIZZATE DALL’ITALIA

Il sottosegretario agli Esteri Giro risponde all’interrogazione del deputato pugliese Scagliusi (M5S) ma non chiarisce i progetti e le risorse per fronteggiare l’emergenza Ebola. Previsti fondi alla base ONU di Brindisi per una spedizione di materiale in Sierra Leone

L’Italia è in prima linea per combattere il virus Ebola ed aiutare i Paesi africani coinvolti. Lo ha ribadito il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, in risposta all’interrogazione del deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S), a distanza di pochi giorni dall’interpellanza urgente della collega Giulia Grillo che chiedeva delucidazioni in merito alle iniziative intraprese dall’Italia per fronteggiare il virus Ebola dal punto di vista sanitario. In Commissione Affari Esteri, invece, i 5 Stelle hanno chiesto a quanto ammontino le risorse che l’Italia ha complessivamente stanziato per contrastare la diffusione del virus nonché il dettaglio relativo al coinvolgimento delle ONG, al numero di progetti e alle risorse umane coinvolte ai fini della prevenzione.

Sin da quest’estate – ha dichiarato il Sottosegretario Giro nella sua risposta – dal Ministero Affari Esteri è stato avviato un programma, per un importo complessivo di circa 1,7 milioni di euro, articolato in due contributi: uno per l’Organizzazione mondiale della sanità (440mila euro) e un’iniziativa bilaterale per il finanziamento delle attività condotte dalle ONG italiane presenti nella regione (1,2 milioni di euro), per un totale di 36 operatori umanitari italiani coinvolti e l’invio di personale medico italiano proveniente dall’Istituto Spallanzani di Roma”.

Dalla risposta si è anche appreso che, attraverso la base Onu di Brindisi, l’Italia ha finanziato con oltre 20 mila euro la spedizione in Sierra Leone di materiale ed attrezzature mediche di facile consumo destinate a due ONG italiane. Il Paese africano è uno dei Paesi maggiormente colpiti e potrà beneficiare di aiuti pari a 730.000 euro per sensibilizzare la popolazione locale.

“È assurdo che sia necessario fare un’interrogazione parlamentare per sapere come vengono spesi i soldi pubblici – ha dichiarato il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) – Sul sito del Ministero degli Affari Esteri, infatti, poco si legge in merito a quanto comunicato dal sottosegretario Giro. Come se non bastasse, i pochi dati riportati, non fanno altro che aumentare la confusione tra i cittadini. Non vi è alcuna traccia dei progetti finanziati, nessun elenco delle risorse economiche ed umane utilizzate. Solo titoli e numeri. I cittadini, secondo il Governo Renzi, devono prendere atto che un’ingente somma di denaro è stata stanziata dall’Italia ma non gli è dato sapere per cosa, per quali risorse, con che precisi obiettivi”. 

Il sottosegretario Giro ha poi annunciato che, oltre alle risorse stanziate anche dal decreto Missioni, è pronto un pacchetto da 50 milioni di euro, annunciato proprio dal premier Renzi nel corso della consultazione in videoconferenza tenutasi il 15 ottobre scorso con i rappresentanti del Quint, il gruppo informale composto dai ministri degli Esteri di Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti.

Cosa sia stato fatto dal Governo Renzi sul territorio nazionale per fronteggiare il virus Ebola, però, non è dato sapere – conclude Scagliusi (M5S) – Il dettaglio delle informazioni da noi richieste è fondamentale per evitare pericolosi allarmismi tra i cittadini o addirittura di essere sorpresi dagli eventi esterni. È necessario sensibilizzare tutti quanti per far comprendere la gravità e l’importanza di essere concentrati sulla questione. Invece, non solo il Presidente del Consiglio non ne ha ancora parlato pubblicamente ma ha pure previsto, con la Legge di Stabilità 2015, tagli al Ministero della Salute per 11,3 milioni di euro che, nel giro di tre anni, saliranno a 33,3 milioni”.

 

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