mercoledì, Aprile 24, 2024
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Topi avvistati nel palazzo comunale, la denuncia a Copertino

Una burocrazia sempre più asfissiante, quella che sta ulteriormente compromettendo sia la lotta alla Xylella fastidiosa in Puglia che l’istruttoria delle pratiche presentate dagli agricoltori danneggiati dalle gelate che nel 2018 hanno interessato soprattutto le province di Bari e Bat azzerandone la produzione olivicola.

La CIA-Agricoltori Italiani di Puglia ha partecipato ieri alla audizione convocata dal presidente della quarta Commissione regionale, Donato Pentassuglia, ad aggiornamento della precedente svoltasi lo scorso 28 ottobre.

Due i temi all’ordine del giorno: i sovrainnesti degli ulivi secolari e monumentali per cercare di bloccare l’avanzata della Xylella fastidiosa (tema per cui la richiesta di audizione era stata avanzata dal Parco delle Dune Costiere), e le calamità 2018 e le relative stime dei danni (audizione richiesta dal consigliere regionale Domenico Damascelli).

Su entrambe le questioni emerge chiaramente come la burocrazia continui a determinare  negativamente le sorti dell’agricoltura pugliese.

All’audizione, per la CIA-Agricoltori Italiani di Puglia, hanno partecipato il vicepresidente regionale Giannicola D’Amico e il direttore della provincia CIA Levante Giuseppe Creanza.

“Ci aspettavamo di conoscere ieri le linee guida regionali per poter attuare la sperimentazione dei sovrainnesti nella Piana degli Ulivi monumentali e sugli ulivi secolari in funzione anti-Xylella – dichiara Giannicola D’Amico, vicepresidente regionale CIA – ma neanche ieri abbiamo ricevuto nulla di ufficiale, in quanto le stesse, come dichiarato nel corso della audizione dal Direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, non sono state ancora trasmesse ufficialmente alla Regione Puglia dalla comunità scientifica che le ha elaborate. Ci auguriamo che nella audizione di lunedì prossimo, già prontamente convocata dal presidente Pentassuglia che ringraziamo per l’attenzione che sta ponendo sulla questione, dette linee guida vengano rese note. Noi, lo ribadiamo, siamo siamo favorevoli alla sperimentazione dei sovrainnesti. Però non possiamo non sottolineare quello che andiamo dicendo da anni, ovvero che la Xylella non aspetta i tempi della burocrazia, della politica e della giustizia – prosegue D’Amico -. Di questo passo si rischia di perdere un altro anno per avviare la sperimentazione dei sovrainnesti, sia per ragioni prettamente agronomiche (la pratica del sovrainnesto va eseguita prima della primavera) sia per le ragioni che gli autorevoli rappresentanti della Università di Bari, del Cnr e del Crsfa “Basile Caramia” hanno evidenziato nel corso della audizione, sia per un accavallamento di norme che non fanno altro che complicare le azioni e ritardare gli interventi. In questa vicenda sembra di rivivere lo stesso copione che si sta vivendo nel Salento per quanto riguarda i vincoli e le norme che stanno bloccando i reimpianti degli olivi con cultivar resistenti. Si accelerino, dunque, i tempi per approvare le linee guida secondo le quali operare i sovrainnesti prima della primavera. Una volta licenziate le linee guida – conclude D’Amico -, si proceda immediatamente con i bandi relativi alle risorse per i sovrainnesti. Non possiamo perdere un altro anno”.

Anche dalla audizione relativa alle calamità 2018 emerge chiaramente come la burocrazia rappresenti una spada di Damocle sulle teste degli agricoltori pugliesi.

“Le richieste di ulteriore documentazione da parte dei Comuni, che si occupano delle istruttorie per la concessione dei benefici agli agricoltori danneggiati dalle gelate dello scorso anno, rappresentano solo un ulteriore appesantimento di procedure già di per sé complicate e un allungamento ulteriore dei tempi – dichiara Giuseppe Creanza, direttore provincia CIA Levante -. Abbiamo ribadito che per quanto riguarda la presentazione di una relazione tecnica con stima dei danni, come condiviso con gli uffici della Regione Puglia la stessa è già presente nella domanda di contributo presentata dai richiedenti i benefici, della quale è parte integrante. Inoltre tutti i dati delle aziende fanno riferimento al fascicolo aziendale che ogni produttore possiede ed è facilmente consultabile mediante accesso al SIAN, e copia dello stesso fascicolo aziendale è stata allegata alla richiesta dei benefici. Per cui – prosegue Creanza – a nostro avviso superflua è la richiesta che i comuni formulano circa la presentazione di atto sostitutivo di notorietà incrociato tra proprietario e conduttore per la conduzione e la riscossione delle provvidenze, in quanto già documenti presenti nel fascicolo aziendale. Inoltre superflua è la richiesta della visura camerale che dimostra l’iscrizione alla Camera di Commercio. La dichiarazione di iscrizione è presente all’interno della domanda di richiesta delle provvidenze previste”.

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