TREVISI: “LA PUGLIA NON PERDA L’OCCASIONE DI DIVENTARE LA PRIMA REGIONE IN ITALIA CHE PUNTA SULLA GREEN ECONOMY”
Pochi giorni fa a Parigi si è tenuto a Parigi il Climate Finance Day, durante il quale la Francia si è dimostrata pronta a puntare tutto sulle energie rinnovabili e si è dichiarata contraria a concedere ulteriori autorizzazioni per l’estrazione di idrocarburi. Svedesi e norvegesi hanno fatto altrettanto. Presenti alle tavole rotonde grandi banche e compagnie di assicurazione che hanno promesso grossi investimenti in green project.
“Questa notizia dimostra – afferma il consigliere cinquestelle Antonio Trevisi – che l’Italia sta percorrendo la strada sbagliata e ciò che propone il M5S rappresenta la soluzione. Una soluzione che, purtroppo, sembra essere troppo innovativa per molti esponenti politici che o non riescono a comprenderla o fingono di non comprenderla per favorire l’interesse privato di qualcuno a scapito dell’interesse dei cittadini”.
Durante il convegno il segretario delle Nazioni Unite Patricia Espinosa ha invitato tutte le nazioni ad un forte impegno nella lotta ai cambiamenti climatici: “Gli unici assenti ad un evento così importante – incalza Trevisi – erano i rappresentanti governativi dell’Italia, un Paese che sta facendo solo gli interessi di lobby e multinazionali che non vogliono perdere il privilegio di vendere energia in forma centralizzata per fare palate di denaro sulle bollette dei cittadini. La Puglia non deve limitarsi a dire ‘No al carbone’, ma deve dire un deciso ‘No’ a quel carbonio presente nel gas e causa dei cambiamenti climatici. Non possiamo perdere l’occasione di diventare la prima regione in Italia che punta tutto sulla generazione distribuita e sulla green economy. I cambiamenti climatici e le morti per inquinamento non ci consentono nessuna esitazione e l’auspicio – conclude – è che nel Bilancio regionale che verrà discusso tra pochi giorni in Consiglio vengano stanziate somme importanti da destinare ad efficienza energetica e fonti rinnovabili, in modo da consentire la reale attuazione di una politica energetica regionale”.