giovedì, Marzo 28, 2024
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GIOVEDÌ 11 MAGGIO MANZONI SENZA FILTRO ALL’AMMIRATO CULTURE HOUSE

GIOVEDÌ 11 MAGGIO MANZONI SENZA FILTRO ALL’AMMIRATO CULTURE HOUSE

All’Ammirato Culture House di Lecce si conclude la rassegna Tell Me Actor! il programma di residenze artistiche curate da Maria Chiara Provenzano con la direzione diIppolito Chiarello che ha ospitato nel centro culturale leccese cinque artisti con percorsi diversi ma accomunati dalla cifra espressiva della narrazione.

Ospite l’attrice Manuela de Meo che giovedì 11 maggio (ore 21.00 – ingresso 7 euro), porterà in scena il suo spettacolo“Manzoni senza filtro”realizzato in collaborazione con Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi e prodotto dalla compagnia Sementerie Artistiche di Piacenza. Un monologo di narrazione che alterna la lettura “animata” di alcuni passaggi originali a momenti di raccordo, riscritti nel rispetto dello stile e della struttura del testo, che permettono di attraversare l’intero romanzo in 50 minuti. L’intenzione è quella di mettere in luce la varietà stilistica, il ritmo e la visione politicamente cinica e disincantata contenuta nei Promessi Sposi, spesso schiacciati dall’etichetta di romanzo “mattone” che si studia a scuola.

Il progetto è nato dalla rilettura, con occhi da attrice, del romanzo a distanza di una decina d’anni dall’ultima lettura universitaria. “La prima grande scoperta è stata: fa ridere” dice Manuela de Meo “Si nascondono tra la complessità della vicenda alcune scene, raccontate nei particolari più sottili, che mettono in luce le debolezze di personaggi autoritari attraverso la loro goffaggine mascherata e protetta dal potere politico. Alcune vicende sono specchio di una realtà che non è mutata attraverso i secoli e le dinamiche sociali e umane rimangono intatte nonostante le circostanze siano tanto cambiate”. La visione critica di Manzoni è molto chiara e, dietro un apparente lieto fine, si staglia un quadro quasi apocalittico di una Milano devastata dalla peste che ha potuto dilagare a causa della cecità del potere politico concentrato nella vittoria della guerra piuttosto che nella salvaguardia del paese e della popolazione. La funzione della tanto centrale Divina Provvidenza assume allora un tono di speranza innocente alla quale i poveri e ignoranti cittadini, che non hanno nessun potere sociale, hanno il diritto di affidarsi per cercare un equilibrio nella propria vita altrimenti gestita da un potere politico imperscrutabile.

Manuela De Meo si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi nel 2007 al corso attori. Inizia a lavorare con Alessandro Genovesi al Teatro dell’Elfo e successivamente in ERT – Emilia Romagna Teatro con Massimo Castri, Marco Plini e con César Brie con cui dal 2012 condivide un percorso creativo nato in dopo la produzione dello spettacolo “Karamazov”. È tra i fondatori di Teatro Presente di cui César è stato direttore artistico per quattro anni. Ha partecipato alla creazione de “Il Vecchio Principe” (candidato al Premio Teatro del Mundo di Buenos Aires), “Orfeo ed Euridice” (finalista Premio In-Box 2014), “La Mite” e “Indolore”. Dal 2012 lavora in Argentina come attrice e insegnante. Nel 2015 fonda, insieme a Pietro Traldi, le Sementerie Artistiche compagnia teatrale e spazio agri-culturale di creazione, formazione e residenza artistica. Sementerie Artistiche è gemellata con il Banfeld Teatro Ensamble di Buenos Aires.

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