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Svelata la Pala d’altare dopo il restauro a S. Maria degli Angeli ad Alessano

La Chiesa annessa al convento dei Cappuccini di Alessano, conosciuta come la Chiesa di S. Maria degli Angeli, riapre al culto il prossimo I novembre, dopo essere stata chiusa per circa due anni, a causa dei restauri che l’hanno interessata. La chiesa presenta una preziosa Pala d’Altare lignea che rappresenta uno dei manufatti artistici più importanti dei secoli XVII-XVIII nel Salento. La tela, intorno alla quale la struttura lignea è stata creata, molto probabilmente da artigiani intarsiatori di Martina Franca nel XVIII secolo, è attribuita al frate pittore Angelo da Copertino, vissuto tra il 1609 e il 1685. Il dipinto rappresenta il “Perdono di Assisi”, tema molto caro ai francescani dell’epoca. Raffigura i Santi Francesco, Chiara, Leonardo e Antonio da Padova che pregano il Cristo e la Vergine raffigurati nella parte alta della tela, circondati da angeli musicanti. L’opera fu commissionata e donata da una nobildonna di Alessano, Laura Guarini, molto vicina ai frati cappuccini.

Due anni fa, per il degrado evidenziato dalla struttura lignea della Pala d’altare e delle stesse tele, fu deciso di sottoporla ad un restauro, dopo quello avvenuto nel 1986, l’ultimo di una serie che ha visto la “macchina d’altare”, come è definita, sottoposta a interventi nel corso dei secoli, insieme al tabernacolo che ne è parte integrante, ed alle tele che la impreziosiscono. Oltre quella centrale, attribuita a frate Angelo, anche le altre due laterali, “S. Anna e la Vergine bambina” e “S. Isaia”, di epoca successiva alla tela centrale e di più difficile attribuzione.

I lavori di restauro sono stati eseguiti da esperti tecnici e restauratori: Dario Taras, Alessandro Remigi, Danila Caccioppola e dall’artigiano Cosimo Imperatori.

La chiesa, cara a don Tonino Bello, che in essa si raccoglieva per le sue preghiere nei periodi trascorsi ad Alessano, e che tanto si raccomandò con i frati negli ultimi tempi della sua vita terrena, affinché la tenessero aperta e la curassero, ha visto l’impegno dei frati cappuccini per tenere fede al desiderio di questo figlio illustre della terra salentina. E sono stati loro a promuovere il restauro delle quattro tele, che ornano la Pala d’Altare nella piccola chiesa, con il contributo della Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri” – Onlus. La Macchina d’altare, da anni classificata dal Ministero “monumento nazionale” ha potuto usufruire per il restauro dei finanziamenti della Soprintendenza alle Belle arti, e del sostegno contributivo dei cittadini di Alessano, della Fondazione “Don Tonino Bello” e del Comune di Alessano.

“La Banca Popolare Pugliese, come dimostrano gli interventi messi in cantiere, direttamente o attraverso la Fondazione, nei territori in cui opera, intende proseguire – come ha evidenziato il Presidente, Vito Primiceri – nell’affiancamento delle iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle testimonianze artistiche e culturali della Puglia, alle quali appartiene di diritto il bellissimo insieme di opere che costituisce la “macchina d’altare” della chiesa di S. Maria degli Angeli di Alessano che torna finalmente nella fruizione religiosa ma anche civile della comunità, attraverso l’indefessa e caritatevole opera dei frati cappuccini che ne hanno custodito nei secoli il valore e il significato”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco di Alessano, Francesca Torsello, il Padre Provinciale dei Cappuccini, Frate Alfredo Marchello, il padre guardiano del convento cappuccini di Alessano, Frate Francesco Monticchio, la restauratrice della Soprintendenza, Rita Cavalieri e il Presidente della Banca Popolare Pugliese, Vito Primiceri.

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