VIA DELLA FELICITÀ DI MARTINA DI TOMMASO PER DOCROOM A LECCE
Giovedì 7 febbraio (ore 19) al CineLab Giuseppe Bertolucci di Lecce, con la proiezione di Via della Felicità di Martina di Tommaso prosegue la rassegna di cinema contemporaneo inserita nel programma di Docroom. Ideato e organizzato da Muud Film con il sostegno del MiBAC e diSIAE, nell’ambito dell’iniziativa Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura e con il supporto logistico di Apulia Film Commission, il percorso di specializzazione in tecniche e poetiche del cinema documentario, propone fino al 15 marzo otto masterclass riservate a 10 allievi under 35 provenienti da tutta italia e una rassegna aperta al pubblico con la proiezione di sei film dei docenti e dei tutor. Dopo la proiezione, la regista barese incontrerà il pubblico per tracciare la direzione del proprio percorso artistico.
Il documentario (presentato in anteprima mondiale in concorso al 58° Festival dei Popoli di Firenze) è girato tra il quartiere Enziteto di Bari e la città di Bonn, in Germania. Il racconto di Elisa che decide di emigrare per cercare un futuro migliore, è prodotto da Controra Film e si avvale della coproduzione di Rai Cinema e del sostegno dell’Apulia Regional Film Fund di Apulia Film Commission e di Siae e Sillumina – copia per i giovani, per la cultura per la distribuzione di ZaLab. Il film nasce prima di tutto dall’incontro di due donne: quello fra una madre coraggiosa e la regista Di Tommaso che ha deciso di seguirla per due anni. “Quando ho conosciuto Elisa l’ho seguita all’istante, travolta dalla sua determinazione e dal suo coraggio”, afferma la regista. Elisa ha 36 anni, ed è la madre di Anthony e del piccolo Gabriele. È cresciuta a Enziteto, un quartiere dormitorio del barese e questo le basta per desiderare che i suoi figli non facciano altrettanto. L’unica via della felicità che riesce a vedere è quella dell’espatrio. Affascinata dai racconti della nuova vita di sua sorella, decide di raggiungerla in Germania. Una volta lì, Elisa si scontra con una realtà fredda e complessa, dove il sole tramonta presto e il silenzio amplifica la solitudine, uno strano nuovo mondo in cui lei e i suoi figli faticano a trovare un posto. “Elisa ed io ci siamo riconosciute e scelte a vicenda, con lei ho voluto raccontare l’atto di coraggio di una madre necessario a compiere un salto nel buio verso un altrove incerto”, racconta Martina Di Tommaso, che per questo soggetto è stata, fra gli altri, finalista Premio Solinas Documentario, agli Italian Doc Screenings e ha vinto il premio di sviluppo di In Progress del Milano Film Network. “Via della felicità” è una fotografia intima e discreta di una famiglia alla ricerca di uno spazio di felicità possibile, un ritratto di una lotta silenziosa, quella che Elisa e i suoi figli hanno dovuto compiere per restare in Germania e non tornare indietro.
La rassegna proseguirà con L’estatedi Giacomo di Alessandro Comodin (14 febbraio) e La strada dei Samouni di Stefano Savona (28 febbraio). Giovedì 21 febbraio (ore 20:30 – ingresso libero) al Db D’Essai appuntamento, in anteprima regionale, con “Et in terra Pacis” di Mattia Epifani, cortometraggio in concorso al Torino Film Festival. Il Regina Pacis è stato il più grande Cpt d’Italia. Dal 1998 al 2005 ha ospitato sulle coste del Salento oltre 65mila migranti. Rimasto in stato di abbandono per molti anni viene acquistato da privati per essere trasformato in un resort di lusso. I lavori di ristrutturazione, però, riportano alla luce i segni indelebili di un passato fatto di violenze e soprusi, che riemerge a distanza di anni per liberare per sempre vittime e carnefici dall’oblio.
Gli allievi lavoreranno, inoltre, alla realizzazione di cinque documentari brevi (dall’ideazione alla ricerca, dalla regia alla produzione, dal montaggio al suono) sul tema “casa” che confluiranno in un unico film collettivo che sarà presentato ufficialmente il 15 marzo durante l’evento conclusivo di Docroom. I tutor sono il montatore Mattia Soranzo (coordinatore) e i registi Martina Di Tommaso e Mattia Epifani. Le masterclass saranno condotte in coppia da registi ed esponenti di rilievo del documentario italiano e internazionale (Alessandro Comodin e Tristan Bordmann, Alberto Fasulo e Johannes Hiroshi Nakajima, Jacopo Quadri e Stefano Grosso, Penelope BortoluzzieStefano Savona). L’organizzazione è a cura di Vincenzo D’Arpe.
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