Il caso del Twiga Beach Club di Otranto, il lido destinato ai vip, mai aperto e finito sotto sequestro nel maggio 2017 per presunti abusi edilizi, si concluderà in tribunale. Lo ha deciso il gup di Lecce Edoardo D’Ambrosio che ha disposto il rinvio a giudizio per Raffaele De Santis, legale rappresentante della società committente dei lavori; Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto e all’epoca dei fatti progettista e direttore dei lavori, e il dirigente comunale di area tecnica Emanuele Maggiulli.
Ha patteggiato una condanna a 12 mesi invece, Giuseppe Tondo, dirigente dell’area ambiente del Comune di Otranto. L’associazione ambientalista Italia Nostra è stata ammessa per la costituzione parte civile.
Nel progetto era coinvolto anche Flavio Briatore, che ha poi ritirato il proprio marchio dopo l’avvio dell’inchiesta penale. Le accuse sono di abusivismo edilizio, occupazione abusiva di demanio, abuso d’ufficio, falso e deturpamento di bellezze naturali.