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Tutto pronto per la Sagra de La pasta fatta a casa

Tutto pronto per la Sagra de La pasta fatta a casa – Tricase 

Tutto pronto per la Sagra de La pasta fatta a casa. Torna il prossimo 17 agosto  in piazza Duca di Salve a Depressa l’appuntamento gastronomico – musicale organizzato dalla parrocchia di San Antonio di Padova, giunto quest’anno alla XIV edizione e inserito nel cartellone delle Sagre del Capo di Leuca. Una festa dedicata alla pietanza regina della cucina tradizionale salentina, la pasta fatta a casa. A deliziare il palato dei tanti visitatori il primo piatto preparato dalle mani esperte delle massaie locali che unendo acqua, farina e maestria popolare offrono a turisti e vacanzieri le sagne torte le orecchiette e i minchiareddri, maccheroncini fatti cavando l’impasto con un ferretto. Una pasta semplice ma gustosissima, condita con pomodoro e polpettine, ricotta scante e cime di rape. Accanto alla pasta fatta a casa, non mancheranno gli assaggi di legumi e la purea di fave nette,le foje reste, verdure selvatiche bollite e stufate, i pezzetti di cavallo al sugo, le ottime grigliate di carne, gli sfornati di patate e le focacce rustiche, i dolci tipici del salento e gli spumoni di gelato. Anche per l’edizione 2015 sarà attivo uno stand per celiaci e un altro nel quale si potrà ammirare la tradizionale preparazione della pasta fatta a casa. Nel corso della sagra, sotto l’egida della Associazione Italiana Celiachia, saranno attivi stand gluten free. La serata sarà accompagnata dalla musica popolare. Dal palco di piazza Duca di Salve, infiammeranno il pubblico presente con le note della pizzica Antonio Amato Ensemble e Zimbaria, due dei gruppi più noti del proscenio musicale salentino. La manifestazione di Depressa rientra nel calendario di «Visita alle Sagre», una delle novità volute messe a punto quest’anno dal Coordinamento del Capo di Leuca. L’associazione Freedom e la cooperativa Carry On offrono per tutta la giornata un servizio di visite guidate del centro cittadino, associato alla degustazione di prodotti tipici dell’enogastronomia locale. Il vacanziere e il visitatore della sagra hanno così l’opportunità di entrare nella «vita» del paese. In un itinerario a piedi, potranno visitare gli scorci più suggestivi di Depressa e gli edifici di maggiore valenza storica. Per info e prenotazione visita guidata telefonare ai numeri 347 5631839 o 3279286403. L’intero incasso della manifestazione sarà devoluto al completamento dell’oratorio parrocchiale.

Frazione a nord del comune capoluogo Tricase, Depressa è stato abitato sin da epoche remote: di questo, sono una conferma i menhir che sorgono nei dintorni dell’attuale centro cittadino. Le prime notizie documentate risalgono al 1269. L’origine del nome è discordante tra gli storici. Secondo Giacomo Arditi sta a ricordare l’offesa ricevuta da parte dei Saraceni che nel 1480 distrussero l’antico centro di Salete. Gli scampati dettero l’attuale nome per indicare che pur distrutto non era stato vinto. Tuttavia è più probabile, come avanzato dal De Giorgi e dal Raeli, che il paese debba il suo nome al fatto di sorgere in una depressione naturale collocata tra le serre di Andrano e Castiglione. Il feudo nel 1604 venne acquistato dai Gallone e divenne parte del principato di Tricase, seguendo le vicende della nobile famiglia. Nel 1869 Emanuela Gallone sposò Antonio Winspeare, Duca di Salve, con il quale la cittadina conobbe una certa prosperità. Numerose le architetture storiche e religiose presenti sul territorio. Danneggiato dall’invasione turca e acquistato dai Gallone, il castello, edificato attorno a una torre angioina del 1400, fu ammodernato dalla nobile famiglia . L’edificio è a pianta quadrangolare e della struttura cinquecentesca conserva le due torri quadrate, un loggiato e la grande scala monumentale. Il maniero appartiene ancora agli eredi della famiglia Winspeare e ad Elisabetta principessa del Liechtenstein, madre del regista Edoardo. Meritevoli di menzione la chiesa di Sant’Antonio di Padova del XVII secolo, la cappella dei Santi Medici, la chiesetta di Sant’Elia Profeta, eretta sulle rovine dell’antico casale di Salete, e il calvario del 1885. Nel feudo di Depressa, da visitare il menhir Salete, la croce di Principano, i pozzi di epoca messapica e il frantoio ipogeo della Grotta dei Municeddhri.

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