sabato, Aprile 20, 2024
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Terapia del plasma iperimmune contro il covid, De Donno cittadino onorario di Lequile

Il dottore Giuseppe De Donno è cittadino onorario di Lequile. La cerimonia si è svolta ieri sera con l’attenzione del caso alle norme anticontagioIl medico, di origini salentine e Direttore del reparto di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, è stato promotore dell’utilizzo della terapia del plasma iperimmune per la cura del Covid-19.Il professionista non ha nascosto la sua emozione per il riconoscimento.”Ho remato controcorrente. Ho scalato montagne a mani nude. Inizialmente solo. Ho combattuto come un guerriero disarmato. Sono stato deriso ed attaccato. Come se salvare qualche vita fosse un reato. Ora siamo in molti. Legati solo dalla voglia di rendere etico il nostro paese. E, se resteremo uniti, un contributo alla nostra Italia lo daremo. Con affetto, vi aspetto questa sera a Lequile”, ha commentato in un post su Facebook prima della cerimonia.Il primo cittadino di Lequile Vincenzo Carlà, nell’annunciare l’evento pubblico, aveva dichiarato: “Dott De Donno, Lequile è sempre più orgogliosa di darle la cittadinanza onoraria, orgogliosa di tutti i riconoscimenti che sta ricevendo in Italia e in tutto il mondo. Grazie ancora per tutto il suo impegno e l’amore che dedica ai suoi pazienti”.Ha preso parte alla manifestazione anche il dg dell’Asl Rodolfo Rollo. “Da quando il Comitato Etico della Asl di Lecce ha approvato il progetto per la immunoterapia passiva con plasma – ha spiegato – abbiamo avviato la sperimentazione con il Servizio Immunotrasfusionale del “Vito Fazzi” di Lecce diretto dal Dott. Nicola Di Renzo, iniziando da subito ad accogliere la disponibilità alla donazione di pazienti guariti”.“Oggi è un giorno importante –  ha aggiunto – perché è stato dimesso l’ultimo paziente dal Reparto Covid Dea del Fazzi. Il nostro impegno a tutto campo per contrastare il Covid-19 va comunque avanti, anche in vista di eventuali seconde ondate in autunno. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i sindaci della provincia perché siamo riusciti a contenere i numeri del contagio anche grazie a una filiera di responsabilità che ha funzionato”, ha concluso Rollo.Fino ad oggi su un totale di 50 pazienti guariti contattati dalla Asl di Lecce, 22 hanno dato riscontro positivo ma non erano idonei alla donazione per diverse ragioni, per 14 il campione è stato spedito a Padova per valutare la presenza di un titolo anticorpale sufficientemente elevato per sottoporre quei pazienti a plasmaferesi, 2 hanno già donato il 6 giugno, 6 saranno valutati il 22 giugno, 6 non hanno aderito.Il progetto sperimentale è stato avviato dalla Regione Puglia per valutare l’efficacia e la sicurezza della immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid-19 (“convalescent plasma” o “plasma iperimmune”) nel trattamento delle forme moderate/severe di Covid-19. A coordinarli l’U.O. di Medicina trasfusionale del Policlinico di Bari.

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